Le posizioni dei poli di destra e di sinistra sono sempre più distanti tra loro e i parlamentari seguono sempre più le consegne di voto dei loro partiti: è quanto risulta da un rating dei membri delle Camere federali pubblicato dalla Neue Zürcher Zeitung.
La tendenza alla polarizzazione del paesaggio politico svizzero è in corso ormai da un ventennio, ossia da quando è cominciata la spettacolare ascesa dell’Unione democratica di centro (UDC). Passato su posizioni di destra, anti-UE e anti-stranieri, negli anni ’90 il più piccolo dei quattro partiti di governo ha cominciato a conquistare grandi fette di elettorato, a scapito soprattutto dei due grandi partiti storici del centro, il Partito liberale radicale (PLR) e il Partito popolare democratico (PPD).
Nel 2003, l’UDC è diventata la maggiore forza politica svizzera, davanti al Partito socialista (PS). Si è aperta così una lunga serie di battaglie per l’attribuzione dei seggi in governo, ripartiti fino allora, per quasi mezzo secolo, sulla base della cosiddetta “formula magica”: 2 PLR, 2 PPD, 2 PS e 1 UDC. Lo scontro politico si è fatto sempre più acceso anche in Parlamento, dove i rapporti tra i maggiori partiti erano predominati per lungo tempo da uno spirito di concordanza, ossia dalla volontà di raggiungere, nella misura del possibile, una soluzione di compromesso. Le ultime legislature sono state caratterizzate da alleanze estremamente volatili in parlamento tra sinistra, centro e destra.
Il rating dei parlamentariCollegamento esterno, pubblicato pochi giorni fa dalla Neue Zürcher Zeitung, documenta chiaramente il crescente distacco tra i poli di destra e di sinistra nel periodo 1995-2017. Ma anche il frazionamento delle forze del centro, con la nascita di due nuovi partiti, i Verdi liberali (VL) e il Partito borghese democratico (PBD). Gli autori dello studio fanno notare che, in questa nuova era di confronto più intenso in Parlamento, le posizioni di deputati e senatori si allineano sempre di più sulle decisioni adottate dal loro partito o dal loro gruppo parlamentare.
A livello elettorale, la polarizzazione dello scacchiere politico svizzero ha giovato soltanto all’UDC, che nel 2015 ha conquistato il 29,4% dei voti, un risultato mai raggiunto da nessun partito. A sinistra, si è registrato più che altro un continuo travaso di voti tra il PS e il Partito ecologista svizzero (PES), che assieme oscillano tra il 25 e il 30% dei suffragi. Al centro, il quadro politico è stato soprattutto caratterizzato negli ultimi 30 anni dal progressivo declino del PLR e del PPD. Solo nel 2015 i liberali radicali sono riusciti a frenare la loro emorragia di voti.
Contenuto esterno
I più letti Quinta Svizzera
Altri sviluppi
La ministra della difesa Viola Amherd annuncia le sue dimissioni
L’iniziativa per la responsabilità ambientale vuole che l’economia svizzera rispetti i limiti planetari. Un passo necessario o la prosperità della Confederazione ne risentirebbe troppo?
La vostra opinione sull'iniziativa per la responsabilità ambientale ci interessa.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Elettorato molto stabile ma più polarizzato
Questo contenuto è stato pubblicato al
L’Unione democratica di centro ha approfittato del tema della migrazione, ma anche degli elettori più fedeli, mentre il Partito liberale radicale si è rifatto un’immagine più positiva quale partito dell’economia: queste le ragioni del successo della destra nelle elezioni 2015, secondo lo studio Selects. Dall’analisi del voto emerge un elettorato più polarizzato, nonostante una grande stabilità.
Partiti borghesi in sintonia con tre nuovi presidenti?
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dopo anni di divisioni, i tre maggiori partiti di centro e di destra sembrano di nuovo convergere in questa legislatura. Segnali di affiatamento della maggioranza borghese giungono dai tre nuovi presidenti, appena eletti. Ma la politica europea rischia di rimanere uno scoglio insormontabile in queste manovre di avvicinamento.
Una nuova formula di concordanza tra i maggiori partiti?
Questo contenuto è stato pubblicato al
L’Assemblea federale elegge mercoledì i membri del governo per la nuova legislatura. Sembra ormai scontata l’attribuzione di un secondo seggio all’Unione democratica di centro. È invece molto meno chiaro se la nuova ripartizione delle poltrone governative, in base alla forza elettorale, basterà a ristabilire un modello di concordanza tra i maggiori partiti, dopo anni di tensioni.
Questo contenuto è stato pubblicato al
«Per la Svizzera ecologica si prospetta un periodo buio», «Il parlamento staccherà la spina della svolta energetica» o ancora «La svolta energetica probabilmente non avverrà». Nei giorni successivi alle elezioni federali del 18 ottobre, i titoli sulla stampa elvetica lasciavano pochi dubbi sul futuro dei dossier energetici e climatici in discussione in parlamento. Nella Camera…
La destra conservatrice ha progredito quasi dappertutto in Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
Una carta tinta di verde, colore dominante del logo dell’Unione democratica di centro: è così che appare la Svizzera all’indomani delle elezioni federali del 18 ottobre. L’UDC è ormai il primo partito in percentuale di voti in oltre il 60% dei distretti del paese (una suddivisione territoriale che esiste nella maggioranza dei cantoni). Se alcuni…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Chiaro spostamento a destra del baricentro politico dopo le elezioni federali di questa domenica: con 65 mandati alla Camera del popolo, l’Unione democratica di centro segna addirittura un nuovo primato. In progressione anche il Partito liberale radicale. In calo invece tutti gli altri maggiori partiti. I grandi perdenti sono i Verdi e Verdi liberali.
Elezioni in Svizzera: avanza la destra “anti immigrati”
Questo contenuto è stato pubblicato al
“Una sigla e un nome dominano il day after delle elezioni svizzere di domenica, quelle in cui i cittadini elvetici hanno impresso una svolta a destra alla politica del paese. La sigla è quella dell’UDC, il partito nazionalista, anti europeo e anti immigrati (…); il nome è quello di Magdalena Blocher Martullo”, la figlia di…
Una legislatura all’insegna di maggioranze volatili
Questo contenuto è stato pubblicato al
Maggioranze di centro/destra, di centro/sinistra e, in alcuni casi, perfino di destra/sinistra: mai come in questa legislatura il Parlamento svizzero è stato caratterizzato da alleanze così volatili. A beneficiarne è stata soprattutto la sinistra, messa tradizionalmente in minoranza dai partiti borghesi.
Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.