La Svizzera vigila ma non fa “inutile attivismo” anti-terrorista
La Svizzera al momento non è direttamente minacciata dal terrorismo, né ci sono indizi che possano collegare gli attentati di Parigi col nostro Paese. Lo ha sottolineato la presidente della Confederazione e ministra di giustizia e polizia Simonetta Sommaruga, precisando che per ora ai confini elvetici non sono previsti né invii di soldati né controlli sistematici.
Questo contenuto è stato pubblicato al
1 minuto
swissinfo.ch e tvsvizzera.it (TG RSI del 18.11.15)
Il mero attivismo, ha detto Simonetta Sommaruga, “non porta a nulla”. Bisogna invece agire razionalmente, senza fretta, affinché si adottino misure efficaci e necessarie per garantire la sicurezza.
Oltre ad aver inviato due agenti della polizia federale a Parigi, ha spiegato, abbiamo rafforzato i controlli alla frontiera con la Francia, dove sono state organizzate pattuglie miste. Anche la sorveglianza nelle stazioni e negli aeroporti è stata rafforzata, ha aggiunto la ministra socialista.
Contenuto esterno
I più letti Quinta Svizzera
Altri sviluppi
Una votazione per frenare l’immigrazione in Svizzera
L’iniziativa per la responsabilità ambientale vuole che l’economia svizzera rispetti i limiti planetari. Un passo necessario o la prosperità della Confederazione ne risentirebbe troppo?
L’iniziativa per la responsabilità ambientale vuole che l’economia svizzera rispetti i limiti planetari. Un passo necessario o la prosperità della Confederazione ne risentirebbe troppo?
La vostra opinione sull'iniziativa per la responsabilità ambientale ci interessa.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Come evitare la radicalizzazione dei giovani in Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
Miryam Eser Davolio è una ricercatrice dell’istituto di scienze applicate della Scuola universitaria professionale di Zurigo, responsabile della coordinazione di un nuovo studio sulla radicalizzazione di giovani svizzeri. Attualmente, circa 70 casi di radicalizzazione jihadista sono oggetto di indagini in Svizzera; in 20 casi sono stati aperti procededimenti penali. Dopo gli attentati di Parigi di…
Questo contenuto è stato pubblicato al
La reazione francese non si è fatta attendere: 48 ore dopo gli attacchi di Parigi, 10 caccia hanno sganciato 20 bombe su Raqqa, la ‘capitale’ dell’Isis in Siria, colpendo un campo d’addestramento e un posto di comando, stando al ministero della Difesa francese. «Colpire forte e duro i nidi di radicalizzazione sembra una misura indispensabile…
Dopo lo shock, il difficile equilibrio tra sicurezza e libertà
Questo contenuto è stato pubblicato al
Sotto il titolo “Al dolore segue la rabbia – speriamo non così cieca come dopo l’11 settembre”, l’editoriale della SonntagsZeitung premette che “senza rapidi e visibili successi militari contro lo Stato islamico, i francesi non riterranno più François Hollande capace di garantire la loro sicurezza”. Il presidente francese deve dunque imperativamente intervenire. Una costrizione che…
Colpita al cuore, la Francia dichiara guerra al terrorismo
Questo contenuto è stato pubblicato al
Preda di attacchi terroristici, compiuti quasi simultaneamente in sette punti diversi, la Ville lumière ha vissuto le sue ore più buie dopo la fine della Seconda Guerra mondiale. Dopo avere riunito un Consiglio dei ministri straordinario, in un messaggio alla nazione in diretta televisiva, François Hollande ha annunciato di aver decretato lo stato di emergenza…
Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.