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Salute: studio, bacio bocca fra genitori protegge nascituro

(Keystone-ATS) LONDRA – Bando ai romanticismi, il bacio sulla bocca è una forma di difesa per la prole. Lo dimostra lo studio ‘Il bacio come forma di protezione contro il citomegalovirus’ pubblicato da Colin Hendrie dell’Istituto di scienze psicologiche dell’università di Leeds nella rivista Medical Hyphotesis.
Il bacio, comune a tutte le latitudini (è presente nel 90% delle culture), secondo l’esperto, aiuta le donne a sviluppare gli anticorpi necessari a combattere un virus detto ‘citomegalovirus’ (CMV), che appartiene alla stessa famiglia dell’herpes, ed è asintomatico, ma particolarmente pericoloso durante la gravidanza. L’infezione materna primaria da CMV (cioè molto acuta) provoca nel 40% dei casi lo sviluppo anormale del feto con conseguenze gravi per il bambino che rischia difetti congeniti dalla nascita (teratogenesi).
Il CMV, presente soprattutto nelle ghiandole salivari dei maschi, viene trasmesso tramite il bacio alla compagna proprio per ‘immunizzarla’ gradualmente, permettendole dopo alcuni mesi una copertura immunitaria completa anche in caso di gravidanza. Secondo il co-autore dello studio, la migliore ‘cura profilattica’ è baciare lo stesso uomo per almeno sei mesi, perché i primi baci non garantiscono una difesa totale (la quantità di virus inoculata sarebbe poca). E’ stato stimato che in Italia il 30% delle donne in età feconda è a rischio di contrarre un’infezione primaria durante la gravidanza. Quindi, l’invito è quello baciarsi di più e sempre con lo stesso partner.

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