Le migliori parrucche di Hollywood le crea uno svizzero a Bali
La sua attività fuori dal comune l'ha portato fino a Bali. È lì che Orlando Bassi fabbrica parrucche per l'industria cinematografica, con un successo tale da potersi permettere due maggiordomi.
Orlando Bassi si ricorda ancora bene del momento in cui le sue narici hanno percepito l’odore del mastice per la prima volta. Era il giorno di San Nicolao [la festa ispirata San Nicola, il 6 dicembre, ndt]. Il ragazzo della valle del Reno sangallese si era travestito da San Nicolao, la barba in pelo di bufalo fissata con mastice per la pelle. La sensazione non l’ha più abbandonato.
Oggi, a 56 anni, Bassi dirige sull’isola indonesiana di Bali un’azienda di parrucche artigianali. Avete probabilmente già visto una delle sue creazioni. Bassi rifornisce anche l’industria dello spettacolo: Hollywood, Broadway, Netflix e altri.
Per ragioni legali, non può menzionare tutte le produzioni che sono ricorse ai suoi servizi, ma grandi film sono nella lista, per esempio il lungometraggio Barbie, dello scorso anno. Non si può sapere esattamente quali teste sfoggiavano opere di Bassi, “ma molte parrucche erano le nostre”, dice.
Anche avvocati, avvocate e giudici del Regno Unito, dell’Australia e di altri Paesi portano creazioni del suo atelier. Ma il cammino per arrivare sui set e nei tribunali è stato lungo.
Per Orlando Bassi, tutto è iniziato all’indomani di quella rappresentazione di San Nicolao. Il ragazzo è andato dal truccatore che gli aveva incollato la barba per sbirciare mentre lavorava. “Il trucco, i capelli, l’interazione… mi affascinavano”, ci racconta al telefono da Bali.
Siccome non esisteva un apprendistato professionale per truccatori, Bassi ha iniziato in un salone di parrucchieri per uomo, il che gli ha permesso di accedere alla formazione complementare di truccatore. Durante gli studi, lavorava per produzioni teatrali e cinematografiche e seguiva corsi di perfezionamento in Svizzera e in Germania. Con il diploma da poco in tasca, ha aperto il proprio negozio a Buchs, nel Canton San Gallo, dove è cresciuto: l’atelier Bassi.
Seguendo le parrucche all’estero
Durante le rappresentazioni teatrali in Svizzera e all’estero, Orlando Bassi ha capito che le parrucche erano un prodotto molto apprezzato e ricercato. Con i suoi collaboratori e collaboratrici ha cominciato, nel negozio di Buchs, a creare parrucche, cercando al contempo luoghi in cui avrebbe potuto produrne di più.
“All’epoca, la Corea era un importante luogo di produzione per questo settore”, racconta. Vi si è quindi recato e lì ha formato, in partenariato con un’azienda locale, impiegati ed impiegate che hanno realizzato parrucche per lui. È quindi iniziato un periodo di viavai dal Paese asiatico per scambiare competenze e parrucche.
Questo periodo coincide anche con il momento in cui la produzione si è spostata verso la Cina e Bassi ha seguito la tendenza, ma si è presto reso conto che non si sentiva a proprio agio in questo Paese. “Lo shock culturale è stato enorme”, ricorda. Ha quindi preferito orientarsi verso l’Indonesia, dove ha ricominciato a formare personale.
All’inizio, non aveva intenzione di emigrare e faceva la spola tra l’Indonesia e la Svizzera, passando diverse settimane di fila in uno dei due Paesi fino a quando ha deciso di fondare la propria azienda a Bali e di trasferire il suo domicilio principale sull’Isola degli dèi.
Un sogno d’infanzia realizzato a Bali
L’Indonesia l’ha entusiasmato fin dal principio, anche se non la descriverebbe come “perfetta”. “In effetti, il clima è troppo caldo e umido per me”, scherza. Ma il caos e la popolazione l’hanno subito affascinato.
A Bali, ha potuto realizzare un sogno che coltivava da moltissimo tempo: “Quando ero bambino mi dicevo: ‘Un giorno avrò un maggiordomo!'”, racconta. Oggi, oltre all’aiuto dei due uomini che si occupano dei pasti e della casa, ha il sostegno di un assistente personale che l’accompagna nei suoi numerosi viaggi. Non si comporta però come un padrone, anzi. Sa quanto dipende da queste persone che lavorano per lui da più di 15 anni e li considera dei membri della famiglia piuttosto che degli impiegati.
Questi uomini permettono a Bassi di concentrarsi sulla sua attività. Oltre all’azienda di parrucche, ha creato altre società attive nel mondo del cinema. Realizza trucchi e protesi, denti e mostri per i film horror – e produce anche i propri film. Ha anche creato il primo studio cinematografico con strumentazione professionale di Bali.
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Una clientela appassionata del “Made in Switzerland”
Il suo attaccamento alla Svizzera non si limita alle sue origini. La spedizione dei suoi prodotti si svolge senza eccezioni dal negozio di Buchs, dove tutto è cominciato. Una scelta che piace alla clientela. “Il marchio di qualità svizzero aiuta sempre e lo mettiamo in evidenza”, sottolinea.
Il suo atelier fabbrica ancora prodotti in Svizzera, ad esempio il supporto per le parrucche, considerato la “Rolls-Royce” del settore. “Sono estremamente costosi”, precisa, ma la clientela esige il “Made in Switzerland”.
Ogni due settimane, Bassi prende l’aereo per recarsi nelle sedi in Asia, in Europa e negli Stati Uniti. Grazie al suo assistente personale e a uno dei suoi maggiordomi, è sempre in compagnia.
Uno stile manageriale famigliare
Bassi è una persona che si è fatta da sola e non ha mai seguito formazioni di management e direzione d’impresa. “Faccio tutto d’istinto”, spiega.
Tuttavia, ha capito che, in Indonesia, alcune competenze in ambiti specifici sono necessarie. “L’azienda è una sorta di grande famiglia”, dice, una famiglia con livelli gerarchici ben definiti: al vertice c’è il padrone, che prende decisioni su tutto, ha l’ultima parola ed è amato e rispettato come figura paterna. Ma è anche lui ad assumersi la responsabilità quando qualcosa va storto.
In questi ultimi anni – in particolare nell’ottica di delegare il commercio di parrucche – Bassi ha iniziato a introdurre delle strutture gerarchiche “come in un’azienda vera e propria”. Questo cambiamento si accompagna a una mutazione della cultura: “La gente deve capire che dagli errori derivano conseguenze”.
Disinteresse per la politica svizzera
Orlando Bassi non si interessa alla politica e non partecipa né alle votazioni, né alle elezioni in Svizzera. “Ho l’impressione di non poter contribuire molto”, precisa. Preferisce investirsi nella comunità a Bali ed essere un modello per i suoi 240 collaboratori e collaboratrici.
Quando l’industria dell’intrattenimento ha toccato il fondo durante la pandemia di coronavirus, anche gli affari di Bassi hanno iniziato a vacillare. “Ho dovuto iniettare molti fondi privati”.
La crisi non è terminata dopo qualche mese come pensava, e ha quindi deciso di riorientare le attività della sua azienda. Si è messo a produrre delle cosiddette parrucche “da strada”, utilizzate come accessori di moda, ma anche dalle persone colpite da un tumore. È quindi restato fedele al suo settore d’attività e, dopo la fine della pandemia, le ordinazioni dal mondo del cinema sono tornate ad aumentare.
La Svizzera, troppo diligente per lui
Sono ormai più di 20 anni che Bassi vive a Bali. Durante i regolari viaggi in Svizzera, al centro della sua attenzione ci sono gli affari, la famiglia e le amicizie, non il Paese.
“Certo, ne apprezzo la cultura, tutto è pulito e i paesaggi non smettono di meravigliarmi”. Ma il fatto che tutto funzioni così bene è anche la ragione per cui è contento di ripartire. “Ci si annoia molto velocemente”.
A cura di Balz Rigendinger
Traduzione: Zeno Zoccatelli. Revisione: Sara Ibrahim
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