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Dibattito sui tagli che colpiscono i pensionati bisognosi

una donna guarda delle scarpe esposte sugli scaffali di un negozio
Mi posso permettere queste scarpe? Per molti pensionati, le rendite AVS e AI non sono sufficienti. Keystone/Christof Schuerpf

Il parlamento svizzero sta dibattendo sulla riduzione delle cosiddette prestazioni complementari, che lo Stato versa ai pensionati in difficoltà. Siccome la Camera del popolo vorrebbe risparmiare più della Camera dei cantoni, le discussioni proseguono. Ma di che cosa si tratta esattamente?


Lo scorso anno, le prestazioni complementari (PCCollegamento esterno) versate dallo Stato hanno totalizzato quasi 5 miliardi di franchi. A beneficiare di questo contributo finanziario sono stati circa 320’000 pensionati.


Qual è lo scopo delle prestazioni complementari?

Le rendite dell’Assicurazione vecchia e superstiti (AVSCollegamento esterno) e dell’Assicurazione invalidità (AICollegamento esterno) devono garantire il minimo vitale, secondo la Costituzione svizzera. Ma siccome in molti casi le rendite (al minimo di 1’175 e al massimo di 2’350 franchi al mese) non sono sufficienti, sono state introdotte le prestazioni complementari (PC).

Chi ha diritto alle PC?

Soltanto le persone che beneficiano di una rendita (AVS o AI) e che sono domiciliate in Svizzera hanno diritto alle PC. Ogni caso viene valutato singolarmente. Nel 2017 le PC sono state versate a 322’800 persone.

Quanto si riceve?

L’ammontare delle PC dipende dalla situazione individuale. Nel calcolo vengono paragonati i redditi determinanti della persona (ad esempio le rendite e il computo della sostanza) con le spese riconosciute (affitto, tasse giornaliere in istituti o ospedali, spese per malattia o invalidità). Per chi vive a casa, la pigione annua considerata è di al massimo 13’200 franchi per le persone sole e di 15’000 franchi per i coniugi. Questi importi sono invariati dal 2000, sebbene gli affitti siano fortemente cresciuti, in particolare nelle città.

Se le spese riconosciute superano i redditi determinanti, la persona riceve delle PC annue pari alla differenza.

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Chi paga?

Le PC sono finanziate al 100% dalle casse pubbliche (Confederazione e cantoni). Tra il 2000 e il 2015, le uscite imputabili alle PC sono più che raddoppiate e si attestano ora a circa 5 miliardi di franchi all’anno. L’importo dovrebbe salire a 7,9 miliardi entro il 2033.

Soltanto per le persone nel bisogno?

Poiché i costi per le PC aumentano ogni anno a causa dello sviluppo demografico (ci sono sempre più pensionati), il parlamento sta discutendo di eventuali riforme. La destra chiede non solo di ridurre le prestazioni, ma anche di limitare il loro accesso al fine di diminuire il numero di beneficiari. Nel corso dei dibattiti, i suoi esponenti menzionano quindi spesso i casi di abuso.

La sinistra vuole invece garantire il finanziamento delle PC tramite le imposte. In parlamento, i suoi politici evocano spesso l’elevato costo della vita in Svizzera. “Una vita con le prestazioni complementari è una vita con il minimo vitale”, sostiene la deputata socialista Silvia Schenker.

Su che cosa si sta dibattendo al momento?

La Camera del popolo (camera bassa) non vuole versare le PC a chi possiede un patrimonio superiore ai 100’000 franchi. Inoltre, intende ridurre l’importo delle prestazioni del 10% per i pensionati che hanno utilizzato l’intero capitale di previdenza professionale (secondo pilastro) in modo prematuro.

Come reagiscono gli svizzeri all’estero?

La Camera del popolo ha rivisto la sua decisione di marzo, secondo la quale soltanto le persone che hanno versato i contributi AVS per più di dieci anni hanno diritto alle PC. Questa misura era stata molto criticata dall’Organizzazione degli svizzeri all’estero (OSECollegamento esterno), che l’aveva definita una discriminazione nei confronti di tutte le persone che hanno vissuto all’estero.

Traduzione dal tedesco di Luigi Jorio

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