Lo “spirito di Sanremo” a servizio dell’umanità
Sanremo è la città dei fiori e la culla della musica italiana, ma non solo. A pochi passi dal centro, nella splendida Villa Ormond, ha sede l’Istituto internazionale di diritto umanitario (IIDU) che da 40 anni forma militari e civili, anche con il sostegno della Svizzera.
«Il diritto internazionale umanitario non è morto ed è fondamentale conoscerlo per poterlo applicare». È con questo monito che il maggiore David Antonyshyn, comandante delle Forze armate canadesi, si congeda dai suoi studenti nell’aula magna di Villa Ormond.
Sono una ventina, tra civili e militari, e provengono dall’Italia, dalla Francia, ma anche da posti più lontani quali l’Afghanistan. Nella splendida cornice di Villa Ormond, circondata da alberi secolari, hanno discusso di guerra e pace, di vittime e carnefici. Per alcuni di loro, i principi universali del diritto umanitario sono materia di studio e di ricerca, mentre per altri rappresentano le fondamenta di una quotidianità segnata dai conflitti armati e dalla loro gestione.
«Il diritto internazionale umanitario è tornato di grande attualità negli ultimi anni, con il moltiplicarsi di situazioni di conflitto che non rispondono più ai canoni delle guerre tradizionali», spiega a swissinfo.ch l’ambasciatore Maurizio Moreno, presidente dell’IIDU. «La guerra tradizionale era una guerra tra Stati, combattuta da eserciti regolari e disciplinata dalle Convenzioni di Ginevra e dai protocolli aggiuntivi. I conflitti di oggi sono molto spesso conflitti interni, asimmetrici, imprevedibili, che necessitano di un nuovo quadro giuridico».
Perché Sanremo è Sanremo
Da ormai 40 anni, nelle sale di Villa Ormond si affrontano le problematiche legate al diritto umanitario e alla sua evoluzione, con l’obiettivo di limitare la violenza e tutelare le vittime dei conflitti armati. Fondato su iniziativa di alcuni giuristi, l’IIDU è un istituto indipendente che ha la sua sede principale a Sanremo e un’antenna a Ginevra.
«In quegli anni il diritto internazionale umanitario era ancora un tema sensibile da un punto di vista giuridico, politico e istituzionale», ci spiega Gian Luca Beruto, ricercatore dell’IIDU. «Eravamo in piena guerra del Vietnam, diversi anni prima dell’elaborazione dei protocolli aggiuntivi delle Convenzioni di Ginevra, ed era dunque importante trovare un luogo lontano dai circuiti diplomatici formali dove si potesse discutere liberamente».
La scelta di Sanremo non è dunque casuale. «A pochi chilometri dalla frontiera, tradizionale crocevia di incontri e di scambi, la città matuziana costituiva idealmente un luogo franco, dove poter discutere in un’atmosfera di seria ricerca ma in modo informale». Con la creazione dell’IIDU prende così vita il cosiddetto “spirito di Sanremo”
Proprio a Sanremo, tra l’altro, Alfred Nobel aveva trascorso gli ultimi anni della sua vita, elaborando il testamento che diede vita all’omonimo premio per la pace. La sua villa è stata la prima sede dell’IIDU e ha accolto una serie di tavole rotonde – con la partecipazione del governo svizzero e dalla Croce rossa internazionale – che hanno portato all’elaborazione dei Protocolli aggiuntivi delle Convenzioni di Ginevra.
Sanremo e Ginevra, a difesa dei più deboli
Dalle rive del Mar Ligure, lo spirito di Sanremo è giunto fino alla città di Calvino, dove l’IIDU ha aperto un ufficio di collegamento. «La Svizzera è la depositaria delle convenzioni di Ginevra e ha quindi una particolare responsabilità nella promozione del diritto umanitario», sottolinea l’ambasciatore Maurizio Moreno, già rappresentante permanente alla NATO per l’Italia.
La Confederazione contribuisce finanziariamente all’organizzazione dei corsi e all’elaborazione dei principi direttivi, assieme al Comitato internazionale della Croce rossa (CICR). L’istituto collabora inoltre regolarmente con l’Accademia di diritto umanitario e con il Centro per la politica e la sicurezza di Ginevra.
«La Svizzera è sempre stata molto vicina all’istituto. Basti pensare che il professore Jovica Patrnogic, fuggito dalla repressione nell’ex Yugoslavia per rifugiarsi a Ginevra, è stato tra i membri fondatori dell’IIDU e due volte presidente», rammenta l’ambasciatore Maurizio Moreno. «Anche tra i vicepresidenti c’è uno svizzero, il professor Michel Veuthey, ex giurista del CICR nato e cresciuto proprio a Ginevra».
Villa Ormond, una sede tutta elvetica
Il legame tra l’istituto e la Svizzera è comunque sotto gli occhi di tutti. L’IIDU ha infatti sede a Villa Ormond, una residenza di impianto classico che prende il nome dall’imprenditore elvetico Michel-Louis Ormond, amante delle belle arti e proprietario di una manifattura di sigari.
Quando la sua abitazione (Villa Rimbaldi) venne distrutta da un terremoto, nel 1887, Ormond affidò all’architetto ginevrino Emile Reverdin la progettazione di una nuova dimora, a pochi passi dalla città e circondata da un parco in perfetto stile inglese.
Inaugurata nel giugno del 1890, Villa Ormond è stata frequentata da politici e statisti, come i principi di Prussia, il Duca d’Aosta e la principessa Elisabetta d’Austria, ma anche da molti artisti, in particolare pittori svizzeri. Acquistata nel 1928 dal comune di Sanremo, Villa Ormond è stata recentemente ristrutturata grazie anche ai contributi elvetici.
Stefania Summermatter, Sanremo, swissinfo.ch
17 febbraio 1863: prima riunione del Comitato internazionale di soccorso ai militari feriti che, nel 1876, diventerà il Comitato internazionale della Croce Rossa.
22 agosto 1864: adozione della prima Convenzione di Ginevra.
17 giugno 1925: Protocollo che vieta l’uso delle armi chimiche.
27 luglio 1929: revisione della Convenzione di Ginevra e adozione della Convenzione sui prigionieri di guerra.
12 agosto 1949: adozione di quattro Convenzioni destinate a proteggere i soldati feriti o malati sulla terraferma e in mare, i prigionieri di guerra e i civili.
8 giugno 1977: adozione del Protocollo relativo alla protezione delle vittime dei conflitti armati internazionali e interni.
18 settembre 1997: Convenzione di Ottawa per la messa al bando delle mine antiuomo.
17 luglio 1998: adozione degli statuti della Corte penale internazionale.
30 maggio 2008: adozione della Convenzione sulle armi a grappolo.
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