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Kiwix, il software svizzero che aggira la censura russa

persona che scrive su un computer portatile
Dall'inizio della guerra in Ucraina, numerosi internauti russi utilizzano il programma svizzero Kiwix per scaricare l'intera enciclopedia Wikipedia. Temono infatti che l'accesso al sito online venga presto vietato. © Keystone / Christian Beutler

Il programma informatico svizzero Kiwix permette di copiare interi siti web e di renderli accessibili offline. Mentre Wikipedia rischia delle sanzioni in Russia a causa dei suoi contenuti sulla guerra in Ucraina, i download dell'enciclopedia via Kiwix stanno segnando cifre da record.

L’enciclopedia partecipativa Wikipedia è una delle poche fonti di informazione sulla guerra in Ucraina a non essere stata finora censurata in Russia. È tuttavia nel mirino del Cremlino. Dal 1° marzo, Wikimedia, la fondazione americana che ospita Wikipedia, “ha ricevuto diversi avvertimenti dal Governo russo (…) che chiedevano la rimozione di informazioni verificate e fattuali dagli articoli”, indica una portavoce in una e-mail inviata a SWI swissinfo.ch.

“Abbiamo 5’000 nuovi utenti al giorno e il 90% delle persone che utilizzano il nostro servizio su un iPhone si trova oggi in Russia”.

Stephane Coillet-Matillon, Kiwix

Roskomnadzor, il regolatore russo delle comunicazioni, ha accusato Wikipedia di parlare di “invasione russa dell’Ucraina”, un’espressione definita illegale in quanto diversa dalla terminologia ufficiale di “operazione militare speciale”. Il 5 aprile, Roskomnadzor ha nuovamente ordinato al sito di rimuovere “il materiale contenente informazioni inesatte”. In caso contrario, è prevista una multa fino a 4 milioni di rubli (44’000 franchi).

Per il momento, Wikipedia afferma di non essersi piegata ad alcuna ingiunzione. “Queste ripetute richieste non cambiano il nostro impegno a proteggere il diritto (…) di trovare e condividere informazioni libere, aperte e verificabili”, scrive la portavoce della fondazione. Tuttavia, molte persone temono che questa resistenza porterà al blocco del sito, come già avvenuto con Twitter, Facebook e Instagram.

Download moltiplicati per 50

Questo contesto di guerra dell’informazione sta rivoluzionando l’uso di KiwixCollegamento esterno, un software svizzero che ha vinto diversi premi per l’innovazione. Completamente gratuito, copia interi siti web, li comprime e permette di scaricarli su un dispositivo – computer, telefono o chiave USB – al fine di poterli consultare offline. Kiwix mette a disposizione una libreria di circa 8’000 siti, tutti educativi. Questi includono delle conferenze TED, la libreria GutenbergCollegamento esterno, delle enciclopedie mediche e, il sito più richiesto, Wikipedia.

Reagendo alle minacce di Roskomnadzor, “sulla versione russa di Wikipedia è stato pubblicato un banner che avverte che il sito potrebbe essere bloccato e che fa riferimento a Kiwix quale soluzione di ripiego”, dice Stephane Coillet-Matillon, direttore dell’associazione Kiwix, che ha sede a Losanna. “Da un giorno all’altro, il numero di download è esploso”.

Dall’inizio della guerra, il volume complessivo di download tramite la piattaforma è triplicato e il traffico dalla Russia rappresenta ora quasi il 40%, contro il 2% registrato a inizio anno. I download di Wikipedia in russo sono cresciuti di cinquanta volte. “Abbiamo 5’000 nuovi utenti al giorno e il 90% delle persone che utilizzano il nostro servizio su un iPhone si trova oggi in Russia”, dice Coillet-Matillon, per il quale si tratta di un “vero cambio di paradigma” rispetto a quando Kiwix è stato lanciato.

Stephane Coillet-Matillon.
Il direttore di Kiwix, Stephane Coillet-Matillon. Kiwix

Il decollo di Kiwix

Al suo inizio nel 2007, il software è un progetto secondario per gli informatici Renaud Gaudin e Emmanuel Engelhart – ancora oggi membri del team Kiwix. I due sviluppatori si impegnano per il libero accesso alla conoscenza e sono convinti che il divario digitale non sia una fatalità.

La loro tecnologia assume una nuova dimensione nel 2016, grazie a una discussione con Stephane Coillet-Matillon, allora direttore della sezione svizzera di Wikimedia. Sollecitato per un sostegno finanziario, si rende conto del potenziale del software, che all’epoca registrava già quasi un milione di download all’anno. “A quel momento, mi sono detto che non poteva più essere un piccolo progetto che si fa nel tempo libero”, ricorda.

Meno di un anno dopo, viene creata l’associazione Kiwix per permettere allo strumento di decollare. Coillet-Matillon ne assume la guida, ma il legame con Wikimedia rimane forte. Quasi il 40% del bilancio annuale dell’associazione è finanziato dalla fondazione madre negli Stati Uniti, che fornisce anche consulenza sulla governance. Wikimedia e la sua sezione svizzera sono rappresentate nel consiglio di amministrazione.

“Kiwix è così diventato un lavoro a tempo pieno, abbiamo iniziato a cercare i nostri finanziamenti e a reclutare degli sviluppatori”, racconta Coillet-Matillon. Attualmente, l’associazione conta meno di cinque posti di lavoro a tempo pieno, ma può fare affidamento su 100-200 sviluppatori volontari in tutto il mondo.

Da un milione nel 2017, il numero di utenti è salito a circa 6 milioni, distribuiti in 200 Paesi e territori, compresa l’Antartide. “Contiamo solo le persone che conosciamo”, dice Coillet-Matillon. “Per definizione, molte persone ci usano offline e non appaiono sui nostri server”. Entro cinque anni, Kiwix mira a raggiungere i 100 milioni.

Coillet-Matillon ritiene che avere sede in Svizzera sia “un vantaggio non quantificabile, ma non trascurabile”. “Paradossalmente, il nostro prodotto non è stato pensato per essere usato in Svizzera, ma il fatto che sia stato sviluppato in Svizzera rende la sua vita molto più semplice”, sottolinea. Il direttore cita la “stabilità”, “l’immagine di qualità, di neutralità” e il sostegno delle autorità come fattori che favoriscono la sua attività.

persone con dei cellulari che usano kiwix
La missione primaria di Kiwix è di favorire l’accesso all’istruzione nelle zone più remote del pianeta, come qui in Ecuador. Kiwix

Dall’istruzione all’aggiramento della censura

Solitamente, l’80% dell’utilizzo di Kiwix avviene nei Paesi in via di sviluppo. La vocazione iniziale della piattaforma è quella di sostenere l’accesso all’istruzione nelle aree più remote dove non c’è connessione; 4 miliardi di persone nel mondo non hanno accesso a Internet, secondo l’associazione.

Ma il personale di Kiwix è consapevole che lo strumento viene utilizzato anche per aggirare la propaganda statale. L’esempio più eclatante è quello della Corea del Nord, dove delle organizzazioni dissidenti usano Kiwix per memorizzare contenuti su chiavette USB, che vengono poi “perse” per strada, come prove della vita nel mondo esterno.

Kiwix è anche impiegato in Paesi più sviluppati e meglio connessi, ma dove l’accesso a Internet è limitato. In Turchia, il blocco di Wikipedia tra il 2017 e il 2020 aveva provocato un’impennata dei download. Prima della guerra, lo strumento era usato in parte anche in Russia, Iran e soprattutto in Cina. L’anno scorso, la Cina è stata la nazione in cui è stato effettuato il maggior numero di download (quasi il 20% del totale).

In questi Paesi, le persone che usano Kiwix appartengono generalmente alla classe media, spiega Coillet-Matillon. “Non lottano necessariamente contro la censura in modo attivo, ma vogliono semplicemente avere accesso a un prodotto di qualità che da loro non è disponibile”.

“Militanti nostro malgrado”

Secondo Coillet-Matillon, tuttavia, Kiwix non ha mai vissuto una situazione paragonabile a quella delle ultime settimane, il che solleva degli interrogativi. Il ruolo dell’associazione, dice, non è di opporsi frontalmente a Mosca. “La nostra missione è il libero accesso alle informazioni. Siamo dei militanti nostro malgrado”.

Bisogna quindi incoraggiare l’uso attuale di Kiwix? “Se cominciamo a presentarci come un’organizzazione anti-censura, c’è un rischio politico per le fondazioni che ci finanziano”, afferma Coillet-Matillon.

Si devono quindi fare delle scelte. Inizialmente, era stata considerata l’offerta di una selezione di articoli in lingua russa sulla guerra in Ucraina al momento del download. In seguito, però, si è deciso di non farlo perché c’era la possibilità che “questo gesto fosse stato apertamente militante”. Kiwix ha invece realizzato dei pacchetti di documentazione medica, in particolare sulla medicina di guerra, che ha promosso sul Google ucraino in marzo – una prima per questa associazione che non fa mai pubblicità.

Coillet-Matillon relativizza i rischi corsi da Kiwix. Per un Paese, da un punto di vista tecnico, impedirne il funzionamento sarebbe particolarmente complicato, anche se non totalmente impossibile, ritiene. I server dell’organizzazione sono sparsi in tutto il mondo – nessuno si trova a Losanna – e ci sono circa 20 siti mirror di Kiwix in divere nazioni. Inoltre, attaccare Kiwix sarebbe inutile perché, dato che il suo codice è libero, “ci sono copie ovunque”.

Coillet-Matillon aggiunge che le misure di sicurezza per proteggersi dai cyber-attacchi sono sempre state uno “stile di vita” per l’organizzazione, la quale non raccoglie alcun dato personale. “La migliore difesa è essere preparati e noi lo siamo”, dice. Sarebbe dunque sorpreso se Kiwix venisse considerato un obiettivo. “Non siamo un pesce grosso”, dice. Continuiamo a considerarci un software educativo; abbiamo una missione, la stiamo portando avanti, ma non abbiamo la sindrome dei salvatori del mondo”.

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traduzione dal francese: Luigi Jorio

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