Molti oppositori, pochi sostenitori per l’abolizione del canone radio-TV
L'iniziativa popolare "No Billag", che chiede di abolire i canoni di radio e TV, sottoposta al voto popolare il 4 marzo, è sostenuta da pochi partiti e associazioni. In prima linea dei fautori vi sono l'Unione democratica di centro (UDC) e l'Unione svizzera delle arti e mestieri (USAM). La maggior parte degli altri partiti e organizzazioni raccomanda di respingerla.
Partiti politici
Unione democratica di centro (UDC)
L’UDC è l’unico partito di governo favorevole a “No Billag”. L’assemblea dei delegati del partito hanno detto Sì all’iniziativa a larghissima maggioranza.
Giovani UDC e PLR
Le sezioni giovanili del Partito liberale radicale (PLR) e dell’UDC sono tra i sostenitori della prima ora.
Organizzazioni
Unione svizzera delle arti e mestieri (USAM)
L’USAM ha deciso di sostenere l’iniziativa con quasi i due terzi di sì.
Comitato di iniziativa
L’iniziativa è stata lanciata da giovani che si definiscono “libertari”. Tra i membri del comitato d’iniziativa vi sono solo alcune singole persone che hanno un mandato politico.
Governo e parlamento federali
Il Consiglio federale e le due Camere del parlamento raccomandano di respingere l’iniziativa.
Partiti politici
Partito socialista (PS)
La direzione del PS ha deciso all’unanimità di raccomandare il No.
Partito liberale radicale (PLR)
I delegati del PLR hanno deciso a larghissima maggioranza di raccomandare il No.
Partito popolare democratico (PPD)
I delegati del PPD hanno detto un chiaro No all’iniziativa.
I Verdi
I delegati dei Verdi hanno rifiutato all’unanimità l’iniziativa.
Partito borghese democratico (PBD)
I delegati si sono chiaramente pronunciati contro l’iniziativa.
Partito verde liberale (PVL)
I delegati del PVL hanno bocciato chiaramente l”iniziativa.
Organizzazioni
Conferenza dei governi cantonali
I governi cantonali respingono l’iniziativa.
Economiesuisse
La Federazione delle imprese svizzere economiesuisse dice No all’iniziativa.
Unione sindacale svizzera (USS)
L’USS raccomanda di votare No all’iniziativa.
Organizzazione degli svizzeri all’estero (OSE)
L’OSE, che rappresenta gli interessi degli oltre 770mila svizzeri residenti all’estero, respinge l’iniziativa.
Organizzazioni del settore turistico
La Federazione svizzera del turismo, di cui fanno parte Hotelleriesuisse, Gastrosuisse e Funivie Svizzere, dice No all’iniziativa.
Unione svizzera dei contadini (USC)
Il comitato direttivo dell’USC si è pronunciato chiaramente per il No.
Associazione dei comuni svizzeri (ACS)
L’ACS rifiuta all’unanimità l’iniziativa.
Unione delle città svizzere (UCS)
Il comitato dell’UCS ha deciso all’unanimità di raccomandare il No.
Comunità d’interesse Cultura popolare (CICP)
La CICP, alla quale sono affiliate 33 associazioni per un toale di oltre 400mila membri, combatte l’iniziativa.
Associazione svizzera per questioni degli anziani (SVS)
L’SVS, che rappresenta circa 40mila anziani membri di varie organizzazioni, ha deciso a chiara maggioranza di raccomandare il No.
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