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Una firma storica per la Svizzera all’Expo 2015

Il direttore generale di Expo 2015 Giuseppe Sala (a destra), il segretario generale del DFAE Roberto Balzaretti e il presidente della regione Lombardia Roberto Formigoni dopo la firma della Svizzera. Keystone

L'Expo 2015 di Milano non è più un concetto astratto che genera polemiche politiche e partitiche in Italia, ma una realtà a tutti gli effetti. Con la firma della Svizzera, primo paese a confermare la sua partecipazione, l’esposizione mondiale è definitivamente lanciata.

Ci sono voluti tre anni e mezzo ma ora quel  milione e centomila metri quadrati, quell’isola nel verde delle campagne di Rho-Pero alle porte del capoluogo lombardo, si farà. E dal 1 maggio al 31 ottobre 2015, circa 20 milioni di persone provenienti dai cinque continenti visiteranno la cittadella progettata a forma di croce sulla falsariga del castrum romano.

Già 57 i paesi che hanno ufficialmente aderito ad Expo 2015 ma che, nelle intenzioni degli organizzatori, dovrebbero salire a 150. Un record, se rapportato alle precedenti edizioni. Come un record è stato il numero di presenze al “Primo incontro dei paesi partecipanti ad Expo 2015”: sono stati oltre 900 i delegati di Stati e di organizzazioni internazionali e non governative ad aver partecipato all’evento svoltosi dal 25 al 27 ottobre tra Milano e Cernobbio.

Il sito dove sorgerà Expo

Formato da un asse centrale chiamata Decumano che si interseca con il Cardo, il sito dell’esposizione universale verrà costruito con materiali eco-compatibili per restare in linea con il tema scelto per l’evento espositivo: “Nutrire il pianeta, energia per la vita”.

Un luogo del cui allestimento si occupa Dante Ferretti, scenografo cinematografico vincitore di due premi Oscar per The Aviator e Sweeney Todd che, anche lui per stare in tema col cibo e la nutrizione, si è ispirato all’opera di Arcimboldo. E che vedrà la partecipazione di architetti di fama mondiale come Libeskind che ha disegnato le quattro porte di accesso al sito espositivo.

 «Abbiamo lavorato sui materiali ispirandoci a Leonardo e alla storia d’Italia e di Milano cercando di passare dall’architettura monumentale alla rappresentazione del paesaggio attraverso le materie prime del pianeta», ha spiegato Giuseppe Sala, amministratore delegato di Expo 2015.

Un luogo dove troveranno posto anche un anfiteatro con 9’000 posti, una collina artificiale per le rappresentazioni e gli eventi all’aperto e un lago che servirà per gli eventi diurni e anche notturni. Perché «l’Expo sarà un momento da vivere anche by night per riflettere con calma sui temi discussi durante il giorno», ha aggiunto Giuseppe Sala mentre sui grandi schermi della villa Erba di Cernobbio scorrevano le immagini del rendering del progetto.

Il padiglione svizzero

Un sito circondato da canali che richiameranno il genio di Leonardo da Vinci che proprio a Milano sbizzarrì la sua enorme creatività architettonica e idraulica costruendo i Navigli e dove troverà posto anche il padiglione svizzero – chiamato Forum Svizzero – posizionato proprio a fianco di quello italiano.

La costruzione del padiglione elvetico – che sorgerà su un’area di 4432 metri quadri per una spesa prevista di 12 milioni di franchi – inizierà nel giugno 2014. Ovvero dopo che la giuria del concorso internazionale avrà fatto la sua scelta tra gli otto dei 103 progetti selezionati e dopo che le Camere federali avranno stanziato il credito di partecipazione di tutto l’evento.

«Dovremmo arrivare a 25 milioni di franchi di investimento totale, gli stessi che furono spesi in occasione dell’ultima esposizione universale, quella di Shanghai in Cina», ha spiegato a swissinfo.ch Roberto Balzaretti, segretario generale del Dipartimento federale degli affari esteri e Commissario generale per la Svizzera a Expo Milano 2015.

La firma ufficiale del contratto di Expo 2015 da parte della Svizzera è stata un evento nell’evento, che ha suscitato enorme interesse nei media e tra i rappresentanti delle istituzioni italiane (tra questi il presidente lombardo Roberto Formigoni, il sindaco di Milano Giuliano Pisapia e il presidente della Provincia di Milano Guido Podestà).

La firma elvetica, ha sottolineato il ministro degli Esteri italiano Franco Frattini, rappresenta «un’ulteriore intensificazione nelle relazioni bilaterali tra Italia e Svizzera in un quadro di rinnovata e forte amicizia».

Genesi di una firma

La Svizzera ha manifestato il suo interesse per Expo già il 12 maggio del 2010 con un pronunciamento del consiglio federale favorevole alla partecipazione all’evento milanese. Ed è diventato ufficialmente il primo paese ad aderire all’inizio di gennaio di quest’anno grazie anche al lavoro del console svizzero a Milano Massimo Baggi, presente anche giovedì a fianco della delegazione svizzera.

Un successo che ha bruciato sul tempo tutti gli altri paesi a cominciare da quelli europei (14esima la Germania e 18esima la Spagna) e che non poteva che culminare nella cerimonia che ha proclamato la Svizzera il primo paese ad aver firmato il contratto di partecipazione.

«Ci siamo sempre interessati ad Expo 2015 con convinzione ed entusiasmo. Per noi è un piacere particolare, un esempio di cooperazione esemplare che intensifica i rapporti con l’Italia. Ad Expo 2015 vogliamo presentare una nuova immagine del nostro paese al di là dei cliché con i quali veniamo indicati internazionalmente facendo emergere i nostri valori e le nostre eccellenze nella ricerca e nello sviluppo nel settore tecnologico come in quello agroalimentare, che poi è il tema dell’esposizione», ha dichiarato un soddisfatto Roberto Balzaretti.

«Il 99% delle relazioni italo-svizzere – ha aggiunto – sono senza problemi e i fatti degli ultimi mesi non intaccheranno le nostre relazioni bilaterali. La nostra presenza non sarà condizionata da questo e, anzi, le relazioni di amicizia e cooperazione cementeranno le nostre relazioni. Auspico che non solo Expo 2015 ma anche la politica possa superare questi problemi».

Ma saranno anche molte e di importanza mondiale le imprese private elvetiche che parteciperanno all’Expo 2015: «Le nostre relazioni con la Svizzera riguardano non solo le istituzioni ma anche le aziende svizzere. Posso dire che la Svizzera nel suo insieme, grazie anche alle sue imprese, per noi sarà uno dei top five mondiali tra gli Stati partecipanti a questa Expo», ha affermato Giuseppe Sala che ha apposto la sua firma insieme a quella di Roberto Balzaretti sul contratto.

E allora Hop Suisse verso Expo 2015!

20 milioni: i visitatori attesi (il 75% dei quali dall’Italia)

2 milioni: i visitatori provenienti dalla Svizzera

57: i paesi che fino ad ora hanno aderito

150: i paesi che secondo gli organizzatori parteciperanno all’evento

1’100’000: i metri quadrati: della superficie espositiva

56%: l’area destinata a verde

80%: i materiali che saranno riciclati alla fine dell’esposizione

1’500: i metri di lunghezza del Decumano, la via centrale dove si affacceranno tutti i padiglioni

500/4’500: i metri quadrati della superficie dei singoli padiglioni

1’700: i posti letto disponibili allo Staff Village

Unità integrata nella Segreteria Generale del Dipartimento federale, ha il compito di far conoscere la Svizzera  per promuoverne percezione e visibilità all’estero in modo da rinforzarne l’identità e consolidarne in modo duraturo la posizione nella competizione globale per quanto riguarda investimenti ed esportazioni.

Presenza Svizzera compie la propria missione curando la partecipazione della Svizzera a grandi manifestazioni internazionali come le esposizioni universali, che rappresentano importanti piattaforme commerciali e di presentazione per la Svizzera all’estero fornendo un contributo fondamentale per il potenziamento della posizione.

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