La riforma dell’AVS è sempre più vicina
Tre sì e mezzo: il primo sondaggio della SSR registra una maggioranza di consensi per tutte le proposte in votazione il 25 settembre. L'iniziativa sull’allevamento intensivo e la riforma dell'AVS tendono verso il “sì”, ma resta in bilico il risultato della modifica della legge sull'imposta alla fonte.
Il margine di consensi si sta allargando: sempre più persone ritengono che l’assicurazione vecchiaia e superstiti (AVS), la spina dorsale del sistema pensionistico svizzero, debba essere riformata, dopo che diversi tentativi sono falliti in passato.
La nuova riforma dell’AVS 21 prevede, tra le altre cose, l’innalzamento dell’età pensionabile delle donne da 64 a 65 anni. La votazione comprende due progetti di legge legati tra loro: un aumento dell’IVA e una modifica della legge federale sull’AVS. Affinché la revisione entri in vigore, è necessario un “sì” per entrambi gli oggetti.
Ciò sembra essere possibile: secondo il primo sondaggio dell’SSR, svolto dall’istituto demoscopico gfs.bern, i due quesiti dovrebbero essere approvati rispettivamente con il 65% e il 64% dei voti a favore. Il punto più controverso del dibattito è la proposta di aumentare l’età pensionabile per le donne.
È interessante notare che il 74% degli uomini, ma solo il 52% delle donne, ha dichiarato che voterebbe a favore dell’AVS 21. Lo scarto è molto più contenuto per ciò che concerne l’aumento dell’imposta sul valore aggiunto: il 68% degli uomini e il 64% delle donne si sono detti piuttosto/definitivamente favorevoli.
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Margine serrato per l’iniziativa sull’allevamento intensivo
L’esito del voto sull’iniziativa per il bestiame è più controverso e dovrebbe regalare qualche emozione in più: all’inizio di agosto, il 51% delle persone intervistate era favorevole all’iniziativa. Le formazioni in campo sono interessanti: il quesito è ben accolto a sinistra, ma non a destra.
Nelle campagne il 60% vuole votare contro, mentre negli agglomerati urbani l’approvazione arriva al 57%. La differenza tra i sessi è ancora maggiore: il 60% delle donne interrogate ha votato a favore dell’iniziativa, contro solo il 41% degli uomini.
L’iniziativa chiede che la tutela della dignità degli animali da allevamento e il divieto dell’allevamento intensivo siano sanciti dalla Costituzione. Il testo prevede che entro 25 anni gli allevamenti siano conformi alle direttive Bio Suisse 2018. Tali standard si applicherebbero anche all’importazione di animali e di prodotti di origine animale.
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Forte indecisione sull’imposta preventiva
L’accordo sull’aggiornamento della legge federale sull’imposta preventiva sembra spiazzare molte persone: il 16% di chi è stato intervistato non sa ancora come voterà, un numero insolitamente alto. All’inizio di agosto, quando è stato effettuato il sondaggio, il 49% era favorevole alla modifica di legge. Decisivo per il voto, oltre alle simpatie di partito, è il reddito familiare: più alto è, maggiori sono i consensi.
Le aziende e le istituzioni che cercano finanziamenti esterni devono affrontare ostacoli fiscali in Svizzera. Una prima imposta viene prelevata sulle obbligazioni emesse dalle aziende: chi investe acquistandole presta un determinato importo e riceve in cambio un rendimento regolare in forma di interessi fino al rimborso.
Questi interessi sono soggetti a un’imposta del 35% in Svizzera. Lo scopo è quello di prevenire l’evasione fiscale. In seguito, l’imposta può essere rimborsata in tutto o in parte.
Inoltre, l’acquisto e la vendita di titoli (obbligazioni e azioni) da parte di operatori – come banche, gestori patrimoniali, ma anche fondi pensione e società pubbliche – sono soggetti a un’imposta di bollo. L’abolizione di queste due imposte è in discussione.
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Il sondaggio
Il primo sondaggio della SSR sulle tendenze di voto per le votazioni popolari del 25 settembre 2022 è a cura dell’istituto di ricerca gfs.bern. Il sondaggio è stato realizzato tra il 29 luglio e il 15 agosto 2022 su 12’015 elettrici ed elettori. Il margine di errore statistico è di +/-2,8 punti percentuali.
Traduzione dal tedesco di Sara Ibrahim
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