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RTS: DAB+; troppo presto per trarre conclusioni su cifre ascolto

Keystone-SDA

È ancora troppo presto per trarre conclusioni valide sulle cifre circolate negli ultimi giorni riguardo all'impatto della chiusura delle FM sull'audience radiofonica delle emittenti della SSR.

(Keystone-ATS) È quanto ha indicato oggi in una nota la radiotelevisione della Svizzera romanda RTS. Secondo l’azienda, occorre un periodo minimo di tre mesi per ottenere dati sufficientemente stabili e pertinenti sugli ascolti con la tecnologia digitale DAB+.

Il 31 dicembre 2024 a mezzanotte i ripetitori delle onde ultracorte (OUC) – chiamate impropriamente FM – sono stati spenti dalla Società svizzera di radiotelevisione (SSR). Dal primo gennaio 2025, chi vuole ascoltare i programmi delle emittenti di servizio pubblico (SRF, RTS, RSI e RTR) con un apparecchio radio deve passare alla tecnologia DAB+. Una ventina di emittenti private elvetiche – tra cui Radio Ticino e Radio3i – continuano tuttavia a trasmettere in OUC e interromperanno l’offerta solo alla fine del 2026.

Sulla base dell’esperienza di altri paesi che sono già passati al DAB+, la SSR si aspetta un calo iniziale degli ascolti, con una ripresa a medio termine, man mano che la popolazione si adatterà ai cambiamenti, viene precisato nel comunicato. Il servizio pubblico ha assunto il compito di fare da apripista perché non dipende dalla pubblicità, scrive ancora RTS.

Lo scorso dicembre la SSR aveva annunciato che la quota di persone che ascoltano la radio solo via OUC rappresenta meno del 10%. Stando a vari media romandi, i tre principali canali della RTS – Première, Espace 2 e Couleur 3 – avrebbero però perso circa 130’000 ascoltatori dalla fine delle onde FM.

Anche nella Svizzera tedesca, le radio di servizio pubblico SRF 1, SRF 2 e SRF 3 avrebbero perso il 23,5% delle quota di mercato, ovvero circa mezzo milione di ascoltatori, stando ai giornali del gruppo editoriale Tamedia.

Per quanto riguarda la Svizzera italiana, interpellata la scorsa settimana da “La Regione”, la RSI ha indicato che “è ancora troppo presto per misurare l’impatto che il passaggio al DAB+ ha sulle nostre reti (…). È chiaro che lo spegnimento delle FM influenzi gli indici di Rete Uno, Rete Due e Rete Tre, ma potrebbe essere un effetto temporaneo e andrebbero anche integrati con i dati d’ascolto in streaming e on demand”.

In dicembre la SSR aveva precisato che, dal 2020, il settore non è più tenuto a diffondere i programmi attraverso la tecnologia delle onde ultracorte e il mantenimento di tre sistemi paralleli – OUC, DAB+ e internet – sarebbe oneroso. Per coprire il territorio nazionale con il DAB+, l’azienda radiotelevisiva di servizio pubblico ha infatti bisogno di solo 260 antenne. Spegnendo il segnale analogico, la SSR affermava di risparmiare 15 milioni di franchi all’anno.

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SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

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