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Una Svizzera “da mordere” ad Expo 2015

Letizia Moratti e Roberto Balzaretti firmano la lettera d'intenti per la partecipazione svizzera ad Expo 2015 TI-Press

La Svizzera è il primo paese a confermare la sua partecipazione ad Expo Milano 2015. La presenza elvetica è stata sottoscritta durante una cerimonia svoltasi giovedì al Centro Svizzero di Milano. Un evento nel quale si è pure accennato alle ombre che aleggiano sulle relazioni fra Svizzera e Italia.

Questa volta la Svizzera è stata veramente veloce, sfatando il luogo comune della proverbiale calma elvetica. L’Italia ha spedito un invito all’Expo 2015 il 4 gennaio di quest’anno. Solo un giorno dopo la presidente della confederazione, Micheline Calmy-Rey, ha risposto in modo affermativo e il 13 gennaio la lettera è stata consegnata nelle mani del ministro degli Esteri italiano Franco Frattini durante la sua visita ufficiale a Berna.

Giovedì a Milano si è svolta la cerimonia durante la quale è stata firmata la lettera d’intenti per la partecipazione della Svizzera all’Expo 2015. Con quest’atto la Confederazione è il primo paese a confermare la sua presenza all’esposizione mondiale meneghina.

“La Svizzera e Milano sono da oggi ancora più vicine”, ha detto Letizia Moratti. Il sindaco del capoluogo lombardo e commissario straordinario del governo italiano per l’Expo ha rilevato l’intensa e consolidata collaborazione fra i due paesi. L’Expo sarebbe un’opportunità non solo per l’Italia e la Lombardia, ma anche per la vicina Svizzera.

L’Expo di Milano tiene in serbo grandi aspettative. Alla kermesse sono attesi 20 milioni di visitatori. Secondo la Moratti, potenzialmente molti di loro saranno interessati a visitare anche la Svizzera, vista la vicinanza geografica. Il sindaco di Milano ha proposto di creare pacchetti turistici che coinvolgano entrambi gli stati, ed in particolare il Canton Ticino.

La sorpresa annunciata

Pure presente a Milano, il segretario generale del dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) Roberto Balzaretti ha sottolineato l’importanza che l’Expo riveste per la Svizzera, considerato il tema “Nutrire il pianeta, Energia per la Vita”. La Confederazione è infatti all’avanguardia nell’ambito del settore agroalimentare e dunque può inserirsi in modo eccellente nello spirito che farà da leit-motiv dell’importante appuntamento milanese del 2015.

Balzaretti ha promesso che la Svizzera si mostrerà in modo “creativo e fantasioso”, spazzando via i cliché diffusi in Italia, secondo i quali la Svizzera sarebbe un paese noioso. Ci sarà una “Svizzera da mordere”. Insomma, il motto sarà “Lasciatevi sorprendere!”

Nel suo discorso, Balzaretti ha anche brevemente accennato alle “piccole ombre” che esistono nei rapporti bilaterali fra Svizzera e Italia, senza poi entrare nel merito. Un’allusione, la sua, alla questione della doppia imposizione fiscale, alle liste nere e alla politica del ministro Giulio Tremonti.

Rafforzare i rapporti bilaterali

Ma l’evento di giovedì a Milano non rappresentava certo la sede adatta per affrontare i nodi da sciogliere tra Roma e Berna. Al contrario è stata una nuova occasione per porre le basi affinché i rapporti bilaterali tra i due paesi possano essere ulteriormente rinsaldati. E a Milano un ruolo di primo piano sarà rivestito dalla Regione Lombardia, anche se l’Expo è un evento universale, come ha tenuto a precisare la Moratti.

E questa regione intravvede un gran potenziale di collaborazione. Diana Bracco, Presidente di Expo 2015, ha parlato di sinergie per trasporti, alloggi e infrastruttura. Ha pure promesso di cercare contatti con imprese svizzere per realizzare obiettivi comuni.

Pure da parte Svizzera si vedono grandi opportunità di rafforzare i rapporti bilaterali grazie a Expo 2015, come ha sottolineato Bernardino Regazzoni, ambasciatore svizzero in Italia, citando in particolare gli scambi commerciali come specchio di un legame molto stretto. Infatti i due paesi sono reciprocamente il secondo e il quinto partner commerciale in assoluto.

Nelle mani di Presenza Svizzera

Responsabile per la presentazione della Svizzera a Milano sarà “Presenza Svizzera” (PRS), organismo del Dipartimento federale degli affari esteri che si occupa della promozione della Confederazione all’estero. Da poco è guidato da Nicolas Bideau, pure presente a Milano.

In che modo si realizzerà il contributo svizzero non è ancora definito concretamente. Ci sarà evidentemente il padiglione svizzero. “Faremo un concorso pubblico”, ha affermato Bideau a swissinfo.ch. Poi saranno il governo e il parlamento a decidere e a stanziare i crediti. L’iter è tuttavia ancora lungo.

Ma si sa già che l’impresa non è da poco. Per l’Expo 2010 a Shanghai la Svizzera aveva stanziato un budget di circa 25 milioni di franchi (19 milioni di euro). Si stima che anche per Milano le cifre saranno analoghe.

L’Expo 2015 di Milano è un’Esposizione universale di natura non commerciale (non è dunque una fiera), organizzata dalla nazione che ha vinto una gara di candidatura e prevede la partecipazione di altre nazioni invitate tramite canali diplomatici dal paese ospitante.

La prima Expo è stata quella di Londra nel 1851 e il suo successo ha spinto altre nazioni ad organizzare iniziative simili, come l’Expo di Parigi del 1889, ricordata per la realizzazione della Torre Eiffel. Ogni Expo è dedicata a un tema d’interesse universale.

Nel 1906 Milano fu già sede di un’Expo. L’ultima Expo si è svolta a Shanghai nel 2010, la prossima sarà a Yeosu nel Corea del Sud nel 2012, in seguito sarà la volta di Milano, appunto nel 2015.

Il tema dell’Expo 2015 è Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. Si vuol dare visibilità alla tradizione, alla creatività e all’innovazione nel settore dell’alimentazione. Al centro della discussione sarà il tema del diritto a un’alimentazione sana, sicura e sufficiente per tutto il pianeta.

Altri temi saranno la prevenzione per le nuove grandi malattie sociali della nostra epoca, dall’obesità alle patologie cardiovascolari, dai tumori alle epidemie più diffuse, valorizzando le pratiche che permettono di affrontarle con successo e di guarire.

Poi si toccherà l’innovazione con la ricerca, la tecnologia e l’impresa, l’intera filiera alimentare, per migliorare le caratteristiche nutritive dei prodotti, la loro conservazione e distribuzione. Ma ci sarà pure l’educazione ad una corretta alimentazione e la valorizzazione  delle “tradizioni alimentari” come elementi culturali e etnici.

Come simbolo di una Svizzera innovativa e legata alla natura, Letizia Moratti ha ricevuto durante la cerimonia di giovedi un omaggio che darà frutti: un melo di un anno della nuova qualità ecologia svizzera denominata Galiwa.

I suoi frutti sono dolci, rossi e resistenti alla ticchiolatura. Questa mela è un’innovazione dell’istituto di ricerca Agroscope Changins-Wädenswil.

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