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Vertice della Francofonia, sì all’impiego dei soldati

L’esercito appoggerà la polizia dei cantoni Vaud e Ginevra per garantire la sicurezza del Vertice della Francofonia. Mercoledì, dopo la Camera alta anche quella bassa ha approvato l’impiego dei soldati.

Il Consiglio nazionale (Camera bassa) ha accettato con 129 voti a 15 di mobilitare fino a 6500 soldati in occasione del summit della Francofonia che si terrà dal 20 al 24 ottobre a Montreux.

Una minoranza del nazionale avrebbe voluto abbassare a 3500 il limite dei militi da impiegare. Il ministro della difesa, Ueli Maurer, ha ammonito però che con la riduzione degli effettivi si sarebbe compromessa la sicurezza del vertice.

Durante il vertice della Francofonia, l’esercito assicurerà gli aeroporti e gli eliporti, la protezione di persone e di edifici e si occuperà della logistica. I costi per l’impiego di soldati sono stimati a 4 milioni di franchi, coperti da un credito di 30 milioni già approvato dal parlamento.

Secondo la legge militare, l’impiego dell’esercito deve essere approvato dall’Assemblea federale se concerne più di 2’000 soldati o dura più di tre settimane.

swissinfo.ch e agenzie

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