Il Presidente della Svizzera si rammarica per il riferimento alla “frenesia bellica” sull’Ucraina
In seguito al contraccolpo suscitato dalla sua recente affermazione sulla "frenesia bellicosa di certi ambienti" nei confronti dell'Ucraina, il Presidente della Confederazione Alain Berset ha ammesso di aver commesso un errore nella scelta delle parole.
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Tages-Anzeiger/RTS/sb
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Swiss President regrets reference to ‘warlike frenzy’ over Ukraine
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“Non è stata la scelta giusta delle parole”, ha dichiaratoCollegamento esterno mercoledì Berset al quotidiano Tages-Anzeiger.
In un’intervista rilasciata domenica al quotidiano NZZ am Sonntag, il ministro degli Interni svizzero, che quest’anno ricopre anche il ruolo di presidenza di turno, ha deplorato una “frenesia bellicosa” sull’Ucraina da parte di alcune persone, riferendosi a coloro che sollecitano la Svizzera a rinunciare alla sua neutralità e a consentire l’esportazione di armi in Ucraina.
La Svizzera continua a respingere le richieste dei Paesi europei di consentire la riesportazione di materiale bellico di fabbricazione svizzera in Ucraina. Berset ha dichiarato al Tages-Anzeiger di mantenere la sua opposizione all’esportazione di armi svizzere nell’Ucraina devastata dalla guerra.
“È chiaro che la risposta a questa brutale guerra di aggressione non può essere solo il riarmo. La Svizzera, in particolare, deve pensare in termini di pace e diplomazia. Questa è la forza della Svizzera”, ha dichiarato.
Ha aggiunto che la sua intenzione nel fare l’osservazione sulla “frenesia bellica” era “di non criticare mai una persona o uno Stato in particolare, ma di mostrare che ci sono altri modi per sostenere l’Ucraina”.
“Naturalmente l’Ucraina deve difendersi con tutta la sua forza e il suo sostegno, ha tutto il diritto di farlo di fronte all’incredibile aggressione della Russia”. A quanto pare, si è diffusa anche l’impressione che l’Ucraina debba negoziare immediatamente con la Russia. Questo è sbagliato: non ci sono le condizioni per farlo”, ha dichiarato.
“Per questo la Russia deve fermare la guerra, rispettare il diritto internazionale e i diritti umani e lasciare il territorio ucraino, come il Consiglio federale [svizzero] ha chiesto nuovamente dopo l’ultima sessione”.
Le precedenti osservazioni di Berset hanno scatenato una reazione interna e internazionale.
Il New York Times ha accusato la Svizzera di “mesi di tentennamenti” per difendere il suo status di neutralità mentre la guerra in Europa infuria.
“Tutti sanno che questo sta danneggiando la Svizzera. L’intera UE è arrabbiata. Gli americani sono arrabbiati. Il risentimento viene anche dai russi”, cita il NYT citando lo storico svizzero Sacha Zala.
Il Financial Times ha anche osservato che i commenti di Berset non andranno a genio ad altri Paesi.
“La dichiarazione di Berset confonderà coloro che avevano sperato in un inizio di cambiamento nella posizione della Svizzera”, ha osservato il quotidiano.
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