Prospettive svizzere in 10 lingue
vetrina di un negozio

Oggi in Svizzera

Care svizzere e cari svizzeri all'estero,

Presto per la nazionale rossocrociata di calcio potrebbe concludersi una pagina di storia. Dopo aver difeso per dodici anni la porta della Nati, otto dei quali come titolare indiscusso, il portiere dell’Inter Yann Sommer dovrebbe cedere lo scettro di numero uno a Gregor Kobel. È quanto riferiscono giovedì diversi media svizzeri. Non vi è ancora l’ufficialità ma è probabile che tra tre settimane in occasione dell’inizio della Nations League il tecnico della nazionale Murat Yakin voglia avviare un nuovo corso. La difesa rossocrociata continuerà comunque a trovarsi in buone mani: nelle ultime due stagioni il 26enne del Borussia Dortmund è infatti stato nominato miglior portiere della Bundesliga.

Dopo questo preludio calcistico vi lascio alle altre notizie del giorno.

donna inserisce scheda in un'urna
Keystone / Peter Klaunzer

Sia l’iniziativa per la biodiversità che la riforma della Legge sulla previdenza professionale (LPP) avrebbero ottenuto una risicata maggioranza se si fosse votato a inizio agosto. È quanto emerge dal sondaggio realizzato dall’istituto gfs.bern per conto della Società svizzera di radiotelevisione SSR.

Il 51% delle persone interrogate avrebbe votato sì o tendenzialmente sì all’iniziativa popolare “Per il futuro della nostra natura e del nostro paesaggio (Iniziativa biodiversità)”. I contrari sarebbero stati il 43%. La riforma della LPP (secondo pilastro del sistema pensionistico) avrebbe invece ottenuto una maggioranza relativa con il 49% dei consensi, mentre il 39% si sarebbe espresso contro.

L’argomento che convince maggiormente le persone intenzionate a votare sì è la protezione dell’ambiente in generale. Circa tre quarti considerano gravi le conseguenze della distruzione dell’ambiente, il 65% ritiene che la natura sia minacciata dallo sfruttamento intensivo del territorio e dall’espansione urbana e il 54% è convinto che la scomparsa delle specie genererà costi miliardari se non si interviene. Il 54% di coloro che pensano di votare no ritiene invece che l’agricoltura subirà pressioni mentre il 50% teme la riduzione dello spazio abitativo se si inaspriscono le norme applicabili alle nuove costruzioni.

Per quanto la concerne la riforma della LPP vi sono ancora molte persone indecise: solo il 44% delle persone intervistate ha espresso intenzioni di voto certe. Chi intende votare sì condivide i principali argomenti avanzati dal comitato a favore della riforma, ovvero migliorare la situazione di chi lavora a tempo parziale e ridurre i contributi per la fascia più anziana delle persone attive. Secondo l’istituto gfs.bern, però, l’argomentazione più efficace viene dal campo avverso: il 51% si schiera con chi si oppone alla riforma e la descrive come una truffa, perché i lavoratori e le lavoratrici pagherebbero contributi più alti per ricevere poi una pensione più bassa.

Altri sviluppi

Dibattito
Moderato da: Katy Romy

Quali sono le misure da adottare per preservare la biodiversità nel luogo in cui vivete?

Iniziativa sulla biodiversità: troppo estrema per chi si oppone, ma essenziale per chi la sostiene.

12 Mi piace
14 Commenti
Visualizza la discussione
gruppo di persone
L’emergenza vaiolo delle scimmie riguarda per ora principalmente alcuni Paesi africani, come la Repubblica democratica del Congo. Copyright 2024 The Associated Press. All Rights Reserved.

L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha dichiarato l’emergenza internazionale a causa di una nuova variante del vaiolo delle scimmie. In Svizzera il rischio è molto basso, ha indicato giovedì l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP).

La situazione di emergenza sanitaria internazionale decretata il 14 agosto dall’OMS non comporterà nessuna misura particolare nella Confederazione. È quanto ha precisato giovedì l’UFSP, secondo cui il problema riguarda in particolare certi Paesi africani, mentre in Svizzera il pericolo di contagio rimane molto basso.

Per questa ragione, non ci saranno quindi raccomandazioni di vaccinazione, anche se la Svizzera dispone di scorte sufficienti del prodotto immunizzante. Peraltro – rileva l’UFSP – la maggior parte delle persone che ne hanno necessità se lo sono già fatto somministrare.

A destare preoccupazione è la variante lb, che si diffonde in particolare attraverso i contatti sessuali. Sono però toccati anche i bambini piccoli. È fra questi che si contano la maggioranza dei circa 500 decessi (su 14’000 casi) segnalati nella Repubblica Democratica del Congo, secondo l’esperto nigeriano Dimie Ogoina, che opera per conto della stessa OMS.

edificio
Creative Commons By Sa 4.0 / Baugeschichtliches Archiv, Falls Bekannt Bitte Fotografin Angeben

A inizio settembre inizieranno i lavori di ristrutturazione della Casa d’Italia a Zurigo, punto di riferimento per quasi un secolo della comunità italiana nella città sulla Limmat.

Dopo diversi anni durante i quali i circa 5’000 metri quadrati dello storico edificio situato sulla Albisriederstrasse erano stati praticamente abbandonati, la Casa d’Italia tornerà a nuova vita. L’appalto per la ristrutturazione è stato assegnato e i lavori, finanziati dal Ministero degli esteri italiano, dovrebbero iniziare in settembre e protrarsi per circa 17 mesi.

A contribuire al buon esito di una vicenda che ormai si protraeva da tempo sono state anche le autorità comunali di Zurigo, che hanno approvato il cambio di destinazione d’uso dello stabile richiesto dal Consolato generale, pur essendo ubicato in una zona urbana residenziale. In proposito il Consiglio comunale ha avuto modo di riconoscere la rilevanza dell’edificio, definito “un importante testimone storico sociale ed economico, che dimostra l’importanza dell’emigrazione italiana in Svizzera per la città di Zurigo”.

Sorto nel 1919 nel quartiere operaio della città sulla Limmat, nel Kreis 4, in origine il palazzo era stato adibito a orfanotrofio destinato ad accogliere i figli e le figlie dei soldati italiani morti nel primo conflitto mondiale. Per volere del regime mussoliniano il complesso edilizio venne ampliato e ristrutturato in più tappe successive nel corso degli anni Trenta. La “Casa degli italiani”, inaugurata nel 1931, doveva accogliere tutte le istituzioni del Belpaese nella regione e, sul piano ideologico, testimoniare all’estero le presunte conquiste del fascismo. Dopo la Seconda guerra mondiale l’edificio ha ospitato in particolare un asilo, un doposcuola, una scuola primaria e una scuola secondaria per bambini di lingua italiana.

  • L’approfondimento del mio collega Leonardo Spagnoli pubblicato su tvsvizzera.it.
  • La notiziaCollegamento esterno del Corriere del Ticino sull’annunciata ristrutturazione.
  • Dagli archivi di swissinfo.ch: I giovani italiani amano Zurigo… e Zurigo l’italianità.
vetrina di un negozio
Keystone / Christian Beutler

Uno storico marchio svizzero passa in mani statunitensi: la società Bally, famosa per le sue scarpe, è stata acquistata dalla società d’investimento californiana Regent LP.

La notizia era nell’aria da qualche giorno e giovedì è arrivata l’ufficialità: il marchio elvetico Bally sarà d’ora in poi gestito da Oltreoceano. La storica azienda svizzera di abbigliamento di lusso entrerà a far parte del portafoglio della Regent LP, che comprende società di media come Federal Times e marchi come Club Monaco, Escada e La Senza. Il prezzo d’acquisto non è stato reso noto.

“Bally è uno dei grandi marchi di lusso tradizionali del mondo”, ha sottolineato in un comunicato il fondatore e amministratore delegato della Regent LP Michael Reinstein. Secondo Joachim Creus, il Ceo della Jab Holding, entità appartenente alla famiglia tedesca Reimann, che possedeva finora la Bally, negli ultimi anni la società elvetica ha conosciuto un “significativo sviluppo operativo e creativo”.

Bally è stata fondata nel 1851 da Carl Franz Bally a Schönenwerd, nel canton Soletta. Dalla fine degli anni Novanta ha sede a Caslano, in Ticino. Impiega circa 1’400 persone in tutto il mondo. I prodotti comprendono scarpe, borse, accessori e abbigliamento.

I più letti
Quinta Svizzera

I più discussi

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR