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Che cosa significa la fine ufficiale dell’emergenza Covid-19?

L'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), con sede a Ginevra, ha dichiarato la fine dell'emergenza internazionale della pandemia di coronavirus, che secondo le stime ha causato 20 milioni di decessi in tutto il mondo. Ecco quali sono le implicazioni di questa decisione per la Svizzera, ma non solo.

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Perché l’OMS ha decretato la fine dell’emergenza sanitaria globale?

Il 5 maggio, l’OMS ha annunciato che la pandemia di coronavirus non è più un'”emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale”, il massimo statuto secondo le norme sanitarie mondiali, applicato per la prima volta al Covid-19 il 30 gennaio 2020. Questo cambiamento fa seguito alle considerazioni degli esperti e delle esperte dell’OMS.

L’annuncio riflette i progressi compiuti negli ultimi dodici mesi. Il direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha dichiarato che la pandemia ha avuto “una tendenza al ribasso per più di un anno, con l’aumento dell’immunità della popolazione grazie alle vaccinazioni e alle infezioni”.

Quali sono le conseguenze pratiche di questa decisione?

Per la popolazione non cambierà molto. Ma la decisione dell’OMS costituisce un segnale per gli Stati e per i sistemi sanitari di tutto il mondo. I Paesi probabilmente ridurranno la capacità di laboratorio, l’accesso a contromisure quali farmaci e vaccini e l’infrastruttura per le cure di emergenza Covid.

“La fine dell’emergenza pandemica non significa affatto l’eradicazione del virus, ma piuttosto l’inizio di una fase post-pandemica in cui dovremo imparare a gestire meglio la prevenzione, continuare il monitoraggio, occuparci dei casi di Long Covid e proseguire la ricerca”, ha scritto su Twitter Antoine Flahault, direttore dell’Istituto di salute globale dell’Università di Ginevra.

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La Svizzera sta chiarendo quale sarà l’impatto della decisione dell’OMS sulla strategia nazionale contro la pandemia, come il monitoraggio della situazione epidemiologica, ma l’impatto è “probabilmente trascurabile”, indica a SWI swissinfo.ch Simon Ming, portavoce dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP).

Molti Paesi hanno da tempo abbandonato molte delle loro restrizioni contro la pandemia. La Svizzera ha revocato tutte le misure anti Covid-19 il 1° aprile 2022.

Negli Stati Uniti, il presidente Joe Biden ha posto ufficialmente fine all’emergenza Covid e tutte le misure previste sono state revocate l’11 maggio. La Cina ha dichiarato che continuerà a monitorare le mutazioni del virus, a rafforzare le vaccinazioni tra i gruppi chiave e ad alto rischio e a migliorare le capacità di trattamento Covid.

Il coronavirus è ancora una pandemia?

Nonostante i progressi nella lotta al Covid-19, le autorità sanitarie avvertono che il virus non scomparirà.

“La fase di emergenza è finita, ma il Covid non lo è… Anche se non siamo in modalità di crisi, non possiamo abbassare la guardia”, ha detto il 5 maggio Maria van Kerkhove, responsabile tecnica dell’OMS per il coronavirus.

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Il Covid-19 sarà ora gestito insieme ad altre malattie infettive, ma rimane il rischio che emergano nuove varianti che possono causare nuovi picchi di casi e di decessi, ha avvertito Tedros.

Nel mondo, al 3 maggio la malattia aveva ufficialmente causato più di 6,9 milioni di decessi e infettato più di 765 milioni di persone. Secondo l’OMS, il numero reale di vittime potrebbe però essere il triplo. All’inizio di maggio, l’organizzazione con sede a Ginevra ha dichiarato che i decessi per Covid a livello globale sono diminuiti del 95% dal mese di gennaio. Ma in aprile sono stati segnalati quasi tre milioni di casi e più di 17’000 decessi, con picchi nel Sud-est asiatico e in Medio Oriente.

La gente non dovrebbe abbandonare tutte le protezioni contro il Covid-19, secondo Simon Clarke, professore associato di microbiologia presso l’Università di Reading, in Gran Bretagna. “Il messaggio alla popolazione dovrebbe comunque sempre essere quello di fare attenzione e di pensare alle altre persone. Se siete affetti da un’infezione respiratoria, come una brutta tosse, non mettete a rischio gli altri, soprattutto gli individui più vulnerabili”, ha dichiarato all’agenzia di stampa AP. “Anche se siete in forma e giovani, il Covid può ancora essere grave, e se siete anziani e fragili può uccidervi”.

Qual è la situazione del Covid-19 in Svizzera e come faremo a sapere se la minaccia si ripresenterà?

Il numero di nuovi casi confermati in laboratorio è diminuito notevolmente dall’inizio dell’anno, quando le autorità federali hanno smesso di coprire i costi dei test. Il coronavirus continua ad ogni modo a circolare in Svizzera, anche se a livelli bassi.

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L’UFSP monitora la diffusione della malattia utilizzando diversi indicatori e strumenti, tra cui l’analisi delle acque reflue e il numero di test Covid positivi, di ricoveri ospedalieri e di decessi.

“A lungo termine si può ipotizzare che il SARS-CoV-2 diventerà simile ad altri virus respiratori. L’UFSP si sta quindi adoperando per instaurare una sorveglianza integrativa dei virus respiratori. I sistemi di sorveglianza esistenti per il SARS-CoV-2 servono a raccogliere diversi indicatori e sono complementari”, afferma il portavoce dell’ufficio.

I sistemi di monitoraggio attuali saranno adattati e, se del caso, ampliati per includere altri agenti patogeni virali respiratori (come i virus influenzali e il virus respiratorio sinciziale RSV), afferma l’UFSP.

Nel frattempo, le autorità non raccomandano la vaccinazione contro il Covid-19 per la primavera e l’estate 2023. “Quasi tutte le persone in Svizzera sono state vaccinate e/o hanno contratto il Covid-19 e sono guarite. Il loro sistema immunitario è stato quindi esposto al coronavirus. Nella primavera e nell’estate di quest’anno il virus probabilmente circolerà meno”, ha dichiarato l’UFSP il 3 aprile.

Anche se il Covid-19 sembra già appartenere al passato per la maggior parte della popolazione svizzera, le persone con diritto di voto saranno chiamate a esprimersi, per la terza volta, sulla legge che regola le misure sanitarie per combattere la pandemia. Il referendum, presentato da due movimenti cittadini contrari alle misure, riguarda soprattutto la base giuridica del certificato Covid e l’app di tracciamento dei contatti SwissCovid. Le possibilità di successo alle urne sono scarse.

Traduzione di Luigi Jorio

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