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Diplomatici svizzeri visitano i tre americani arrestati in Iran

Per la seconda volta, diplomatici svizzeri hanno potuto visitare i tre cittadini statunitensi – due uomini e una donna – arrestati ad inizio agosto in territorio iraniano. La Confederazione cura infatti gli interessi americani nella Repubblica islamica.

I diplomatici svizzeri hanno incontrato giovedì i tre prigionieri nel carcere di Evine, a Teheran, per una quarantina di minuti e hanno portato loro vestiti, libri e materiale per scrivere. Il loro stato di salute non desterebbe preoccupazione, si legge in un comunicato delle loro famiglie. Si tratta della seconda visita consolare effettuata dai rappresentanti svizzeri, dopo quella del 29 settembre.

I tre turisti erano scomparsi il 31 luglio durante una visita alla località turistica di Ahmad Awa, nel Kurdistan iracheno, nota per le sue cascate. La polizia della regione avrebbe consigliato ai giovani di non avventurarsi sulle montagne circostanti in quanto la frontiera con l’Iran è molto vicina e non ben delineata: i tre, d’età compresa tra 27 e 36 anni, avrebbero tuttavia ignorato l’avvertimento, sconfinando così nel territorio iraniano dove sono stati arrestati.

Dopo l’arresto dei tre cittadini americani, il Dipartimento di Stato aveva chiesto alla Svizzera – che dal 1980 cura gli interessi di Washington in Iran – di verificare quanto accaduto e assicurare assistenza ai prigionieri.

swissinfo.ch e agenzie

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