Una produzione agroalimentare che concili tanti interessi
Nuovi principi costituzionali per un approvvigionamento alimentare della popolazione svizzera basato su una produzione sostenibile saranno presto sottoposti all’esame dell’elettorato. Tutto è partito dall’iniziativa popolare "Per la sicurezza alimentare", che ha raccolto quasi 150mila firme in soli tre mesi. Quasi certamente i cittadini non voteranno però sull’iniziativa lanciata dall’Unione svizzera dei contadini, bensì unicamente sul controprogetto adottato dal parlamento.
L’emendamento costituzionale sulla sicurezza alimentare proposto dal parlamento attribuisce chiaramente il ruolo principale nell’approvvigionamento alla produzione agroalimentare indigena e un ruolo complementare a quella importata. Entrambe devono essere improntate a uno sviluppo ecologicamente sostenibile e al rispetto degli interessi sia dei produttori, sia dei consumatori.
Il testo introduce inoltre il principio dello sfruttamento efficiente delle risorse naturali. Esso è retto anche dall’idea che tutta la filiera alimentare, dagli agricoltori fino ai consumatori, passando dall’industria, debba assumersi le proprie responsabilità. Questo in particolare riguardo alla lotta contro gli sprechi.
Ideato dalla Camera dei Cantoni, secondo la quale l’iniziativa popolare “Per la sicurezza alimentareCollegamento esterno” è troppo vaga e con un margine di interpretazione eccessivo, il controprogetto appare avviato verso il successo. La Camera del popolo, che inizialmente aveva sostenuto l’iniziativa dell’Unione svizzera dei contadini, martedì ha aderito all’alternativa proposta dai senatori con una maggioranza schiacciante: 173 voti contro 7.
Il controprogetto soddisfa anche i promotori dell’iniziativa, i quali hanno già promesso il suo ritiro in favore della soluzione uscita dai banchi del parlamento. L’ultima parola spetterà al popolo. Considerata l’ampiezza dei favori di cui gode il testo, l’avallo popolare appare a portata di mano.
Contenuto esterno
Altre due iniziative riuscite
Tutta in salita sembra invece la strada per le altre due iniziative popolari riguardanti il cibo, depositate negli ultimi anni, benché vada sottolineato che il controprogetto all’iniziativa popolare “Per la sicurezza alimentare” risponde parzialmente anche alle loro richieste.
Denominata “Per la sovranità alimentareCollegamento esterno“, l’iniziativa lanciata dal sindacato Uniterre, chiede che a tal fine la Confederazione promuova un’agricoltura indigena, rimunerativa e diversificata, che preservi le risorse naturali. Essa prevede tra l’altro il divieto di organismi geneticamente modificati, la riscossione di dazi sulle importazioni di prodotti agricoli e derrate alimentari, nonché il disciplinamento dei volumi di tali importazioni.
Depositata dai Verdi svizzeri, l’iniziativa “Per alimenti equiCollegamento esterno” esige invece che i criteri per la protezione dell’ambiente e degli animali siano applicati anche ai prodotti importati. In questo modo, i promotori vogliono evitare che la produzione industriale di massa giunga sul mercato elvetico.
Il parlamento non le ha ancora esaminate. Il governo raccomanda di respingerle entrambe.
Articoli più popolari
Altri sviluppi
Finanza
Sempre più super-ricchi emigrano e la Svizzera affronta una crescente concorrenza internazionale
L’iniziativa per la responsabilità ambientale vuole che l’economia svizzera rispetti i limiti planetari. Un passo necessario o la prosperità della Confederazione ne risentirebbe troppo?
La vostra opinione sull'iniziativa per la responsabilità ambientale ci interessa.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Quanta autosufficienza ci vuole in materia di cibo?
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un colorato corteo, composto soprattutto di contadini, è sfilato in luglio per le strade di Berna con carri riempiti di prodotti agricoli. Con questa manifestazione, gli agricoltori hanno voluto celebrare il successo della raccolta di firme per l’iniziativa popolare denominata «Per la sicurezza alimentare»Collegamento esterno. In soli tre mesi, infatti, sono riusciti a raccogliere ben…
Food Waste: «La Svizzera ha una responsabilità particolare»
Questo contenuto è stato pubblicato al
swissinfo.ch: Ogni anno in Svizzera circa 2,3 milioni di tonnellate di generi alimentari finiscono nella spazzatura. Si tratta di un terzo della produzione alimentare. È forse un segno di decadenza? Thomas Gröbly: Sì, sprecare così tanti generi alimentari è uno scandalo, un segno di abbondanza e negligenza. Le derrate alimentari sono qualcosa di particolare poiché…
La Svizzera rifiuta di bandire la speculazione sulle materie agroalimentari
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il 59,9% dei votanti ha respinto l’iniziativa “Contro la speculazione sulle derrate alimentari”Collegamento esterno, mentre 40,1% l’ha approvata. Sul fronte dei cantoni, il testo della Gioventù socialista ha trovato grazia solo a Basilea Città e nel Giura, per giunta di strettissima misura, come si vede nella cartina interattiva. Sostenuta dai partiti di sinistra e dalle organizzazioni…
Da un contadino di montagna un “miracolo” della democrazia diretta
Questo contenuto è stato pubblicato al
Sulle aspre montagne del Giura bernese, Armin Capaul con la moglie Claudia e i tre figli adulti gestiscono una piccola fattoria. Le mucche e le capre della famiglia Capaul hanno le corna. Benché questo possa sembrare normale, in realtà non è affatto scontato: in Svizzera, alla maggior parte dei vitelli è praticata la cauterizzazione dell’abbozzo…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Gli agricoltori sono il gruppo professionale più rappresentato nel parlamento svizzero. Il loro influsso si è fatto sentire anche nei dibattiti dell’ultima sessione delle Camere federali sulle sovvenzioni destinate all’agricoltura.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Non è facile avvicinarsi al mondo agricolo. Vi sono le rappresentazioni romantiche, un po’ conservatrici di una Svizzera abitata da contadini indipendenti, avidi di libertà. Dall’altro, la società rurale, coi suoi miti e il suo folklore, fa a volte sorridere la popolazione urbana. Questa ambivalenza è presente anche nella fotografia attuale. Le immagini di Markus…
L’apertura dei mercati non segnerà la fine dei contadini
Questo contenuto è stato pubblicato al
“Le barriere doganali sono sempre più sotto pressione in tutto il mondo. L’apertura dei mercati arriverà di sicuro anche in Svizzera, rimane solo da sapere a che scadenze e con che intensità. Di fronte a questa realtà è meglio cominciare a prepararsi piuttosto che aspettare”, dichiara Luzius Wasescha, presidente della Comunità d’interesse per il settore agroalimentare…
Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.