A spingere la creazione del segretariato è stata la guerra in Ucraina e l’evoluzione in corso dei conflitti che includono strategie ibride come gli attacchi informatici, le campagne di disinformazione e persino il ricatto, ha dichiarato mercoledì il governo.
La politica di sicurezza nazionale non si limita più alla difesa militare, ma ha bisogno di un mandato più ampio, e per questo il segretariato riunirà diversi uffici e agenzie che già operano sotto la guida del ministro della Difesa Viola Amherd.
La Amherd ha dichiarato ai media a Berna che il nuovo ufficio non avrà bisogno di risorse finanziarie aggiuntive e che il personale sarà attinto dai pool esistenti. Ha inoltre ribadito che la designazione dell’ufficio come unità civile anziché militare non comporta una perdita di influenza per le forze armate.
Il segretariato analizzerà la situazione della sicurezza nazionale e internazionale insieme ai servizi segreti federali (FIS), all’Ufficio federale di polizia (Fedpol) e a varie sezioni del ministero degli Esteri. Sarà inoltre responsabile della strategia nazionale per la protezione delle infrastrutture critiche.
L’ufficio coordinato consentirà al Paese “di reagire in modo flessibile agli importanti sviluppi della politica di sicurezza”, ha dichiarato il governo.
Mercoledì l’esecutivo ha inoltre confermato un finanziamento di 13,7 milioni di franchi svizzeri (15,26 dollari) per il trasferimento del Centro nazionale di sicurezza informatica (NCSC) al ministero della Difesa il prossimo anno, dove diventerà un’agenzia federale a tutti gli effetti. Il trasferimento era stato annunciato nel dicembre 2022.
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