Ciò che gli svizzeri all’estero chiedono ai politici elvetici
In vista delle elezioni federali di quest'autunno, l'Organizzazione degli svizzeri all'estero (OSE) intende svolgere appieno il suo ruolo nella difesa degli interessi della Quinta Svizzera. Il suo "parlamento" ha adottato, venerdì a Montreux, un manifesto elettorale in otto punti.
Dei 760’200 cittadini svizzeri residenti all’estero, 172’000 sono iscritti in un registro elettorale in patria. Ciò corrisponde alle dimensioni di un cantone come Ticino, Vallese o Turgovia. Non sorprende quindi che questo elettorato sia molto corteggiato, soprattutto in questo anno di completo rinnovamento del parlamento svizzero.
Un evento che l’OSECollegamento esterno non vuole perdere: presenta dunque un catalogo di rivendicazioni ai partiti e agli attori politici affinché possano tener conto delle preoccupazioni e delle aspettative della diaspora svizzera per la prossima legislatura.
Il manifesto comprende i seguenti punti:
Voto elettronico
Per consentire a tutti gli svizzeri all’estero di partecipare a votazioni ed elezioni, l’OSE ribadisce la richiesta dell’introduzione urgente e generalizzata del voto online. L’OSE precisa di essere consapevole dei problemi di sicurezza e di prendere sul serio tali preoccupazioni. Altra richiesta riguardante i diritti politici: in futuro la diaspora dovrebbe poter eleggere i membri del Consiglio degli Stati in tutti i Cantoni. Infine, dovrebbero essere incoraggiati i progetti pilota per l’invio di materiale di voto per e-mail.
Rapporti bancari non discriminatori
Gli svizzeri all’estero rappresentano un’importante clientela per le banche svizzere. I membri della Quinta Svizzera vogliono poter effettuare pagamenti o transazioni immobiliari nel loro paese d’origine senza discriminazioni.
Libera circolazione delle persone
L’accordo quadro tra la Svizzera e l’Unione europea (UE), che comprende la libera circolazione delle persone, è essenziale per garantire la mobilità degli svizzeri all’estero. Questi accordi contribuiscono anche a colmare le lacune nel campo delle assicurazioni sociali.
Rete consolare
Negli ultimi anni la Svizzera ha continuato a smantellare la sua rete consolare. Nella scelta della sede di un servizio consolare, la priorità deve essere data alle dimensioni e all’importanza della comunità svizzera che da essa dipende.
Sostegno alle scuole svizzere
L’obiettivo è quello di creare le condizioni quadro per una migliore diffusione della “swissness” nelle scuole. Lo status degli insegnanti in queste scuole deve pertanto essere reso attraente ed essere standardizzato.
Rafforzamento della presenza internazionale della Svizzera
A tal fine, occorre incoraggiare gli scambi e la mobilità internazionale nei settori della ricerca, dell’economia e della cultura.
Rinnovo del Consiglio degli Svizzeri all’estero
Attualmente, il Consiglio degli svizzeri all’esteroCollegamento esterno, il cosiddetto “parlamento” della Quinta Svizzera, è composto esclusivamente di membri di club e associazioni di svizzeri all’estero. Ora si prevede di estendere la possibilità di essere eletti ai cittadini elvetici che non sono necessariamente membri di un club svizzero.
I media per la Quinta Svizzera
La “Schweizer Revue”, la “Gazzetta svizzera” e swissinfo.ch sono media estremamente importanti per gli svizzeri all’estero. Ma per raggiungere maggiormente i giovani è necessario intensificare l’uso delle reti sociali.
Altri sviluppi
Le tensioni Svizzera-UE preoccupano la diaspora elvetica
(Traduzione dal francese: Sonia Fenazzi)
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