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sagoma di shaqiri di profilo

Oggi in Svizzera

Care svizzere e cari svizzeri all'estero,

posso dirlo? Finalmente è passato Euro 2024! Lo ammetto: il calcio non mi piace. Ma ci convivo pacificamente. Meno pacifica, invece, la mia convivenza con i cortei di auto dei tifosi che a suon di clacson, fischi, urla, hanno festeggiato le vittorie dei loro beniamini. La vittoria spagnola è stata anch'essa accompagnata dai cortei e ora… si torna alla calma pacifica delle afose serate estive, nelle quali il rumore, a volte quasi più forte (o perlomeno più fastidioso) di quello dei clacson, ci è gentilmente offerto da grilli e cicale. 

Vi lascio ora alla lettura delle notizie del giorno (tra le quali proprio una breaking news calcistica). 

La presidente della Confederazione Viola Amherd si è detta “scioccata dalla sparatoria in Pennsylvania”, nella quale è rimasto ferito a un orecchio Donald Trump. La vallesana ha augurato al tycoon una pronta guarigione.  

“I pensieri della Svizzera sono rivolti a Trump, alle vittime, alle loro famiglie e al popolo americano”, ha scritto in inglese la consigliera federale su X. Nel fatto di sangue, verificatosi durante un comizio dell’ex presidente statunitense, è morto uno spettatore e altri due sono rimasti feriti. Deceduto anche l’attentatore, ucciso dai servizi di sicurezza. 

“In una democrazia non ci deve essere posto per la violenza politica”, ha dal canto suo twittato il consigliere agli Stati argoviese e presidente del partito liberale radicale (PLR) Thierry Burkart, commentando la sparatoria. “L’autore è sempre responsabile. Ma è anche responsabilità dei partiti contrastare la polarizzazione della società”, ha proseguito il senatore, definendo “scioccante” quanto successo. 

“In America non c’è spazio per la violenza politica e dobbiamo tutti unirci per condannarla”, ha twittato restando sulla stessa linea l’ambasciatore statunitense in Svizzera Scott Miller. Il capogruppo parlamentare dell’Unione democratica di centro (UDC, destra conservatrice) e consigliere nazionale di Zugo Thomas Aeschi ha invece rivolto l’attenzione sull’intervento delle forze di sicurezza, elogiandolo. “Grazie a una risposta rapida è stato possibile evitare ulteriori danni”, ha scritto, sempre su X. 

L’incendio boschivo scoppiato il 17 luglio 2023 nei comuni di Bitsch e Riederalp (Vallese) è stato “probabilmente” causato da ripetuti e deliberati spari ai cavi della linea elettrica principale. È stato lanciato un appello per la ricerca di testimoni. 

Secondo i risultati delle indagini, “uno sconosciuto ha probabilmente sparato intenzionalmente diversi colpi ai cavi elettrici della linea principale con un fucile”, si legge in una nota odierna della polizia cantonale e della procura, a poco meno di un anno dai fatti

Il tentativo di attivare manualmente la linea dalla centrale, nel rispetto delle prescrizioni in vigore, per verificare il cortocircuito, ha probabilmente innescato l’incendio. “La tensione ha generato archi elettrici che hanno parzialmente fuso il cavo di alluminio e incendiato la vegetazione secca circostante“, stando al rapporto d’inchiesta. 

I fatti risalgono al 17 luglio 2023 quando sopra Bitsch, nell’Alto Vallese, è scoppiato un devastante incendio boschivo. Soltanto dopo tre settimane la situazione si è stabilizzata grazie all’intervento di centinaia di pompieri della regione, del Vallese e di altri cantoni, oltre a membri della protezione civile. Per domare le fiamme sono stati impiegati anche elicotteri Super Puma dell’esercito. Il rogo ha interessato un’area di 132 ettari e le operazioni di spegnimento sono costate circa 3,3 milioni di franchi, ha dichiarato a Keystone-ATS Edgar Kuonen, sindaco di Bitsch. 

sagoma di shaqiri di profilo
Keystone / Peter Klaunzer

Dopo 14 anni Xerdan Shaqiri ha deciso di dire addio alla nazionale elvetica di calcio e ha deciso di farlo con un post su XCollegamento esterno, nel quale scrive “Sette tornei, tanti gol (32 reti e 34 assist, ndr), 14 anni con la nazionale svizzera e momenti indimenticabili. È arrivato il momento di dire addio alla Nazionale. Rimangono grandi ricordi e dico a tutti voi: GRAZIE!” 

“La Nazionale Svizzera perde il suo fantasista”, scrive RSI Sport, prima di ricordare che il 32enne, “uno dei tanti capisaldi dell’era d’oro dei calciatori svizzeri”, aveva conquistato nel 2011 il secondo posto agli Europei U21 in Danimarca. 

Il ruolo di Shaqiri nella “Nati” è diventato più marginale dal 2022, ossia da quando si è trasferito fra le fila dei Chicago Fire nella MLS (la Major League Soccer, il massimo campionato di calcio di Stati Uniti e Canada). “Di recente”, riporta dal canto suo il portale bluenews.ch, “ha partecipato solo a due partite della fase finale del Campionato Europeo in Germania”. 

Shaqiri è nato il 10 ottobre 1991 a Gjilan, nell’allora provincia jugoslava del Kosovo, per poi trasferirsi nel 1992 con la famiglia ad August, nel canton Basilea Campagna. Nel corso della sua carriera sportiva ha giocato per il Basilea, il Bayern Monaco, l’Inter, lo Stoke City, il Liverpool, il Lyon e, oggi, i Chicago Fire.  

albert rösti
Keystone / Anthony Anex

Il ministro dell’ambiente elvetico Albert Rösti è contrario al trasferimento delle persone che vivono nelle valli alpine a causa del maltempo. “Ciò equivarrebbe a privarle del loro ambiente abituale senza sapere quando e dove si verificherà la prossima catastrofe”, ha affermato in un’intervista rilasciata al domenicale NZZ am Sonntag. 

In un Paese densamente popolato come la Svizzera, le misure di protezione sono una soluzione migliore “che spingere tutta la gente verso le città o gli agglomerati urbani”, ha affermato Rösti. “La strategia della Confederazione non può essere quella di abbandonare intere valli o villaggi”. 

Il consigliere federale dell’Unione democratica di centro (UDC, destra conservatrice) fa notare che in futuro ci saranno più decessi dovuti al caldo. “Nonostante questo, non vi chiediamo di lasciare la città adesso”, ha aggiunto.  

Il capo del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) ammette che in futuro ci saranno più aree in cui non sarà possibile costruire e che nelle aree minacciate dalle inondazioni saranno adottate misure edilizie aggiuntive. “Viviamo con diversi pericoli. Dobbiamo prenderli sul serio e prevenirli”, ha detto Rösti. “La natura non può essere controllata a piacimento”. 

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