Energie rinnovabili, ma a quale prezzo?
Solare, eolica, idroelettrica… il mercato delle tecnologie pulite ha il vento in poppa. Le voci critiche però non mancano: le dighe deturpano il paesaggio, le turbine a vento anche e fanno troppo rumore, il sole non rende. Dei sacrifici necessari per salvaguardare il pianeta?
Nel 2010 il consumo di elettricità in Svizzera è aumentato del 4% rispetto al 2009, attestandosi a
59,8 miliardi di chilowattora (kWh), indica l’Ufficio federale dell’energia.
Le centrali elettriche nazionali hanno prodotto 66,3 miliardi di kWh (- 0,4%).
Nonostante il nuovo record registrato dalla centrale di Mühleberg (Berna), la produzione di elettricità delle centrali nucleari svizzere è calata del 3,5% a 25,2 miliardi di kWh.
L’energia elettrica complessiva prodotta in Svizzera nel 2009 proveniva per il 56,5% dalle centrali idroelettriche , per il 38,1% dalle centrali nucleari e per il 5,4% da impianti termici convenzionali e da altri impianti.
Globalmente, nel 2010, sono state effettuate importazioni per 66,8 miliardi di kWh ed esportazioni
per 66,3 miliardi di kWh.
In seguito alla catastrofe di Fukushima, il governo e il parlamento svizzeri hanno deciso di chiudere progressivamente le centrali nucleari. L‘abbandono del nucleare dovrebbe essere completato entro il 2034.
Per compensare la futura mancanza di energia atomica, il senato (Camera dei cantoni) per ora ha adottato alcune misure che puntano sull’efficacia energetica.
Fra gli altri, il governo dovrà fare esaminare tutte le illuminazioni pubbliche e sostituire le lampade che non rispondono ai criteri di efficienza entro la fine del 2020.
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