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Ritter/Pfister: tranne UDC, partiti non scoprono le carte

Keystone-SDA

A parte l'UDC, che ha espresso una preferenza per Markus Ritter e i Verdi liberali, che simpatizzano per Martin Pfister, nessun altro gruppo parlamentare - PLR, Verdi e PS - ha espresso una raccomandazione di voto in vista dell'elezione del successore di Viola Amherd.

(Keystone-ATS) Il gruppo PLR ha discusso oggi dell’elezione, ma non dà alcuna raccomandazione di voto, si legge in una nota inviata a Keystone-ATS. Ad ogni modo, qualora il nuovo eletto dovesse assumere le redini del Dipartimento federale della difesa (DDPS), il PLR si attende che si dia da fare in fretta per la sicurezza della Svizzera, nel periodo storico più difficile a livello di politica di sicurezza dalla caduta dell’Unione sovietica.

Il gruppo UDC ha comunicato invece di sostenere la candidatura del consigliere nazionale sangallese Markus Ritter. Secondo i democentristi, Ritter dimostra la necessaria volontà di leadership per affrontare i problemi del DDPS e, in quanto parlamentare di lunga data, conosce bene i processi della Berna federale. In importanti dossier, egli ha inoltre dimostrato di essere in grado di trovare soluzioni e alleanze valide, rileva ancora il partito.

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Quest’ultimo coglie l’occasione per elencare alcuni punti fermi ai quali il nuovo consigliere federale è chiamato ad attenersi: in quanto capo del DDPS dovrà ripristinare la sicurezza e la neutralità armata in modo da tenere una guerra lontana dalla Svizzera, proteggere la popolazione e non lasciarsi coinvolgere in conflitti stranieri. Niente avventure insomma nella Nato.

Diversamente dai democentristi, i socialisti non formulano alcuna raccomandazione di voto. “È però chiaro che voteremo uno dei due candidati ufficiali del Centro”, ha detto ai media il co-capogruppo Samuel Bendahan (VD).

L’altra co-capogruppo, Samira Marti (BL), ha invece deplorato l’assenza di candidate. “Dopo l’elezione di domani le donne occuperanno solo due seggi su sette, è un dramma politico”, ha detto la basilese. Ad ogni modo, il gruppo socialista si ritroverà domani mattina prima della seduta per affinare la sua strategia, ha precisato Marti.

Anche i Verdi si sono dati appuntamento per domani mattina alle 07:30 per decidere su un’eventuale raccomandazione di voto. Gli ecologisti hanno tuttavia criticato la scelta del Centro per aver presentato un ticket un po’ troppo in là con gli anni e nemmeno una donna. Il consigliere nazionale sangallese Markus Ritter (57 anni), e il consigliere di stato di Zugo Martin Pfister (61 anni), non sarebbero, secondo gli ecologisti, molto rappresentativi della popolazione.

Per gli ecologisti, i due candidati hanno risposto più o meno dettagliatamente alle domande loro poste, promettendo al partito che terranno conto se eletti del ruolo degli ecologisti quale maggiore gruppo parlamentare di opposizione a Berna.

In una nota, il gruppo Verde liberale ha detto di lasciare libertà di voto, pur ribadendo che le posizioni del consigliere di Stato di Zugo, Martin Pfister, sono più vicine al loro partito rispetto a quelle di Ritter.

Per i Verdi liberali, Pfister è più in sintonia col PVL su temi che spaziano dalle relazioni bilaterali con l’Ue, al ruolo della Svizzera nell’architettura di sicurezza europea, dai temi di politica economica e finanziaria, alla svolta energetica.

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