Il Governo svizzero ha deciso mercoledì di rinviare la sostituzione degli ormai obsoleti caccia Tiger dell'aviazione militare, un investimento il cui costo era lievitato a 5 miliardi di franchi. I dipartimenti federali della difesa (DDPS) e delle finanze (DFF) dovranno trovare una soluzione entro la fine del 2011.
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Il posticipo dell’acquisto di nuovi aerei da combattimento è «una decisione pragmatica», che permette di chiarire le condizioni di uso delle risorse pubbliche e le priorità, ha dichiarato il capo del DDPS Ueli Maurer. Data la situazione finanziaria della Confederazione non è possibile far capo a crediti supplementari, ha proseguito il ministro, e i mezzi disponibili serviranno a colmare altre lacune in seno all’esercito.
Stimato inizialmente a 2,2 miliardi di franchi, il costo dell’acquisto dei nuovi aerei era lievitato – almeno sulla carta – a 5 miliardi di franchi, incluso l’insieme delle infrastrutture e degli equipaggiamenti. Finora, tre tipi di velivoli erano stati esaminati: l’Eurofighter d’EADS, il Rafale di Dassault e il Gripen de Saab, tutti ritenuti però troppo costosi.
La decisione del governo svizzero non giunge a sorpresa. Negli ultimi mesi il ministro della difesa Ueli Maurer aveva più volte tergiversato, manifestando il suo attaccamento a questo dossier, ma sottolineando anche le sue preoccupazioni per l’esplosione dei costi di sostituzione della ventina di Tiger.
La Cancelleria federale ha inoltre reso noto che il capo dell’armamento Jakob Baumann lascerà il suo incarico per affrontare nuove sfide professionali.
swissinfo.ch e agenzie
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