Il lupo tra protezione e regolazione
La gestione del predatore è sempre al centro di discussioni, riaccese dal via libera agli abbattimenti preventivi - Approfondite e discutete il tema con “dialogo”
Il numero di lupi in Svizzera negli ultimi anni è aumentato esponenzialmente e allo stesso tempo sono cresciuti gli attacchi contro animali d’allevamento. Una situazione che ha portato ad accese discussioni sulla gestione del predatore.
L’ultimo sviluppo è la decisione del Consiglio federale di permettere gli abbattimenti preventivi dal primo dicembre. Non solo sarà possibile uccidere lupi problematici prima che abbiano attacco del bestiame, ma se necessario potranno essere abbattuti interi branchi. Il Governo ritiene che ne debbano restare al minimo 12 sul territorio svizzero, contro i 32 attualmente stimati. Una decisione accolta con favore da pastori e allevatori ma che ha sollevato le ire delle organizzazioni di protezione della natura.
Con “dialogo” la SSR vi propone una selezione di contenuti da tutta la Svizzera, tradotti nelle quattro lingue nazionali e in inglese, per analizzare il tema da diversi punti di vista: i sistemi tradizionali per proteggere le greggi sugli alpeggi, come i cani, che però incontrano dei problemi una volta tornati a valle, o i collari sperimentali ai feromoni di lupo. Le testimonianze di chi si è visto uccidere gran parte del gregge e ha deciso di lasciare la spugna a chi ha imbracciato il fucile per difendere le sue pecore. Ma anche gli ultimi dati sul numero di attacchi dei lupi, che sono in calo, e le possibili cause della flessione.
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Con “dialogo” troverete anche uno spazio di dibattito online, moderato e tradotto nelle quattro lingue nazionali e in inglese, in cui discutere, senza barriere linguistiche, del futuro del lupo.
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Che cos’è “dialogo”?
La nuova offerta editoriale mira a favorire il dialogo tra le diverse regioni del Paese.
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