Il segreto bancario per i clienti esteri di istituti finanziari elvetici è ormai alla vigilia del tramonto definitivo. La Camera del popolo ha infatti approvato due progetti governativi volti a introdurre lo scambio automatico di informazioni in ambito fiscale. La parola passa ora ai senatori.
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swissinfo.ch e tvsvizzera.it (TG del 16.09.15)
Nelle intenzioni del governo federale, lo scambio automatico basato su standard uguali per tutti quegli Stati che intendono aderire a queste disposizioni, dovrebbe diventare effettivo per la Svizzera nel 2018.
I piani governativi, con alcuni ritocchi, hanno superato facilmente l’esame della prima Camera del parlamento: la grande maggioranza dei deputati ha aderito all’idea che la Svizzera deve adeguarsi in questo campo per preservare la buona reputazione della sua piazza finanziaria e la competitività della sua economia.
L’unico gruppo che si è fermamente opposto ai progetti governativi è stato quello dell’Unione democratica di centro. Al contrario, i partiti rosso-verdi hanno parlato di momento storico, ossia della fine di un’epoca e di un modello d’affari basato sulla colletta di patrimoni frutto di evasione. A loro avviso questo primo passo dovrebbe portare all’abolizione del segreto bancario anche all’interno della Confederazione.
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