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La Simmental bernese alle origini della caccia a streghe e stregoni nel Vecchio Continente

illustrazione di montagna
Keystone

La narrazione sorprendentemente precoce della caccia a streghe e stregoni nella Simmental, in Svizzera, diventò il prototipo delle persecuzioni avvenute in tutta Europa. Ma che diavolo si nasconde dietro questa vicenda?

Intorno al 1400, nella Simmental (Oberland bernese), diverse persone furono accusate di stregoneria. La figura centrale di questa trama era un uomo di Boltigen, paesino situato in fondo alla valle.

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Si narra che egli avesse esercitato la magia per causare aborti, danneggiare il bestiame e distruggere i raccolti; sotto tortura l’uomo confessò di aver stretto un patto con il demonio.

Vi sono poi racconti scritti di stregoni appartenenti a una setta: si narra che adorassero il diavolo, avessero assassinato bambini e praticato il cannibalismo. Furono tutti condannati a morte.

pagina di un libro antico
Una pagina del Formicarius, scritto verso il 1430 e pubblicato nel 1475. Cornell University
illustrazione di un uomo
Johannes Nider descrisse eventi diabolici nella Valle Simme. Biblioteca nazionale di Vienna

Questi racconti sono riportati nel Formicarius, uno scritto del teologo domenicano tedesco Johannes Nider. L’opera, completata nel 1430, è un trattato morale d’insegnamento per i giovani domenicani e diventò una delle fonti principali per il famigerato Malleus Maleficarum. Nell’Europa del XV e del XVI secolo questo libro fu utilizzato come testo di riferimento per la caccia a streghe e stregoni, fenomeno che costò la vita a migliaia di persone.

“Le testimonianze raccolte da Nider contribuirono in modo significativo alla diffusione in Europa della credenza in streghe e stregoni, e in particolare dell’idea del sabba”, spiega Catherine Chêne, storica presso l’Università di Losanna e studiosa delle prime persecuzioni contro streghe e stregoni in Svizzera.

Quanto narrato da Johannes Nider sulla Simmental è avvenuto davvero? Le storiche e gli storici non sono in grado di affermarlo con certezza.

Uno dei problemi per fare chiarezza a livello storico, infatti, sarebbe l’esistenza di un’unica fonte, il Formicarius. Esperte ed esperti del settore individuano inoltre una seconda complessità: i racconti provenienti dall’Oberland bernese rappresentavano una grande novità in quanto contenevano elementi del mito della stregoneria comparsi altrove solo in un secondo momento.

Da ebree ed ebrei a streghe e stregoni

All’epoca delle narrazioni sulla caccia a streghe e stregoni nella Simmental, già da molto tempo la Chiesa metteva in atto persecuzioni contro persone di altre confessioni, cosiddette eretiche; angherie, queste, che rimontano fino al XII secolo. Le ostilità risalenti al XIV secolo nei confronti dei valdesi, movimento precursore del protestantesimo, sono considerate, quanto meno in Svizzera, un prototipo dei processi contro streghe e stregoni.

Carlo Ginzburg, storico italiano, nella sua opera Storia notturna. Una decifrazione del Sabba spiega che nel XIV secolo i pogrom perpetrati dalla Chiesa contro gli ebrei, la persecuzione delle persone malate di lebbra e, infine, la grave epidemia di peste che si abbatté sul Vecchio Continente a partire dal 1347, avevano preparato il terreno per la caccia a streghe e stregoni nell’Europa centrale.

A poco a poco questi soprusi si allargarono ad altre categorie, dalla ristretta cerchia delle persone malate di lebbra fino a streghe e stregoni, che fondamentalmente potevano essere chiunque. La grande ondata di persecuzioni iniziò tuttavia solo nel XV secolo, il che farebbe degli eventi della Simmental un caso molto precoce, se non addirittura il primo.

Le prime credenze in streghe e stregoni

Elementi centrali di quelle che in seguito furono messe agli atti come accuse di stregoneria furono registrati per la prima volta nella Simmental, per esempio il patto con il diavolo, il “sabba” e l’idea che streghe e stregoni potessero praticare malefici con l’aiuto del demonio.

Dalle ricerche storiche di Catherine Chêne presso gli archivi bernesi emerge che nelle regioni bernesi vi furono processi contro streghe e stregoni fin dagli inizi del XV secolo. “Tuttavia, la credenza nel sabba ancora non rivestiva un ruolo importante; diversa era invece la situazione nell’ala francofona della diocesi di Losanna”.

Le prime persecuzioni

Le prime persecuzioni contro streghe e stregoni presero le mosse soprattutto nella Svizzera occidentale, e questo perché, tra i vari motivi, in quella parte della Svizzera a seguito dei processi valdesi vi era un tribunale dell’Inquisizione funzionante. Inoltre, l’intera regione e in particolare la Francia occidentale erano finite al centro delle attenzioni della Chiesa dopo che papa Alessandro V, eletto nel 1409, aveva ordinato al Grande inquisitore di intervenire contro le sette che si riunivano per praticare “riti proibiti”.

“La natura delle accuse contenute nei rapporti sulla Simmental era del tutto nuova e potrebbe essere stata costruita da Johannes Nider a partire da altre fonti e attribuita al suo principale informatore, un giudice di nome Peter, per conferire a tali accuse maggiore legittimità”, ipotizza Chêne.

La figura enigmatica del giudice Peter

L’identità di questo giudice bernese non è ancora chiara, il che rende più difficile il tentativo di fare luce sui fatti. La maggior parte delle storiche e degli storici che studiano il fenomeno ipotizza che si trattasse di Peter von Greyerz, che fu balivo bernese nell’Alta Simmental tra il 1392 e il 1406.

“Tuttavia, dalle mie ricerche d’archivio emerge che vi fossero anche altri balivi di nome Peter, per esempio Peter Wendschatz (1407–1410) o Peter von Ey (1417). Non è documentata invece l’identità dei balivi tra il 1418 e il 1432”.

Tensioni politiche

Ma se i rapporti sulla Simmental fossero stati inventati, quale potrebbe essere il motivo?

Le tensioni sociali furono un terreno fertile per la maggior parte delle persecuzioni contro streghe e stregoni, e all’epoca conflittualità di questo tipo si verificarono anche nella remota Simmental bernese.

fattoria
Fattoria isolata nella Simmental intorno al 1950. © Empirische Kulturwissenschaft Schweiz

I cambiamenti politici nell’Alta Simmental a partire dal 1389 – dopo l’incorporazione nel territorio bernese – potrebbero aver scatenato conflitti tra Berna e i nuovi sudditi.

Lo schema alla base di questi fenomeni è noto. “Alcuni studi riguardanti una caccia a streghe e stregoni nel Vallese nel 1428 hanno dimostrato che le persecuzioni affondavano le radici in un conflitto tra il barone Witschard von Raron e i suoi cittadini vallesani”, spiega Chêne.

Una breve eco delle possibili tensioni nell’Alta Simmental è riportata anche nel Formicarius: un passaggio descrive infatti come il giudice Peter sia caduto vittima di un’aggressione feroce; secondo quanto raccontato, quattro uomini e una vecchia signora lo avrebbero assalito per vendetta in seguito a una sentenza da lui pronunciata.

Il giudice potrebbe aver quindi utilizzato le accuse di stregoneria come strumento efficace per perseguitare oppositrici e oppositori; a loro volta i suoi rapporti fornirono a Nider, e successivamente agli autori del Malleus Maleficarum, materiale utile per propagandare l’idea di una cospirazione diffusa alimentata da streghe e stregoni.

Paranoia personale

Oltre alle tensioni politiche, anche la situazione personale del giudice potrebbe aver rivestito un ruolo decisivo in queste dinamiche. Secondo la storica Kathrin Utz-Tremp, Peter von Greyerz era in preda a deliri paranoici, come scrive la stessa Utz-Tremp in un saggio specialistico sulla caccia a streghe e stregoni a Friborgo.

Quando lasciò la Simmental a fine mandato Peter von Greyerz sarebbe stato completamente esasperato e isterico, e si sarebbe lamentato del proprio destino con Johannes Nider, che reinterpretò le vicende condendole di episodi legati alla stregoneria.

Superstizione fastidiosa

È possibile che Greyerz non abbia avuto vita facile con la ruvida popolazione montana dell’Alta Simmental, la quale forse credeva in modo ancora più convinto nella superstizione. Anche Johannes Nider mantenne lo stesso atteggiamento nei confronti degli abitanti dell’altopiano.

Secondo quest’ultimo l’assenza di predicatori in quella regione aveva creato grandi incertezze, il che aveva reso la popolazione locale più incline a pratiche illegali. “In uno dei suoi racconti Nider critica aspramente i fedeli che contro le maledizioni facevano ricorso a rimedi non autorizzati anziché affidarsi alla semplice preghiera”, afferma Chêne.

A prescindere che le tensioni fossero di natura culturale o politica, che vi fossero di mezzo l’isteria oppure streghe e stregoni, una cosa è certa: attorno al 1400 nell’Alta Simmental vi furono conflitti sociopolitici che si rifletterono nel mito della stregoneria. Dopo essere state narrate nel Formicarius e, successivamente, nel Malleus Maleficarum, tali tensioni divennero la principale base ideologica per le devastanti ondate di persecuzioni che si abbatterono su tutto il Vecchio Continente nei secoli successivi.

Articolo a cura di Balz Rigendinger

Traduzione di Stefano Zeni

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