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Quota e-car su nuove immatricolazioni cala in quasi tutti i cantoni

Keystone-SDA

È diminuita in praticamente tutti i cantoni - una sola eccezione - la quota delle nuove automobili elettriche entrate in circolazione nel 2024.

(Keystone-ATS) Lo sottolinea oggi l’Ufficio federale di statistica (UST), che torna oggi su informazioni già diffuse dall’associazione degli importatori di vetture, ampliando la prospettiva ad altri tipi di veicoli.

L’anno scorso le nuove immatricolazioni di veicoli stradali a motore sono state 346’100, quasi tre quarti delle quali (245’600) erano automobili. Sono poi stati registrati 49’500 motoveicoli, 35’900 mezzi per il trasporto di merci nonché 15’100 veicoli agricoli, industriali e per il trasporto di persone.

Rispetto al 2023 il totale è calato del 2,9%. Il numero di nuove immatricolazioni rimane quindi nettamente al di sotto dei valori registrati prima della pandemia, anche dopo cinque anni dal suo inizio, e questo sebbene le difficoltà di approvvigionamento e quelle legate alla guerra in Ucraina siano state superate. Rispetto alla media dei dieci anni prima del Covid (2010-2019), nel 2024 è stato immatricolato oltre un settimo di veicoli stradali in meno.

Per le auto la flessione fra il 2024 e l’anno precedente si è rivelata ancora più marcata, pari al 4,1%. In questo campo spicca la contrazione della quota di vetture elettriche sul totale di quelle vendute, che è scesa dal 20,7% al 19,0%, una flessione che si è verificata su larga scala. “Il ramo automobilistico e i media specializzati citano quali possibili cause una gamma al momento ancora limitata di offerte di auto elettriche nel segmento di prezzo più basso e una talora mancante possibilità di ricarica a casa per gli inquilini”, afferma l’UST. Tra le altre ragioni si suppone che ci sia l’estensione della tassa d’importazione automobilistica del 4% alle e-car.

A livello cantonale e prendendo come base di riferimento i dati di dicembre, il Ticino mette a referto la quota più bassa fra le nuove immatricolazioni di auto elettriche, con il 13,4%. La più alta (39,8%) viene registrata a Obvaldo, mentre i Grigioni superano la media nazionale (22,6%), che nel dodicesimo mese dell’anno è stata del 22,1%.

Tornando all’insieme del 2024, con l’8,6% (2023: 9,0%) la quota di veicoli ibridi ricaricabili (ibridi plug-in) è rimasta pressoché stabile. Di conseguenza la percentuale totale di veicoli a ricarica elettrica (auto puramente elettriche e ibride plug-in) si è contratta dal 29,7 al 27,6%. Va ricordato che in base agli obiettivi della seconda tappa del piano di promozione dell’elettromobilità elaborato dalla Confederazione d’intesa con il ramo automobilistico a fine 2025 i veicoli a ricarica elettrica dovrebbero costituire la metà di tutte le immatricolazioni, obiettivo che appare quindi fuori portata.

Per quanto riguarda le automobili con motori prettamente a combustione, nel 2024 si presenta un quadro discontinuo: mentre la quota delle vetture a benzina è diminuita in modo marcato rispetto all’anno precedente, attestandosi al 29,1%, i veicoli diesel, dopo sette anni consecutivi di calo, si sono stabilizzati al 9,4%. Da parte loro gli ibridi normali hanno presentato un netto aumento, con una quota del 33,9% (2023: 27,6%): il numero delle loro immatricolazioni è stato per la prima volta superiore a quello delle auto a benzina o diesel, divenendo il maggiore segmento di trazione.

Nel complesso in Svizzera nel 2024 al 30 settembre, giorno di riferimento, erano immatricolati 6,5 milioni di veicoli stradali a motore, escluse le moto. Circa tre quarti di questi erano automobili, 4,8 milioni. La quota di veicoli elettrici è passata in un anno dal 3,3% al 4,2%.

Sempre nel 2024 si annoveravano in Svizzera 535 automobili ogni 1000 abitanti. Dopo un aumento costante per molti anni, il grado di motorizzazione si è stabilizzato a livello nazionale intorno al 2012 e da allora si attesta tra i 535 e i 543 veicoli. Diversa è la situazione nei paesi vicini. Nel 2023, l’anno più recente per il quale sono disponibili dati comparabili, in Liechtenstein (774) e in Italia (694) in particolare, ma anche in Germania (588), Francia (578) e Austria (566), c’erano più veicoli ogni mille abitanti che in Svizzera (543). In questi paesi, inoltre, il grado di motorizzazione negli ultimi anni è cresciuto ulteriormente, sottolinea l’UST.

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