Prospettive svizzere in 10 lingue

Il percorso a ostacoli della naturalizzazione di mogli e mariti delle persone svizzere all’estero

Passaporto svizzero in una tasca
Quando ci si sposa con uno svizzero o una svizzera all'estero, l'iter per ottenere la nazionalità elvetica è complesso, con molte condizioni e burocrazia. Keystone / Christian Beutler

Chi ha sposato una persona svizzera residente all'estero ha la possibilità, dopo alcuni anni, di richiedere la nazionalità elvetica. Tuttavia, tra le innumerevoli scartoffie, l'apprendimento di una lingua e le tariffe da capogiro rispetto al tenore di vita in certi Paesi, bisogna dare prova di tenacia per ottenere il passaporto rossocrociato.

“Troppo complicato”, dichiara André Henri, svizzero in Thailandia. “E non molto utile se non avete il progetto di andare a vivere in Svizzera”, aggiunge il compatriota Frank Dumoulin a proposito dell’eventuale naturalizzazione delle rispettive mogli.

Tra il 2020 e il 2023, però, quasi 540 coniugi di svizzeri o svizzere all’estero hanno scelto di lanciarsi nell’avventura della naturalizzazione agevolata presso le rappresentanze elvetiche nel mondo (consolati o ambasciate). Su queste richieste, la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) – a cui compete la decisione finale – ne ha convalidate 460. La maggior parte proviene dai Paesi limitrofi (Francia, Germania e Italia).

Il matrimonio, condizione sine qua non

Per accedere alla nazionalità svizzera, è necessario soddisfare due condizioni principali, la prima è vivere “in unione coniugale stabile ed effettiva, allo stesso indirizzo”, da almeno sei anni con un o una coniuge di nazionalità elvetica.

La durata di un’unione domestica registrata può essere contabilizza a patto che sia stata trasformata in matrimonio dall’ufficio di stato civile. Una naturalizzazione agevolata non è possibile in caso di decesso del marito o della moglie di nazionalità svizzera prima dell’inoltro della richiesta.

Stretti legami con la Svizzera

La seconda condizione principale e di “intrattenere stretti legami con la Svizzera”. Questa piccola frase, in apparenza banale, si rivela essere la parte più complessa e dettagliata della procedura, in otto punti.

Inoltre, le condizioni sono cumulative. Ciò significa che tutte devono essere soddisfatte affinché la richiesta abbia la possibilità di riuscire. Eccole:

  1. Soggiorni in Svizzera
  2. Parlare una delle lingue nazionali
  3. Conoscenze di base sulla Svizzera
  4. Intrattenere contatti con cittadini/e svizzeri
  5. Rispettare la sicurezza e l’ordine pubblici
  6. Rispettare i valori della Costituzione
  7. Impiego e aiuto sociale
  8. Sostegno della famiglia

1 Soggiorni in Svizzera

Per ottenere la naturalizzazione agevolata, le persone richiedenti devono aver “soggiornato in Svizzera per almeno tre volte negli ultimi sei anni precedenti alla presentazione della domanda e ogni volta per almeno cinque giorni”. Secondo la SEM, questo è il punto che rappresenta le maggiori difficoltà, in particolare per coloro che abitano molto lontano dalla Confederazione.

Le autorità esigono sistematicamente la presentazione di prove di tali soggiorni, ad esempio fatture e titoli di trasporto. Inoltre, i soggiorni devono essere confermati da persone domiciliate in Svizzera.  

2 Parlare una delle lingue nazionali

Poter “comunicare oralmente nella vita di tutti i giorni in una delle lingue nazionali” svizzere, ovvero il francese, il tedesco, l’italiano o il romancio, è una delle altre competenze richieste.

“Mia moglie ha difficoltà a imparare il tedesco, penso quindi che sarebbe complicato”, testimonia Oliver Stefan, svizzero residente nel Regno Unito. Numerose delle testimonianze che abbiamo raccolto parlano di questo ostacolo.

Oltre al fatto di dover imparare una nuova lingua, il livello richiesto fa sorgere molti interrogativi. La SEM indica che “delle competenze linguistiche orali elementari bastano”, senza però fornire indicazioni più precise. Secondo la portavoce, la SEM non intende “fissare espressamente” un livello linguistico.

Stando a quanto ci hanno raccontato diversi membri della diaspora, sembra che il livello richiesto corrisponda al livello A1-A2 del sistema europeo di competenze linguistiche (QCER). “Il livello di francese di mio marito è di base”, indica Carla Maurer, che vive nel Regno Unito. “Abbiamo imparato delle frasi, delle date e dei fatti a memoria. Doveva capire le domande ed essere capace di rispondere in modo coerente”.

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Quando chiediamo “quali difficoltà avete incontrato quando vostro marito o vostra moglie di nazionalità straniera ha richiesto la nazionalità svizzera?”, Pia Maria risponde che il marito è dislessico, il che rappresenta una barriera supplementare all’apprendimento di una lingua nazionale. La SEM afferma tuttavia di “tenere in considerazione le circostanze personali, ad esempio in caso di malattia grave, disabilità, etc.”.

Le competenze linguistiche sono valutate contemporaneamente alle conoscenze di base sulla Svizzera – il terzo punto – durante un colloquio condotto dalla rappresentanza svizzera nel Paese di residenza.

3 Conoscenze di base sulla Svizzera

La Confederazione richiede “conoscenze di base della situazione geografica, storica, politica e sociale della Svizzera”.

“Il colloquio, in tedesco, è cominciato con una conversazione generale poi con domande sui legami con la Svizzera, la frequenza dei viaggi nel Paese, le persone incontrate e i luoghi visitati”, indica Sandy Shirras, che viveva in Sudafrica quando il marito ha presentato richiesta di naturalizzazione.

Per garantire la parità di trattamento nelle varie rappresentanze nel mondo, la SEM mette a disposizione una lista di domande per la valutazione delle conoscenze di base. Le rappresentanze sono però libere di decidere se ricorrervi o meno.

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un passaporto svizzero tenuto in mano da una persona

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La SEM raccomanda anche che due collaboratori o collaboratrici della rappresentanza siano presenti durante il colloquio. Tuttavia, “questo non è sempre possibile a causa delle dimensioni o delle risorse disponibili in alcune rappresentanze”, afferma la portavoce.

Le risposte della persona richiedente sono inserite nel rapporto d’inchiesta che la rappresentanza elvetica invia al SEM per la decisione finale.

La presenza di persona è di principio obbligatoria durante il colloquio. Anche chi abita in Paesi molto vasti, come il Canada, o in quelli dove non c’è una rappresentanza elvetica deve effettuare lo spostamento. “In casi motivati a dovere, possono essere fatte delle eccezioni”, dichiara la SEM.

4 Intrattenere contatti con cittadini/e svizzeri

I contati intrattenuti con cittadine e cittadini svizzeri sono esaminati sotto diverse angolazioni.

Da una parte, la persona richiedente deve fornire nomi di “persone di riferimento domiciliate in Svizzera”. La SEM prende poi contatto direttamente con queste ultime, che devono poter confermare i soggiorni e i contatti regolari avuti. In generale, la SEM richiede i contatti di tre persone diverse.

Dall’altra parte, chi richiede la naturalizzazione agevolata deve fornire alla rappresentanza svizzera dei giustificativi che dimostrino che abbia intrattenuto contatti regolari con persone di nazionalità elvetica. Può trattarsi di membri della famiglia, amici o amiche che vivono in Svizzera, membri della diaspora o di organizzazioni svizzere all’estero.

“Le scartoffie da presentare per provare i legami stretti con la Svizzera sono pesanti e [la SEM] effettua davvero delle verifiche presso tutte le persone elencate”, averte Shirras, che ora vive nel Regno Unito.

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5 Rispettare la sicurezza e l’ordine pubblici

Le rappresentanze elvetiche all’estero devono assicurarsi che “la persona richiedente rispetti la sicurezza e l’ordine pubblici” nel suo Paese di residenza. Per farlo, chiede ad esempio di fornire un estratto del casellario giudiziale non più vecchio di tre mesi.

Se la persona ha soggiornato in altri Paesi nei sei anni precedenti, deve anche fornire gli estratti corrispondenti.

In alcuni Paesi, come la Finlandia, potrebbe volerci molto tempo: “Nel nostro Paese di residenza, la verifica del casellario giudiziale ha richiesto diversi mesi”, ricorda Mia Kankaanpaa.

È anche essenziale rispettare le norme di diritto pubblico e privato e di non avere, tra le altre cose, dei pagamenti in arretrato come tasse, affitti, o multe.

6 Rispettare i valori della Costituzione

Con alcune domande, la rappresentanza svizzera verifica che la persona richiedente sia rispettosa dei valori della CostituzioneCollegamento esterno svizzera.

7 Impiego e aiuto sociale

Per chiedere la naturalizzazione agevolata, mariti e mogli di una persona svizzera residente all’estero devono dimostrare di avere “una situazione materiale sufficientemente stabile nel loro Stato di soggiorno, in modo che sia indipendente dal punto di vista finanziario”.

“Il modello famigliare non ha impatto sulla procedura di naturalizzazione”, precisa la SEM. Un casalingo o una casalinga possono ottenere la cittadinanza svizzera con procedura agevolata. Un periodo di disoccupazione non è neanch’esso d’ostacolo. Tuttavia, dipendere dall’aiuto sociale del Paese di residenza lo è.

8 Sostegno della famiglia

Infine, la rappresentanza svizzera controlla che “la vita famigliare del o della richiedente rispetti i valori costituzionali svizzeri. La persona non deve ad esempio impedire ai figli di partecipare alla vita pubblica, obbligarli a sposarsi o maltrattare il o la propria coniuge.

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Procedure e tempistiche

I formulariCollegamento esterno necessari per una richiesta di naturalizzazione non sono tutti disponibili online. È quindi  importante rivolgersi prima di tutto alla rappresentanza svizzera del proprio Paese di residenza. Dato che i formulari non sono identici per tutti i tipi di richiesta, la SEM ritiene che questo eviti l’insorgere di errori e quindi un lavoro supplementare per l’amministrazione e la persona interessata.

Quando la rappresentanza è in possesso di tutti i documenti e tutti i formulari compilati a dovere e tradotti in una lingua nazionale svizzera, convoca la persona richiedente al colloquio personale durante il quale sono valutate le competenze linguistiche e le conoscenze della Svizzera.

Dopo la consegna della domanda, la rappresentanza svizzera dispone di 12 mesi di tempo per trasmettere il dossier alla SEM. Quest’ultima prende una decisione generalmente entro 12 mesi dalla ricezione del rapporto. Se la SEM ritiene di dover ottenere informazioni più precise su determinati aspetti della richiesta, può chiedere alla rappresentanza di svolgere ulteriori indagini.

La SEM invia poi la decisione al Cantone d’origine del marito o della moglie della persona richiedente. L’autorità cantonale ha quindi la possibilità di presentare un ricorso entro 30 giorni. Se ciò non avviene, la rappresentanza comunica alla persona interessata la decisione di naturalizzazione.

Diversi svizzeri e svizzere all’estero testimoniano tuttavia che le procedure sono state per loro più rapide. Per Marc Tasse, in Canada, “la procedura di naturalizzazione è durata circa otto mesi, senza brutte sorprese”.

La Svizzera permette di avere una doppia nazionalità, ma non così per tutti i Paesi del mondo. In alcuni casi, ottenere la nazionalità svizzera rischia di far perdere quella del Paese d’origine.

Ricorso e annullamento

Circa il 15% delle richieste di naturalizzazione facilitata presentate tra il 2020 e il 2023 sono state respinte, indica la SEM. In questi casi, la decisione della SEM può essere oggetto di ricorso presso il Tribunale amministrativo federale.

La SEM può annullare una naturalizzazione entro otto mesi dal rilascio, se scopre che la persona richiedente ha dichiarato il falso o nascosto dei fatti essenziali nel suo dossier.

Tariffe

Tra gli ostacoli maggiori figurano il costo della richiesta e un iter procedurale che si rivela essere molto pesante dal punto di vista burocratico, secondo molte delle testimonianze raccolte. “Non c’è modo di sapere a che punto si è”, si lamenta inoltre Antoine Belaieff, svizzero in Canada.

La SEM chiede 600 franchi svizzeri in tariffe procedurali, a cui si aggiunge la tariffa dalla rappresentanza, che fattura 75 franchi per mezz’ora. I dossier “semplici” rappresentano circa tre ore e mezzo di lavoro per le rappresentanze, scrive la SEM.

Una procedura standard costa quindi quasi 1’200 franchi svizzeri, senza contare i costi per lo spostamento al colloquio e quelli richiesti dall’ufficio di stato civile del Cantone per esaminare i documenti stranieri. Questi ultimi variano da un Cantone all’altro.

Autotest per la naturalizzazione

La SEM sta conducendo un progetto pilota di autotest sulla naturalizzazioneCollegamento esterno che permette, dopo aver risposto ad alcune domande online, di scaricare il formulario di richiesta per la naturalizzazione agevolata.

A cura di Samuel Jaberg

Traduzione, Zeno Zoccatelli

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