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villaggio inondato

Oggi in Svizzera

Care svizzere e cari svizzeri all'estero,

Molti di voi sabato hanno forse seguito la partita tra Svizzera e Italia, valida per l'accesso ai quarti di finale degli Europei, vinta con sorprendente facilità dai rossocrociati. Contrariamente a tre anni fa, quando allo stesso stadio della competizione la nazionale elvetica estromise la Francia, questa volta i festeggiamenti sono stati molto più pacati. Sarà per il tempo poco propizio ai bagordi, sarà che la drammaturgia della partita di sabato non era per nulla paragonabile a quella andata in scena tre anni fa, fatto sta che le scene di tripudio sono stata relativamente contenute.

Forse però, più che questi ultimi due fattori, a incidere sulle esternazioni di gioia è stato anche un altro motivo: la consapevolezza che quest'anno la Nati – come è soprannominata la nazionale svizzera di calcio – ha tutte le carte in regola per giocarsela sino alla fine e che la vittoria contro l'Italia è giunta tutto sommato secondo logica.

villaggio inondato
Il villaggio vallesano di Chippis. Keystone / Jean-Christophe Bott

I temporali che si sono abbattuti sul Vallese e su parte del Ticino sabato sera hanno lasciato dietro di sé una scia di devastazione. Almeno quattro persone hanno perso la vita.

Dopo l’alluvione che una settimana fa ha colpito la Mesolcina, causando la morte di almeno due persone (una terza risulta sempre dispersa), la natura si è scatenata ancora sabato sera. Questa volta la furia degli elementi ha colpito soprattutto la Valle Maggia, in Ticino, e il Vallese. Le inondazioni hanno fatto almeno quattro vittime, tre delle quali nella regione a sud delle Alpi.

Il bilancio è però ancora provvisorio, poiché l’Alta Valle Maggia e le sue valli laterali restano isolate. Il crollo di un ponte a Cevio ha tagliato in due la valle. Lunedì in mattinata le comunicazioni erano ancora interrotte, mentre l’elettricità aveva potuto essere ripristinata, anche se non dappertutto. Diverse centinaia di persone sono state evacuate con degli elicotteri.

In Vallese il Rodano e diversi suoi affluenti sono straripati, inondando strade e villaggi. Ad essere particolarmente colpito è stato l’Alto Vallese e le valli di Saas (dove una persona ha perso la vita), di Conches e di Zermatt. La presidente della Confederazione Viola Amherd, responsabile della protezione della popolazione, si è recata in Vallese lunedì mattina e nel pomeriggio in Ticino per avere un quadro della situazione.

  • Il livetickerCollegamento esterno di RSI Info sulle inondazioni in Ticino.
  • Un riassunto di quanto accaduto questo fine settimana e le ultime notizie in questo articolo di tvsvizzera.it.
  • Come la Svizzera cerca di proteggersi dagli eventi meteorologici estremi: un approfondimento del mio collega Matthew Allen.
loghi CS e UBS
Keystone / Jean-Christophe Bott

Credit Suisse (CS) ha ufficialmente cessato di esistere in Svizzera: la banca è stata cancellata dal registro di commercio del Cantone di Zurigo. Tutti i diritti e gli obblighi sono stati trasferiti a UBS Svizzera.

La fusione degli enti giuridici delle due banche – UBS Svizzera e CS Svizzera – è stata ufficialmente completata lunedì, dopo l’approvazione da parte delle autorità. La banca fondata nel 1856 da Alfred Escher, rilevata nel marzo 2023 da UBS, non esiste più come entità giuridica separata.

Stando al comunicato diramato da UBS, la fusione consentirà ora la graduale migrazione della clientela di Credit Suisse verso UBS. L’integrazione sarà progressiva, ma avverrà principalmente nel 2025.

Il colosso bancario elvetico ha inoltre comunicato che André Helfenstein, CEO di CS (Svizzera), ha annunciato le sue dimissioni in seguito alla fusione. “Dall’acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS, André ha contribuito in modo sostanziale alla stabilizzazione dell’attività di CS e ha lavorato instancabilmente per conto dei nostri clienti e dipendenti”, ha dichiarato nel comunicato stampa Sabine Keller-Busse, presidente della direzione generale di UBS Svizzera.

scena di violenza
Keystone-ATS

È entrata in vigore oggi la nuova legge sui reati sessualI, che prevede una definizione più ampia della nozione di stupro. Vige il principio del “no significa no”.

Il cuore della riforma approvata dal Parlamento l’estate scorsa è l’estensione dei reati di stupro e di coercizione sessuale. Finora lo stupro era definito in modo restrittivo ed era considerato tale solo la penetrazione vaginale non consensuale di una donna da parte di un uomo. E la vittima doveva opporre una certa resistenza. 

Questa condizione non sarà più necessaria. D’ora in poi, qualsiasi penetrazione non consensuale, orale, vaginale o anale, di un uomo o di una donna sarà considerata stupro. Quest’ultimo, quindi, non sarà più limitato all’atto sessuale, ma includerà qualsiasi atto simile che comporti la penetrazione del corpo. 

Le due Camere hanno discusso a lungo sulla definizione. Il Consiglio degli Stati voleva basarsi sull’espressione rigorosa del rifiuto; il Consiglio nazionale sul consenso (“solo un sì è un sì”). Alla fine ha prevalso la prima soluzione, ma tenendo conto dello stato di shock della vittima. Se quest’ultima è pietrificata dalla paura e non è in grado di esprimere il suo rifiuto o di difendersi, l’autore del reato dovrà rispondere dei suoi atti.  

cartello di una strada
Keystone / Urs Flueeler

In aprile l’Accademia europea del cinema ha iscritto nella lista dei tesori della cultura cinematografica europea un battello a vapore che naviga sul Lago dei Quattro Cantoni. Ma quali sono le altre location elvetiche entrate nella storia della Settima Arte? 

Sullo Schiller, questo il nome del battello premiato, sono state girate scene del film del 2022 La Chimera, diretto da Alice Rohwacher, e di Indocina del 1991 di Régis Wargnier e interpretato da Catherine Deneuve. La Confederazione e in particolare i suoi paesaggi alpini sono stati spesso immortalati sul grande schermo.

James Bond si è ritrovato spesso in Svizzera. Ad esempio, nel 1995 ha saltato con l’elastico dalla diga della Verzasca (Goldeneye), mentre nel 1964 Sean Connery ha inseguito il cattivissimo Aurig Goldifinger sul passo del Furka.

È però soprattutto Bollywood – l’equivalente indiano di Hollywood – ad apprezzare i paesaggi elvetici. Non si contano infatti i film Made in India in cui a far da sfondo sono lussureggianti pascoli, cime innevate e pittoreschi chalet delle Alpi svizzere.

  • L’approfondimento sul tema del mio collega Thomas Stephens.
  • A volte la fama di una location cinematografica ha anche ricadute negative. Sulle rive del Lago di Brienz un pontile immortalato in una serie sudcoreana provoca un massiccio afflusso di turisti e turiste. Ne avevo parlato in questo articolo.

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