SWI swissinfo.ch dà spazio alle “Voci di libertà dal mondo”
La libertà d'espressione è un diritto umano, ma è lungi dall'essere scontata. Molte persone nel mondo continuano a battersi per essa, giorno dopo giorno. Su SWI swissinfo.ch, alcune di loro parlano delle proprie idee.
Manami, Fatima, Dimitri, Jessica, Ellie, Can, Galina e Marie sono imprenditori, giornaliste, politici eletti o semplicemente cittadine attive provenienti da varie parti del mondo. Si esprimono su questioni pubbliche grandi e piccole, controverse oppure no. Ciò che li unisce è l’impegno per esprimersi liberamente e, soprattutto, essere ascoltati.
Nell’epoca della digitalizzazione e dei media sociali globali, la libertà d’espressione deve essere difesa ogni giorno. È questo che fanno le voci che abbiamo sentito nella nostra serie di brevi video “Voci di libertà dal mondo”. In condizioni e luoghi molto diversi, nei contesti più disparati, queste persone si battono per la libertà d’espressione.
Il nostro viaggio inizia nella piccola isola giapponese di Ishigaki, quasi 2’000 chilometri a sud di Tokyo. È qui che vive la 28enne Manami Mihara.
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Libertà d’espressione, in stile Ishigaki
Lasciamo il piccolo arcipelago giapponese e parliamo ora di Afghanistan, dove il regime talebano ha ridotto drasticamente la libertà della gente. Incontriamo la giovane attivista Fatima Hadari, in esilio in italia.
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Fatima Haidari, giornalista afghana in esilio in Italia
Abraham Jimenez Enoa vive in Spagna, da dove continua a parlare del suo Paese d’origine, Cuba, il cui Governo gli ha praticamente imposto l’esilio.
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Abraham Jimenez Enoa: “A Cuba il giornalismo si scontra con un muro di cemento”
Andiamo ora in Irlanda, dove conosceremo Ellie Kisyombe che è riuscita a far sentire la propria voce come una delle prime richiedenti l’asilo a candidarsi per una carica pubblica.
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“La libertà d’espressione appartiene a tutti”
Da diversi anni, il clima sociopolitico in Turchia sta diventando sempre più repressivo. Il giornalista Can Dündar ha dovuto lasciare il Paese per questo motivo. Dalla Germania, si impegna per il futuro democratico della sua patria.
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Scrivere dall’esilio sulla Turchia e per la Turchia
In Russia, la situazione per i media si è talmente deteriorata da quando è iniziata l’invasione contro la vicina Ucraina, che giornalisti indipendenti come la redattrice capo della piattaforma online Meduza Galina Timchenko, russo-ucraina, ora scrivono dalla capitale lettone Riga.
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“In Russia sono state approvate un centinaio di nuove leggi che limitano la libertà di stampa”
Il Messico è una democrazia emergente, ma anche uno dei Paesi più pericolosi al mondo per giornalisti e giornaliste. Joel Vera ci parla della sua esperienza.
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“Quando i media vengono uccisi, è la società a perdere”
Conosciamo ora un’altra coraggiosa “Voce della libertà”: Marie Maurisse pubblica la rivista online Gotham City nella città svizzera di Losanna. Insieme al suo team, tratta i crimini economici ed è confrontata quotidianamente con i limiti della libertà di stampa.
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Marie Maurisse: la libertà di stampa è sotto pressione anche in Svizzera
In Italia oltre 20 giornalisti e giornaliste vivono sotto scorta. È il caso di Federica Angeli che andiamo a incontrare a Roma.
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I rischi di raccontare la mafia romana
Continuate a seguirci e leggete anche i nostri articoli sugli sviluppi della libertà di espressione in altri Paesi come India, ma anche Ungheria e Polonia, nazioni che hanno preso una svolta verso l’autoritarismo negli ultimi anni. Questo è, in primo luogo, una cattiva notizia per la libertà d’espressione. In questi Paesi, ma anche in molti altri, cittadini e cittadine impegnati e attivi non subiscono solo restrizioni, ma anche persecuzioni e, come a Hong Kong, sono messi in prigione.
Conoscete delle voci di libertà di cui vorreste parlarci? Partecipate al dibattito!
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Leggete altri aspetti sul tema della libertà d’espressione nel nostro focus:
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Stress test globale per la libertà di espressione
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