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Protezione dal licenziamento neomamme, bocciata proposta TI

Una mamma con la bimba di 2 mesi e mezzo (archivio) KEYSTONE/GAETAN BALLY sda-ats

(Keystone-ATS) L’iniziativa cantonale ticinese per prolungare il periodo di protezione dal licenziamento delle neomamme è eccessiva secondo la Commissione degli affari giuridici del Consiglio nazionale (CAG-N) che ha deciso di non dare seguito al testo.

La CAG-N ha nettamente ridimensionato le richieste presentando una propria iniziativa.

Uno smartphone mostra l’app SWIplus con le notizie per gli svizzeri all’estero. Accanto, un banner rosso con il testo: ‘Rimani connesso con la Svizzera’ e un invito a scaricare l’app.

L’iniziativa, scartata con 16 voti contro 9, chiedeva di estendere a dodici mesi il periodo di protezione dal licenziamento dopo il parto, invece delle attuali 16 settimane. Prevedeva inoltre che durante il primo anno di vita del bambino le madri potessero ottenere un congedo non retribuito equivalente a una riduzione massima del 30% dell’orario di lavoro.

Il testo si spinge troppo oltre agli occhi della commissione. Quest’ultima ha presentato una propria iniziativa che chiede di estendere da 16 a 20 settimane la protezione dal licenziamento.

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