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fecondazione in vitro

Oggi in Svizzera

Care svizzere e cari svizzeri all'estero,

Attualmente in Svizzera le coppie sposate che desiderano avere figli ma non riescono in modo naturale non possono ricorrere alla donazione di ovuli. La situazione è destinata a cambiare con una revisione della legge sulla medicina della procreazione.

In questo bollettino, diamo anche uno sguardo a Basilea Città, dove un'imbarazzante svista ha obbligato le autorità fiscali a cercare una soluzione ... alle Bahamas.

E dopo qualche cifra sulle esportazioni elvetiche nel 2024, volgiamo lo sguardo al firmamento. Uno degli obiettivi di una nuova legge è quello di rendere la Svizzera più attraente nel settore spaziale.

Saluti da Berna

procedura ospedaliera
Keystone / Gaetan Bally

Il Consiglio federale ha presentato oggi una proposta di modifica legislativa per permettere a tutte le coppie, indipendentemente dallo stato civile, di accedere alla procreazione assistita.

In futuro, tutte le coppie in Svizzera che desiderano avere figli dovrebbero poter ricorrere alla donazione di ovociti e sperma. È quanto si propone il Governo elvetico che ha fissato gli elementi base per la revisione totale della legge sulla medicina della procreazione. Il Dipartimento dell’interno dovrà elaborare una proposta entro la fine del 2026. Continuerà a rimanere vietato il dono di embrioni, così come il cosiddetto “utero in affitto”.

La legge sulla medicina della procreazione, in vigore dal 2001, non è più considerata al passo con i tempi. L’ultima revisione significativa risale al 2017, quando è stata autorizzata la diagnosi preimpianto. Attualmente, la donazione di sperma è consentita solo per le coppie sposate, mentre la donazione di ovociti è completamente vietata. Con le nuove modifiche, tutte le coppie che non possono avere figli a causa dell’infertilità della donna potranno ricorrere a una donazione, analogamente a quanto avviene per l’infertilità maschile.

La modifica mira a evitare che le coppie sposate debbano recarsi all’estero per soddisfare il loro desiderio di avere figli, garantendo al contempo una maggiore inclusività per le coppie non sposate.

Tuttavia, ci vorrà ancora del tempo prima che gli ovociti possano essere donati in Svizzera. Il Dipartimento degli Affari Interni di Elisabeth Baume-Schneider elaborerà una bozza di consultazione entro la fine del 2025. La questione sarà poi sottoposta al Parlamento.

orologi
Keystone / Gaetan Bally

Nel 2024 le esportazioni svizzere sono aumentate ancora leggermente (3,2%), ma secondo l’Ufficio federale delle dogane e della protezione delle frontiere, la crescita è avvenuta in due degli 11 settori principali: i prodotti chimico-farmaceutici (+10%) e i prodotti alimentari e le bevande (+2,3%). Questi ultimi grazie alle esportazioni di caffè.

D’altro canto, le importazioni sono leggermente diminuite, determinando un nuovo avanzo record di 60,6 miliardi nella bilancia commerciale.

Dopo tre anni di crescita, le esportazioni del settore orologiero sono diminuite del 2,8% nel 2024. Secondo la Federazione dell’industria orologiera svizzera (FH), ciò testimonia “un rallentamento economico della domanda di beni di lusso personali”. Questo sviluppo riflette anche l’aumento della concorrenza nei segmenti entry-level e mid-price.

La domanda è diminuita in particolare in Cina, il che ha avuto un impatto significativo, tra gli altri, sul gruppo Swatch. Il suo fatturato nel 2024 è diminuito del 14,6% rispetto all’anno precedente.

La possibilità di ripresa del mercato dipende principalmente dalle prospettive del Paese. “Al momento non c’è nulla che faccia pensare a un’inversione di tendenza nel 2025”, scrive FH. È quindi probabile che la tendenza al ribasso delle esportazioni di orologi “swissmade” continui anche quest’anno.

spiaggia delle bahamas
Lookphotos / Frei, Franz Marc

“BS” per Bahamas: un errore su un volantino informativo sulla dichiarazione dei redditi ha portato a un insolito collegamento tra Basilea Città (abbreviato “BS”) e le Bahamas.

“Andate sempre prima su www.eSteuern.BS/private”, è stato chiesto agli oltre 100’000 contribuenti del cantone cittadino tramite un volantino. Il nocciolo della questione: al link manca un punto seguito da due lettere da non sottovalutare: “.ch”.

Questo perché se il link finisce solo in “.bs”, come stampato nel volantino, si riferisce alle Bahamas nel mondo dei domini internet. Un bel grattacapo per il fisco del Cantone. Il Dipartimento delle Finanze si è trovato di fronte a due opzioni: ristampare e spedire tutti i volantini o acquistare l’indirizzo Internet eSteuern.bs alle Bahamas. Quest’ultima opzione si è rivelata più economica e più semplice: l’indirizzo è costato 900 franchi svizzeri, mentre la stampa e l’invio sarebbero ammontati a oltre 100’000 franchi.

In futuro, i contribuenti saranno reindirizzati al sito web cantonale corretto esteuern.bs.ch tramite eSteuern.bs. In termini di sicurezza, secondo le autorità, non c’è da preoccuparsi. “Non viene trasferito alcun dato. C’è solo un link alla pagina corretta”.

Tuttavia, ci vorrà un po’ di tempo prima che il nuovo sito, compreso il reindirizzamento, sia pronto all’uso. Anche se il processo di registrazione è in corso, la responsabilità è delle autorità delle Bahamas. Ma il tempo stringe. Da programma, le e i contribuenti di Basilea Città dovrebbero poter compilare online la loro dichiarazione dei redditi per il 2024 a partire dalla prossima settimana.

uomo lavora a un satellite
Keystone / Gaetan Bally

Il Consiglio federale intende migliorare ulteriormente l’attrattiva della Svizzera nel settore spaziale e regolamentarlo per legge. Per questo motivo ha sottoposto a consultazione un progetto di legge federale in materia.

Nello specifico, la legge regola l‘autorizzazione e la supervisione delle attività spaziali, la gestione delle questioni di responsabilità e il registro nazionale degli oggetti spaziali, scrive il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR) del consigliere federale Guy Parmelin. Per attività spaziali s’intendono soprattutto i satelliti. Secondo il Consiglio federale, questi ultimi stanno diventando sempre più importanti per l’economia, la sicurezza e le applicazioni quotidiane come i sistemi di navigazione.

Finora non esisteva una base giuridica per vietare, ad esempio, le attività spaziali indesiderate. In futuro, sarà necessaria una licenza per operare con i satelliti, “proprio come gli automobilisti hanno bisogno di una patente per guidare un’auto”, afferma Parmelin.

Secondo il Governo, la legge mira anche a rendere la Confederazione più attraente come piazza economica. Il settore spaziale è cambiato radicalmente negli ultimi anni, con un aumento del numero di attori pubblici e privati e delle loro capacità nello spazio. E la Svizzera vuole ovviamente tenere il passo.

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