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L’iPhone fa sognare il mondo delle telecomunicazioni

Keystone

A partire da venerdì, l'iPhone è ufficialmente in vendita nella Confederazione. Le aspettative sono elevate: il cellulare della Apple, pur non essendo il più moderno a livello prettamente tecnologico, è un vero e proprio oggetto di culto tra i consumatori.

Chi lo desidera ardentemente non avrà più bisogno di acquistarlo negli Stati Uniti o in Francia, e in seguito di farlo manipolare da un esperto informatico per poterlo utilizzare: dall’11 luglio, l’iPhone 3G («terza generazione», ossia con funzionalità audio, video e connessione ad alta velocità) sarà infatti commercializzato in Svizzera da Swisscom e Orange.

Apple intende così contrastare la concorrenza dei rivali come Sony, Nokia, Samsung e Motorola, che offrono a loro volta modelli simili.

Oltre alle caratteristiche innovatici di base – utilizzazione intuitiva, grande schermo, comandi tattili – l’ultima versione dell’iPhone corregge una parte delle lacune delle versioni precedenti.

Il cellulare della Apple dispone ora di maggiore autonomia, può connettersi a tutti i tipi di rete (EDGE, UMTS, HSDPA e Wi-Fi) ed è venduto a un prezzo più abbordabile, dal momento che gli operatori possono proporlo unitamente a un abbonamento.

Ciononostante, l’iPhone è lungi dall’essere perfetto: non possiede una radio e non permette di realizzare filmati; inoltre, l’apparecchio fotografico integrato non prevede la messa a fuoco, non ha un flash e offre una qualità d’immagine modesta (2 milioni di pixel, mentre i modelli della concorrenza vanno da 3,2 a 8,1).

Inoltre: la batteria continua a non poter essere sostituita, la televisione numerica in modalità DVB-H (standard per la trasmissione di programmi TV, radio e contenuti multimediali sui telefonini di ultima generazione) non è supportata e il Bluetooth non permette il trasferimento di dati.

Tariffe abbordabili

Presso Swisscom, è possibile acquistare l’apparecchio per un costo compreso tra 99 e 349 franchi, a dipendenza della quantità di memoria disponibile e del tipo di abbonamento (da 25 a 55 franchi mensili). Se il cliente desidera acquistare l’iPhone munito di una scheda prepagata, il prezzo varia da 519 a 619 franchi. Il costo mensile include inoltre un volume di dati (da 100 MB a 1 GB di) per navigare in rete.

Orange propone l’IPhone in una fascia di prezzo simile: tariffe mensili da 44 a 99 franchi, 1 GB di dati compreso in tutte le offerte e parecchie prestazioni aggiuntive, quali minuti di conversazione vocale.

Ciononostante, né Orange né Swisscom offrono un accesso totale a Internet, senza limitazioni per quanto concerne la quantità di dati scaricati. Pertanto, una volta superata la quota compresa nel prezzo dell’abbonamento, l’utente dovrà sborsare dieci centesimi per ogni megabyte supplementare.

Internet in tasca

La vendita dell’iPhone costituirà probabilmente un buon affare per gli operatori, ma le fonte di guadagno più interessante è un’altra: se il cellulare della Apple avrà successo, esso potrà contribuire a diffondere notevolmente l’accesso a Internet via telefono. Un servizio, questo, finora ancora relativamente poco sfruttato.

Partendo dalla constatazione che nel mondo sono in funzione circa tre miliardi di cellulari, contro un miliardo di computer, gli operatori, i costruttori e i fornitori di servizi pronosticano una straordinaria esplosione dell’interesse per l’«internet nomade». Secondo le previsioni di alcuni analisti, nel 2013 un miliardo di persone disporrà di una connessione a banda larga sul proprio telefono portatile.

Reti sempre più potenti

Uno dei gruppi di consumatori più corteggiato sul mercato è quello degli adolescenti: le nuove generazioni sono infatti costantemente in comunicazione tramite Internet, sms o telefono. In quest’ottica, Swisscom e Orange propongono già offerte speciali per l’iPhone destinate a giovani e studenti.

L’acceso a Internet via cellulare sta inoltre progressivamente passando a una nuova tecnologia, l’HSDPA («High Speed Downlink Packet Access»), che consente di raggiungere la velocità massima teorica di 14,4 Mbit/s. Swisscom, Orange e Sunrise sviluppano questo standard, già in servizio su buona parte del territorio.

Dal canto suo, l’iPhone 3G garantisce una velocità di trasmissione fino a 3,6Mbit/s. A titolo di esempio, il collegamento fisso a banda larga oscilla tra 5 e 20 Mbit/s.

Siti adeguati

In futuro, dunque, la navigazione sul cellulare dovrebbe diventare rapida quasi quanto quella in ufficio o a domicilio. Nonostante l’evoluzione tecnologica, però, al momento attuale i telefoni portatili non consentono di consultare una pagina internet con la stessa qualità di un computer.

In ogni caso, molti siti web stanno provvedendo a offrire versioni adatte a essere visualizzate sullo schermo di un telefono. A titolo di esempio, la Commissione federale della comunicazione e la Televisione della svizzera romanda offrono una versione del proprio sito appositamente strutturata per i cellulari.

swissinfo, Luigino Canal
(traduzione e adattamento: Andrea Clementi)

Gli operatori incassano la maggior parte dei proventi dell’«Internet mobile» grazie agli abbonamenti per il trasferimento di dati. Il settore spera di ottenere, in futuro, ricavi interessanti dalla pubblicità destinata alla diffusione sui cellulari.

Secondo uno studio dell’istituto Gartner, infatti, nel 2008 questo tipo di pubblicità dovrebbe generare circa 1,7 miliardi di euro (1,1 miliardi l’anno precedente).

Tale settore del mercato potrebbe raggiungere teoricamente 8,1 miliardi di profitti nel 2011, ma l’avanzata è lenta poiché finora i clienti utilizzano in misura limitata le funzionalità multimediali dei loro apparecchi.

Alcune donne d’affari californiane e associazioni in difesa degli obesi hanno criticato il cellulare della Apple: a loro dire, le persone con unghie troppo lunghe o dita più grosse rispetto alla media riscontrano parecchie difficoltà nell’utilizzare lo schermo tattile.

Secondo loro, si tratta di un caso di discriminazione. L’iPhone era stato contestato anche da gruppi di persone non vedenti a causa dello schermo sprovvisto di feedback tattili.

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