Primo passo per combattere il sovraindebitamento
La Svizzera è uno degli unici paesi in Europa che non consente a persone in gravi difficoltà finanziarie di cancellare i propri debiti. Il Parlamento chiede ora un adeguamento della legge.
Le persone fortemente indebitate stentano ad uscirne in Svizzera. Le soluzioni previste dalla legge escludono generalmente coloro che dispongono di pochissime risorse. “Molte delle persone interessate non hanno una prospettiva realistica di tornare a vivere senza debiti”, rileva un rapportoCollegamento esterno del Consiglio federale (governo) sulla questione del sovraindebitamento.
Sovraindebitamento
Secondo la definizioneCollegamento esterno della Conferenza svizzera delle istituzioni dell’azione sociale (COSAS), il sovraindebitamento si verifica quando la quota di reddito disponibile dopo la copertura del minimo vitale è insufficiente per far fronte agli obblighi finanziari entro un termine ragionevole.
Lunedì è stato compiuto un passo avanti con il sostegno unanime espresso da entrambe le Camere del Parlamento ad una mozioneCollegamento esterno del senatore socialista Claude Hêche. Il testo invita il governo a modificare la legge federale sull’esecuzione e sul fallimentoCollegamento esterno per consentire il reinserimento economico a breve termine delle persone sovraindebitate. Propone inoltre l’istituzione di un meccanismo di cancellazione dei debiti a determinate condizioni.
La Svizzera si distingue
In Europa, la Svizzera è un’eccezione. È infatti uno degli unici paesi che non contempla alcuna procedura di cancellazione del debito. La Commissione europea, le Nazioni Unite (ONU), l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) e la Banca mondiale raccomandano l’attuazione di questo strumento, al fine di ridurre i costi associati ai tentativi di recupero dei crediti, dare agli interessati una seconda possibilità e promuovere l’imprenditorialità.
La Svizzera è in ritardo perché i parlamentari mostrano scarso interesse per questo tema, osserva Sébastien Mercier, segretario generale di Dette Conseils SuisseCollegamento esterno, l’associazione mantello dei servizi di consulenza sul debito. “Il nostro sistema crea e aggrava il sovraindebitamento. Frantuma chi cade in questa spirale”.
Oggi, se una persona accumula debiti, può dichiararsi fallita o trovare accordi di rimborso direttamente con i creditori o con i tribunali. Queste procedure rendono difficile per le persone sovraindebitate uscire dal debito, in quanto spesso sono costose, lunghe e complicate. Inoltre, esse non impediscono l’accumulo di nuovi debiti e si estendono nel lungo periodo (il termine di prescrizione in una procedura di pignoramento è di 20 anni).
Carenze statistiche
Ci sono poche cifre sul debito in Svizzera. I dati più recenti disponibili presso l’Ufficio federale di statistica risalgono al 2013 e sono tratti dalla rilevazione SILC (Statistica del reddito e delle condizioni di vita). Essi rivelano che il 18,5% della popolazione vive in una famiglia con almeno due tipi di debito e il 31,8% con almeno un prestito.
“In Svizzera, non vogliamo vedere il problema del debito. Non esistono statistiche reali, l’indagine SILC offre una panoramica molto vaga e gli uffici di esecuzione non distinguono tra persone fisiche e imprese”, spiega Sébastien Mercier. Lo studio SILC del 2008 ha stimato che 570’000 persone vivono in famiglie con scoperti o arretrati critici: “Questa cifra mi sembra credibile”, dice il segretario generale di Dette Conseils Suisse.
Il sovraindebitamento è un processo lungo e complesso che combina diversi fattori. “Gli elementi oggettivi più comuni che incontriamo sono la disoccupazione, il divorzio e la malattia. Oppure professionisti indipendenti che hanno fallito”, rivela Sébastien Mercier. “A questo si possono aggiungere elementi soggettivi come difficoltà di gestione o problemi amministrativi”.
In generale, si verifica un evento imprevisto che non consente più di pagare tutte le spese. Allora le persone indebitate pagano solo le fatture più urgenti. “Le fatture fiscali arrivano più tardi, da qui l’accumulo di debiti fiscali”, dice Sébastien Mercier. “I costi sociali della riduzione del debito sono enormi, soprattutto per la comunità. Il sovraindebitamento crea anche problemi di salute, poiché le persone interessate sono costantemente stressate, risparmiano dove possono e quindi mangiano spesso male e rinunciano ai servizi medici”.
Il governo deve ora elaborare un emendamento legislativo per migliorare la situazione delle persone sovraindebitate e sottoporlo al parlamento. Il Consiglio federale è favorevole a due approcci: obbligare i creditori ad accettare i contratti in via amichevole e introdurre la possibilità di cancellare i debiti a determinate condizioni.
“Questa mozione è un buon inizio, ma è ora che il lavoro cominci, dato che occorrerà trovare misure in grado di raccogliere una maggioranza”, dice Sébastien Mercier. “Una buona opzione che potrebbe essere attuata rapidamente sarebbe quella di migliorare le procedure attuali”. Un’iniziativa parlamentare in tal senso è stata presentata dal senatore Claude Hêche, ma non è stata ancora elaborata. Sébstien Mercier spera solo che questi futuri emendamenti legislativi “non peggiorino la situazione di coloro che sono riescono oggi a ridurre il loro debito”.
Traduzione di Armando Mombelli
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