Perde terreno l’iniziativa contro la dispersione degli insediamenti
Il testo dei Verdi, che vuole stabilizzare ai livelli attuali la superficie totale delle zone edificabili in Svizzera, ha perso molte simpatie tra gli elettori nel corso delle ultime settimane. In base al secondo sondaggio della SSR, si delinea un esito negativo il prossimo 10 febbraio.
Il margine di scarto tra sostenitori e oppositori dell’iniziativa “Fermare la dispersione degli insediamenti – per uno sviluppo insediativo sostenibile (Iniziativa contro la dispersione degli insediamenti)”Collegamento esterno è tuttora troppo sottile per predire con certezza il responso delle urne.
Dal sondaggio della SSR, realizzato tra il 16 e il 23 febbraio dall’Istituto gfs.bern, il 47% delle persone interrogate intende votare a favore della proposta lanciata dai giovani membri del Partito ecologista (PES/VerdiCollegamento esterno). I contrari raggiungono il 49%, mentre il 4% degli intervistati si dice indeciso.
Con un meno 16%, il campo del “sì” si è però nettamente indebolito rispetto al primo sondaggio, condotto a inizio dicembre. Gli oppositori hanno invece registrato una notevole progressione, aumentando di 20 punti la loro quota. La tendenza è quindi chiaramente sfavorevole per l’iniziativa depositata nel 2016 e vi è da prevedere una bocciatura il 10 febbraio.
Il servizio del TG:
Blocco borghese contrario
La proposta raccoglie massicci sostegni da parte degli elettori dei Verdi, con un 75% di intenzioni di voto favorevoli, come pure da quelli del Partito socialista (PS), con un 67%. Da notare però che, rispetto al primo sondaggio, ha perso terreno perfino tra i simpatizzanti di questi due partiti di sinistra. Per quanto riguarda gli altri schieramenti, solo gli elettori dei Verdi liberali, con un 51%, rimangono in maggioranza favorevoli.
L’iniziativa ha ceduto molti consensi soprattutto tra i sostenitori dei partiti borghesi. In base al sondaggio verrebbe approvata solo dal 22% degli elettori del Partito popolare democratico (PPD), dal 24% di quelli del Partito liberale radicale (PLR) e dal 42% dei simpatizzanti dell’Unione democratica di centro (UDC).
Una tendenza verso il “no” sta emergendo anche in tutte le tre principali regioni linguistiche, ma in modo più marcato nella Svizzera tedesca. Solo nel Canton Ticino sussiste ancora una piccolissima maggioranza di sostenitori del progetto (51% sì; 44% no).
Difesa del paesaggio
Con questa iniziativa, i Giovani Verdi intendono sancire nella Costituzione federale un divieto, senza limiti di tempo, di estendere ulteriormente le zone edificabili. Eccezioni potrebbero essere fatte per l’agricoltura o per l’infrastruttura pubblica. L’apertura di nuove zone edificabili potrebbe essere autorizzata soltanto se, altrove, un’area equivalente di terreno edificabile viene declassata e restituita alla natura. L’iniziativa mira inoltre a promuovere la densificazione urbana e l’edilizia abitativa sostenibile.
La protezione della natura e del paesaggio figura tra i temi che raccolgono generalmente molti consensi in Svizzera. Nel 2012 gli elettori hanno accettato l’iniziativa di Franz WeberCollegamento esterno“Basta con la costruzione sfrenata di abitazioni secondarie!”Collegamento esterno, che ha posto parzialmente freno in molti comuni agli eccessi della cementificazione e della speculazione edilizia.
L’anno seguente, il popolo ha approvato in votazione federale anche la revisione della Legge sulla pianificazione del territorioCollegamento esterno, che limita già in parte la crescita delle zone edificabili e che prevede di migliorare l’impiego di superfici dismesse o utilizzate in modo insufficiente. A detta dei Giovani Verdi, questa normativa non basta tuttavia a frenare gli sprechi di terreno, l’impoverimento della natura e la perdita di biodiversità.
Il sondaggio
Per la seconda indagine demoscopica in vista della votazione federale del 10 febbraio 2019, l’istituto gfs.bern ha intervistato, tra il 16 e il 23 febbraio, 4699 persone con diritto di voto, selezionate in modo rappresentativo e ripartite in tutte le regioni linguistiche della Svizzera.
Il margine di errore è di ±2,7 punti percentuali. Il sondaggio è realizzato su mandato della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR, della quale fa parte anche swissinfo.ch.
Gli svizzeri residenti all’estero non possono essere intervistati perché, per motivi legati alla protezione dei dati, i ricercatori del gfs.bern non hanno accesso ai loro indirizzi.
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