Prospettive svizzere in 10 lingue
parti di orologio

La settimana in Svizzera

Cari lettori e care lettrici,
 
Benvenuti al nostro appuntamento settimanale con le notizie che nel corso degli ultimi sette giorni hanno attirato la nostra attenzione.
 
Sul fronte politico, l’attualità è dominata dai difficili negoziati tra la Svizzera e l'Unione Europea. Ma si è parlato molto anche delle difficoltà con cui sono confrontati tre simboli svizzeri: lo sci, l'orologeria... e un famoso ex tennista.

Buona lettura!

LE NOTIZIE DELLA SETTIMANA

bandiere
Keystone / Gaetan Bally



Svizzera e Unione Europea stanno negoziando per raggiungere un accordo sulla libera circolazione
delle persone.
Questa settimana, le autorità europee hanno chiarito che non intendono fare eccezioni per la Confederazione. 

Le due parti stanno attualmente negoziando l’aggiornamento e l’estensione dei loro accordi bilaterali, ma sono ancora alle prese con la questione della libera circolazione delle persone. La Svizzera vorrebbe poter limitare l’immigrazione dai Paesi dell’UE se l’afflusso è eccessivo. In gergo, ciò è noto come attivazione della “clausola di salvaguardia”.

Questa settimana, Bruxelles ha però deluso le speranze elvetiche. A margine di una riunione ministeriale, l’UE ha dichiarato che non derogherà al principio della libera circolazione delle persone e che non farà eccezioni per la Confederazione. Anche i negoziati sull’importo del contributo svizzero al Fondo di coesione dell’UE sono difficili.

Non è certo che si possa raggiungere un’intesa entro la fine dell’anno, come inizialmente previsto, viste le posizioni apparentemente inconciliabili. Da parte svizzera, il Consiglio federale ritiene indispensabile ottenere una clausola di salvaguardia per avere qualche possibilità di far accettare gli accordi bilaterali al popolo in caso di votazione.

sciatore visto dall'alto
Keystone / Valentin Flauraud

Nell’immaginario collettivo, lo sci è lo sport per eccellenza in Svizzera. Ma con i prezzi in aumento, ci si chiede se rimarrà un’attività popolare o riservata alle persone più ricche.

Questa settimana, le dichiarazioni di Reto Gurtner sono state ampiamente commentate sui media svizzeri. Il dirigente del gruppo Weissen Arena – un peso massimo del turismo invernale nei Grigioni, che gestisce la stazione di Laax-Flims – ha dichiarato che “tra dieci anni, uno skipass giornaliero costerà tra i 200 e i 300 franchi”.

Se la previsione di Reto Gurnter si avvererà, significa che i prezzi cresceranno dal 100 al 200% rispetto a quelli attuali. È chiaro che, con una simile tendenza, lo sci diventerebbe (ancora) meno popolare. 

Resta da vedere se il costo di una giornaliera raggiungerà tali livelli. Molti esperti ritengono comunque che i prezzi saliranno, anche a causa dell’inflazione, dei modelli di tariffe dinamiche (cioè adattate alla domanda) e dell’uso sempre più frequente della neve artificiale. “È molto probabile che la tendenza vada in questa direzione”, osserva Jürg Stettler, direttore dell’Istituto di turismo e mobilità dell’Università di Scienze applicate di Lucerna. 

villa in riva al lago
Keystone / Michael Buholzer

Ormai da qualche tempo Roger Federer non fa più parlare di sé per le sue prodezze con la racchetta, ma le notizie che lo riguardano continuano a suscitare attenzione. Questa settimana i media svizzeri hanno riportato le tribolazioni con cui è confrontato l’ex numero uno al mondo, ma in un ambito che non ha nulla a che vedere con il tennis.

Roger Federer continua a incontrare difficoltà con i progetti edilizi nella sua proprietà di Rapperswil-Jona (cantone di San Gallo), sulle rive del lago di Zurigo. La controversia riguarda la costruzione di una nuova rimessa per barche con pontone e canale di accesso, nonché la demolizione del molo esistente.

Oltre a coinvolgere Roger Federer, questo caso è insolito in quanto l’opposizione proviene direttamente dalla Confederazione, più precisamente dall’Ufficio federale dell’ambiente. Quest’ultimo ha fatto ricorso contro la decisione delle autorità locali e cantonali, che avevano dato il via libera al progetto. I ricorsi presentati direttamente dall’UFAM sono rari: non più di “una manciata all’anno”.

parti di orologio
Keystone / Melanie Duchene


L’olio negli ingranaggi dell’economia orologiera comincia a scarseggiare. Le esportazioni di orologi svizzeri sono crollate a settembre, raggiungendo un nuovo record per il 2024. La tendenza al ribasso continua e si intensifica.

Rispetto al settembre 2023, il mese scorso le esportazioni sono diminuite del 12,4%. Questo crollo è dovuto principalmente alle difficoltà del mercato asiatico. Due terzi del calo sono imputabili a Cina e Hong Kong.

Nel resto del mondo la situazione è meno preoccupante. In Europa, le esportazioni sono diminuite solo del 3,4% a settembre, mentre il mercato statunitense ha continuato a crescere (del 2,4%), anche se a un ritmo leggermente più lento rispetto al mese precedente.

Resta il fatto che negli ultimi anni l’industria orologiera svizzera ha puntato molto sull’Asia e il rallentamento in questa parte del mondo è un brutto segnale. Secondo alcuni specialisti, si profila una crisi del settore. Un segnale certo è che sempre più subappaltatori dell’industria orologiera ricorrono al lavoro a orario ridotto.

  • Le pessime cifre dell’industria orologiera svizzera in settembre in questo articoloCollegamento esterno del Tages-Anzeiger (in tedesco, paywall).
  • ArticoloCollegamento esterno di RTS Info sulla crescente pressione sulle società che forniscono di componenti il settore orologiero (in francese).
facciata di un tribulane
Keystone / Jean-Christophe Bott

L’industria orologiera fa parlare di sé non solo per il calo delle esportazioni, ma anche per una vicenda nel canton Neuchâtel. Come rivelato dalla Radiotelevisione svizzera di lingua francese RTS, il tribunale cantonale ha dato ragione a un’azienda orologiera nella quale il personale deve timbrare quando si prende una pausa per andare in bagno. Il responsabile della società ha difeso questa misura.

Far timbrare quando si va alle toilette “è l’alternativa migliore quando si parla di uguaglianza”, ha dichiarato Joris Engisch, direttore della Jean Singer & Co., sulle colonne di Le Temps. Il dirigente spiega che il provvedimento è stato introdotto diversi anni fa, quando è entrato in vigore il divieto di fumare all’interno dell’azienda e che è stato generalmente ben accolto dal personale. “Oggi – prosegue Joris – il problema si è accentuato con i telefoni cellulari: alcune persone li portano in bagno e vi trascorrono più tempo del necessario”.

Inizialmente, l’Ufficio delle relazioni e delle condizioni di lavoro del Canton Neuchâtel aveva vietato questa pratica, sostenendo che non era conforme alla Legge federale sul lavoro. “Le interruzioni del lavoro per soddisfare i bisogni fisiologici non possono essere considerate pause”, ha sostenuto l’ufficio. Ma l’azienda ha fatto ricorso al tribunale cantonale, che le ha dato ragione. È la prima volta in Svizzera che una questione del genere viene risolta da un tribunale. Tuttavia, la corte ha sottolineato che la timbratura penalizza le donne, che devono andare in bagno più spesso a causa del ciclo mestruale. Ha quindi chiesto all’azienda di prendere provvedimenti per ridurre questa disparità.

Malgrado il verdetto della giustizia, la vicenda sta diventando una brutta gatta da pelare per le industrie del cantone. I sindacati hanno manifestato davanti a una delle quattro aziende di Neuchâtel che applicano questa pratica, denunciandola come “disumanizzante e umiliante”. Le autorità di Neuchâtel hanno dichiarato di non volere che si diffonda. Anche Swatch Group, proprietario di due delle quattro aziende in questione, ha chiesto di porre fine a questa pratica.

  • L’inchiesta della RTS ripresa in italiano su tvsvizzera.it.

LA SVIZZERA INSOLITA

La valuta svizzera ha una vera e propria star: la banconota da 1’000 franchi. E a ragione: è il biglietto di banca con il maggior valore al mondo. Ma nella famiglia delle monete svizzere c’è anche un “parente povero”, un “brutto anatroccolo”: la moneta da 5 centesimi. Non vale quasi nulla, ingombra i portafogli e non viene accettata nemmeno dai distributori automatici.

Eppure, queste monete poco amate stanno vivendo un vero e proprio boom. Negli ultimi 10 anni il loro numero è aumentato più di tutte le altre monete in circolazione. L’articolo di questa settimana  spiega le ragioni di questo apparente paradosso

Altri sviluppi

FOTO DELLA SETTIMANA

pubblico assiste a una corsa di maiali
Keystone / Gian Ehrenzeller

Questa settimana il mondo agricolo è in fermento per la tradizionale OLMA. L’81esima Fiera svizzera dell’agricoltura e dell’alimentazione si svolge a San Gallo dal 10 al 20 ottobre. Si tratta dell’evento più importante della Svizzera, che di solito attira oltre 300’000 visitatori e visitatrici.

LA SETTIMANA PROSSIMA

La prossima settimana in alcuni cantoni svizzeri le scuole sono ancora chiuse e diverse persone sono in vacanza. Questo probabilmente spiega l’agenda relativamente vuota.

Sul fronte internazionale, il ministro degli esteri svizzero Ignazio Cassis presiederà lunedì a New York una riunione del Consiglio di sicurezza sull’impatto del progresso scientifico sulla pace e la sicurezza internazionale.

In Svizzera, la settimana sarà scandita dalla presentazione dei risultati di alcuni pesi massimi dell’economia, tra cui Lonza, Logitech, Roche e Ems-Chemie. È un’occasione per tastare il polso all’economia nazionale.

Infine, per terminare su una nota più leggera, la presentazione lunedì a Losanna della selezione svizzera della Guida Michelin dovrebbe attirare l’attenzione dei buongustai.

Traduzione con l’aiuto di Deepl/mar

I più letti
Quinta Svizzera

I più discussi

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR