
La settimana in Svizzera
Care svizzere e cari svizzeri all’estero,
Le statistiche e le classifiche sono i principali temi della rassegna stampa di questa settimana. I numeri evidenziano, ad esempio, come la Svizzera stia diventando sempre meno immune alla criminalità, pur continuando a essere percepita all'estero come un Paese piacevole e sicuro.
La nostra selezione delle notizie della settimana offre anche uno spunto sui marchi più amati dalla popolazione svizzera, marchi a cui le persone svizzere all'estero si sentono particolarmente legate. Ed è giusto così, perché anche questa settimana nuovi dati arricchiscono il ritratto della Quinta Svizzera.
Buona lettura!

La Svizzera è generalmente considerata un Paese sicuro. Ma le statistiche hanno offuscato questa immagine. L’anno scorso, il numero di reati registrati in Svizzera è aumentato per il terzo anno consecutivo.
Nel dettaglio, la polizia svizzera ha registrato 563’633 reati penali nel 2024, con un incremento del 7,9% rispetto all’anno precedente, come reso noto dall’Ufficio federale di statistica. Già nel 2023 l’aumento era stato del 14%.
L’aumento riguarda praticamente tutte le tipologie di reato, ma risulta particolarmente rilevante per i casi di violenza grave e criminalità informatica. Anche i furti sono in crescita, passando da una media di 114 a 126 al giorno. “In breve, il quadro statistico sui dati della criminalità è piuttosto preoccupante“, ha commentato Le Temps.
Le statistiche evidenziano che le aree urbane sono le più colpite. Il tasso di criminalità più alto si registra nel cantone di Basilea Città, con 155 reati ogni 1’000 abitanti. La città sul Reno ha anche la più alta incidenza di violenza. Le cifre forniscono inoltre un’indicazione sugli autori dei reati. Dei 91’929 imputati nel 2024, meno della metà (42,3%) erano cittadini e cittadine svizzeri.

Sempre in tema di criminalità e giustizia, la Svizzera ha attirato l’attenzione dei media stranieri questa settimana. L’ex presidente svizzero della FIFA Sepp Blatter e l’ex presidente francese della UEFA Michel Platini sono stati processati dalla Corte d’appello straordinaria del Tribunale penale federale svizzero.
Come in primo grado, i due ex massimi dirigenti del calcio mondiale ed europeo sono stati assolti “con il beneficio del dubbio”. I due uomini erano accusati di frode, amministrazione infedele e falsificazione in relazione a un pagamento di 2 milioni di franchi svizzeri dalla FIFA a Michel Platini nel 2011.
I due uomini hanno sempre invocato la buona fede, spiegando che il pagamento era stato effettuato per saldare gli stipendi arretrati. il Ministero pubblico della Confederazione può ancora ricorrere al Tribunale federale, ma solo per motivi giuridici limitati.

Twint sta vivendo un grande successo. Era già noto che l’applicazione di pagamento svizzera aveva registrato un utilizzo record lo scorso anno, con ben 773 milioni di transazioni. Questa settimana, però, è emerso che, per il secondo anno consecutivo, è il marchio preferito dalle persone in Svizzera.
Questo risultato può essere considerato un chiaro segno dei tempi. Infatti, un nuovo sondaggio della Banca Nazionale Svizzera, pubblicato questa settimana, ha rivelato che, nel 2024, per la prima volta in Svizzera i pagamenti elettronici supereranno quelli in contante per le transazioni quotidiane.
Gli svizzeri e le svizzere si lasciano sedurre anche dallo stomaco. Zweifel (patatine) e Ricola (caramelle alle erbe) hanno conquistato rispettivamente il 2° e il 3° posto nella classifica. Lindt & Sprüngli (cioccolato) si è classificata al 5° posto.
La classifica redatta dalla società di ricerca sui consumatori GfK Switzerland ha preso in considerazione anche le 20 organizzazioni non profit più popolari in Svizzera. I primi tre posti sono stati occupati dalla Guardia aerea svizzera di soccorso Rega, dalla Fondazione svizzera per paraplegici e dalla Croce Rossa svizzera.

La Quinta Svizzera continua a crescere. Gli ultimi dati dell’Ufficio federale di statistica mostrano che sempre più persone con passaporto svizzero scelgono di trasferirsi all’estero. L’anno scorso, 826’700 cittadini e cittadine svizzere vivevano all’estero, 13’300 in più (+1,6%) rispetto all’anno precedente.
Le nuove cifre non mostrano cambiamenti significativi. Come sempre, oltre la metà (64%) vive in Europa. I Paesi limitrofi continuano a essere i più attraenti; le comunità di persone svizzere espatriate più numerose si trovano in Francia (212’100), Germania (101’000) e Italia (52’600).
Al di fuori dell’Europa, il Nord America continua a essere la destinazione più gettonata (16%). La comunità svizzera più numerosa al di fuori dell’Europa è quella degli Stati Uniti (84’700 persone). Canada e Australia occupano rispettivamente il secondo e il terzo posto.
Le cifre dell’UST forniscono anche alcuni dati interessanti sul profilo delle persone svizzere all’estero. Le statistiche mostrano che tre quarti hanno almeno un’altra nazionalità. Inoltre, più della metà (55%) sono adulte e adulti in età lavorativa, cioè tra i 18 e i 64 anni. I minori rappresentano il 21% della comunità e le persone anziane il 24%. Infine, le donne costituiscono una leggera maggioranza (54%) della diaspora.

La prossima settimana porterà con sé altre interessanti statistiche. In particolare, l’Ufficio federale di statistica presenterà i dati sull’andamento della popolazione in Svizzera e sui redditi delle famiglie, la povertà e le condizioni di vita.
La settimana culturale sarà segnata da due festival: sabato sera si terrà la cerimonia di premiazione del 39° Festival internazionale del cinema di Friburgo e il venerdì successivo a Nyon inizierà il festival del documentario Visions du Réel.
Il ritmo della pubblicazione dei risultati annuali comincia a rallentare, ma la settimana commerciale sarà comunque caratterizzata dalle cifre 2024 delle attività assicurative della Mobiliare e degli impianti di risalita della Jungfrau.

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