Risparmio per i figli? Soprattutto denaro su conto, meno in titoli
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Il conto di risparmio rimane lo strumento privilegiato dai genitori per mettere da parte qualcosa per i loro figli.
(Keystone-ATS) Esso viene scelto dal 76% delle madri e dei padri, mentre solo il 21% investe in azioni o in fondi ETF, emerge da un sondaggio condotto nella Svizzera tedesca e in Romandia nell’ambito di uno studio condotto dalla Scuola universitaria professionale di Lucerna (HSLU).
“Per molti genitori il conto di risparmio tradizionale è una forma di investimento collaudata e apparentemente sicura, anche se non genera quasi alcun rendimento e il denaro risparmiato può perdere valore a causa dell’inflazione”, afferma l’autrice dell’indagine, Tatiana Agnesens, citata in un comunicato odierno.
Secondo l’esperta è probabile che molti associno gli investimenti in titoli a un rischio maggiore; a questo può aggiungersi poi una scarsa conoscenza dei portafogli azionari. “Ma proprio con il loro lungo orizzonte di investimento i figli sarebbero nella posizione ideale per sfruttare i vantaggi degli investimenti ad alto rendimento”, argomenta la specialista.
Le piattaforme di investimento digitali consentono di investire e gestire facilmente il denaro online, senza bisogno di consulenze personali o conoscenze finanziarie approfondite. L’accettazione è però ancora bassa: solo il 22% degli interpellati è aperto a questi canali, mentre il 37% le rifiuta. Particolarmente scettici sono i genitori con scarse conoscenze finanziarie e quelli che non hanno mai investito in titoli. Va peraltro notato che le offerte digitali per bambini e ragazzi sono ancora relativamente nuove sul mercato.
La previdenza finanziaria per i figli è comunque una priorità per i genitori svizzeri: oltre il 60% inizia a risparmiare per il figlio nel primo anno di vita e circa il 10% ancora prima della nascita. Un ruolo secondario viene invece attribuito all’insegnamento attivo delle conoscenze finanziarie. Gli autori dello studio intravedono un grande potenziale in questo campo. “Coinvolgendo attivamente i bambini nel processo di investimento si impara a gestire il denaro in modo responsabile fin dalla più tenera età e ad acquisire conoscenze finanziarie”, sostiene Agnesens.