La sanità svizzera dichiara guerra alla pubblicità sul tabacco
Il braccio di ferro sul divieto della pubblicità per prodotti di tabacco che raggiunge la gioventù, in Svizzera si gioca ora con il popolo. Di fronte alle ferme resistenze parlamentari, numerose organizzazioni della sanità si sono coalizzate e hanno imboccato la via della democrazia diretta per cercare di ottenere il bando.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
Kai lavora come designer nel team multimediale di SWI swissinfo.ch. All'incrocio tra giornalismo e design, sviluppa infografiche, animazioni, mappe e nuovi formati per i social media.
L’alleanza di operatori sanitari, capeggiata dai medici di famiglia e dell’infanzia, ha lanciato martedì un’iniziativaCollegamento esterno popolare denominata “Sì alla protezione dei fanciulli e degli adolescenti dalla pubblicità per il tabacco”. Il testoCollegamento esterno prevede che Confederazione e Cantoni promuovano la salute di “fanciulli e adolescenti” e che sia proibita “ogni forma di pubblicità per i prodotti del tabacco” che li raggiunge.
Di fatto, ciò si tradurrebbe in un divieto di praticamente tutta la pubblicità per il tabacco (nelle strade, sui giornali, nei cinema, ad eventi, ecc.), perché gli spazi in cui essa non è accessibile ai minorenni sono rari.
Preoccupate dall’aumento del consumo di tabacco tra i giovani adulti registrato negli ultimi anni, le organizzazioni della sanità vogliono abolire la pubblicità per il tabacco, poiché si tratta di “un importante fattore di cui tenere conto” nella prevenzione.
I promotori dell’iniziativa puntano l’indice contro la maggioranza del parlamento svizzero che nel 2016 “non si è assunta le proprie responsabilità e ha respinto il disegno di legge sui prodotti del tabacco”. E il progetto preliminareCollegamento esterno di legge, messo nel frattempo in consultazione dal governo federale, che tiene conto delle modifiche chieste dal parlamento “serve solo gli interessi dell’industria del tabacco”.
Da notare, che la Svizzera è sede di colossi di tale industria e dunque la lobby del tabacco ha un forte peso.
Altri sviluppi
Altri sviluppi
Come la Svizzera ritarda il declino dell’industria del tabacco
Questo contenuto è stato pubblicato al
Due miliardi di dollari: è la somma investita da Philip Morris (PMI) per sviluppare e testare una nuova sigaretta che scalda il tabacco anziché bruciarlo. Battezzata “iQos”, è un dispositivo elettrico destinato a evitare gli effetti dannosi della combustione del tabacco e sarà messo progressivamente sul mercato dalla fine dell’anno. Se ne dovrebbero vendere 30…
L’ampia adesione di organizzazioni della sanità, fa comunque ben sperare l’associazione Medici di famiglia e dell’infanzia Svizzera (mfeCollegamento esterno), che è all’origine dell’iniziativa. Secondo i suoi rappresentanti, si tratta di “un segnale forte per i cittadini svizzeri”, sulla cui risposta sono fiduciosi.
La raccolta delle centomila firme necessarie, entro 18 mesi, per la riuscita dell’iniziativa, solitamente non è facile. Ma i medici di famiglia e dell’infanzia vantano un’esperienza positiva che dimostra la loro capacità trainante nel campo della democrazia diretta: l’iniziativa che avevano lanciato nel 2009 per promuovere la loro specialità medica era stata sottoscritta da oltre 200mila cittadini nel giro di sei mesi.
I promotori l’avevano in seguito ritirata a favore di un controprogetto che soddisfaceva le loro richieste. Alle urne, nel maggio 2014, questo è stato approvato da quasi nove votanti su dieci.
Questa iniziativa di certo sarà un importante mezzo di pressione sul parlamento. Non è escluso che la futura legge federale sui prodotti del tabacco, attualmente in fase di elaborazione preliminare, diventi un controprogetto all’iniziativa, se questa raccoglierà le firme necessarie per portarla al voto.
Articoli più popolari
Altri sviluppi
Cultura
Pierre de Meuron: “No, la Svizzera non è brutta, ma ci sono molti errori architettonici”
Riformare il sistema pensionistico svizzero è possibile? Se sì, come?
Vanno trovate soluzioni per affrontare la sfida dell'invecchiamento della popolazione e per migliorare le pensioni delle persone con un salario basso, la maggior parte delle quali sono donne.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
In Svizzera una persona su quattro fuma. E altrove?
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dove si situa la Svizzera in un confronto internazionale? I dati dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) parlano di un consumo medio di alcol di 9,5 litri l’anno, contro 13,8 litri registrati in Russia e i 7,6 in Italia. I grafici mostrano una selezione di paesi, partendo dal primo e dall’ultimo nella…
Vietare la pubblicità fa diminuire il numero di fumatori?
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il 14 giugno il Consiglio degli Stati ha rinviato al governo il progetto di nuova legge sui prodotti del tabacco, ritenendo eccessive le limitazioni proposte in materia di pubblicità e sponsorizzazione. Durante il dibattito, il ‘senatore’ del Partito liberale radicale (PLR, centro destra) Josef Dittli ha dichiaratoCollegamento esterno che «dal punto di vista della maggioranza…
Il tabacco svizzero, una coltura in bilico perenne
Questo contenuto è stato pubblicato al
I primi campi di tabacco hanno fatto la loro apparizione nella regione di Basilea verso il 1680. Attualmente se ne coltiva ancora nell’Ajoie (Giura), nella Svizzera orientale, nei cantoni di Lucerna e Argovia, ma soprattutto nella pianura della Broye, dove si concentra circa l’80% della produzione. In questa regione a cavallo tra i cantoni di…
«Un pacchetto di sigarette e 2 grammi di marijuana, grazie»
Questo contenuto è stato pubblicato al
In Svizzera la marijuana “light” è venduta in negozi ed edicole. Un produttore svela il lato nascosto della canapa CBD.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Due ambulanze giungono dinanzi all’entrata della Cancelleria federale a Berna. Medici di famiglia e pazienti di ogni età sono improvvisati barellieri che trasportano su lettighe le scatole contenenti 202’256 firme raccolte. Lo spettacolo inscenato giovedì per il deposito dell’iniziativa “Sì alla medicina di famiglia” era fortemente simbolico. I promotori hanno così voluto sottolineare l’urgenza d’intervenire…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Secondo uno studio dell’università di Basilea, la metà dei medici di famiglia che esercitano ora in Svizzera andrà in pensione entro il 2016 e addirittura il 75% entro il 2021. Il fotografo Severin Nowacki nel 2006 ha seguito il medico di famiglia Walter Raaflaub nelle sue attività quotidiane a Saanenmöser, nel canton Berna.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Introdotta in Svizzera nel 1891, l'iniziativa popolare è uno dei principali strumenti della democrazia diretta elvetica. Quali sono le sue caratteristiche principali? È un unicum o ha dei "parenti" nel mondo? Scopritelo in questa animazione.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Mentre l’invecchiamento della popolazione richiederebbe un potenziamento della medicina di famiglia, in Svizzera questa professione perde terreno. La situazione rischia di diventare drammatica. La metà dei medici di famiglia attualmente attivi andrà in pensione entro il 2016 e i tre quarti entro il 2021. Se non si adottano provvedimenti, sarà inevitabile una penuria poiché non…
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.