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Nuovo farmaco per i bambini contro la malaria

Siama Marjan, tre anni, dentro la zanzariera trattata con l'insetticida Keystone

Nel mondo la malaria uccide ogni anno oltre un milione di persone. Il 75% dei decessi si registra tra i bambini africani al di sotto dei cinque anni. La malaria è la diretta o indiretta responsabile del 30% della mortalità materna.

Ogni 30 secondi un bambino muore di malaria. E in Africa la moralità infantile legata alla malaria è superiore rispetto ai decessi a causa dell’Aids.

Una strage che un nuovo medicamento sviluppato appositamente per i bambini, cercherà di combattere. Da pochi mesi sul mercato, questa nuova terapia rappresenta un raggio di speranza nella lotta contro un’epidemia che colpisce i paesi poveri e in mondo particolare l’Africa subsahariana.

Oggi per contrastare questa strage si agisce a più livelli, a cominciare dall’utilizzazione di zanzariere trattate con insetticida di lunga durata e dalle terapie combinate con artemisia, che rappresentano una nuova frontiera nella cura della malattia.

La terapia a base di artemisia combinata ha ottenuto la certificazione di approvazione per il trattamento di prima linea: nel 2001 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato l’artemisia il metodo migliore per trattare la malaria. Deve però essere migliorato l’accesso alle terapie per le persone colpite dalla malattia.

In occasione della Giornata mondiale contro la malaria decretata dall’OMS, il colosso farmaceutico svizzero Novartis ha presentato un medicamento dal sapore gradevole, adatto ai bimbi. Si tratta del farmaco Coartem come combinazione di due antimalarici (antemeter e lumefrantina). La presentazione ha avuto luogo presso la sede dell’ONU a New York, anche perché l’eliminazione della malaria figura tra gli Obiettivi del Millennio.

Collaborazione tra pubblico e privato

Nel quadro di una collaborazione pubblico-privata con l’OMS, dal 2001 Novartis ha messo a disposizione di strutture sanitarie pubbliche in Africa, a prezzo di costo, più di 215 milioni di trattamenti completi con Coartem, conferma Hans Rietveld, responsabile del progetto malaria di Novartis. Questi trattamenti hanno contribuito a salvare circa 550’000 vite.

Finora ai bambini venivano somministrate le pillole destinate agli adulti, un compito non facile poiché molto amare. Coartem Disperdibile è la nuova formulazione pediatrica del farmaco, dolce al gusto, facile da somministrare (è solubile nell’acqua) e in grado di assicurare un trattamento efficace per i bambini malati. Fino ad ora molti genitori sbriciolavano le compresse antimalaria, dal sapore amaro, per farle deglutire ai loro bambini.

Passi avanti incoraggianti

Da qualche anno i passi compiuti nella lotta contro la malaria sono davvero incoraggianti e questo grazie anche a donatori importanti come Melinda e Bill Gates, profilati in prima linea attraverso la “Bill and Melinda Gates Foundation”. Grazie a questi aiuti, nel 2008 il Mozambico ha potuto per la prima volta da diversi anni, diminuire il numero delle infezioni.

Per rafforzare ulteriormente i mezzi di lotta contro la malaria – una malattia che può essere evitata – il settore pubblico e privato hanno deciso di unire le forze dando vita alla rete Private-Public Partnerships (PPP).

Lo sviluppo del Coartem Disperdibile, la formula del farmaco antimalaria per i bambini, è uno dei risultati tangibili di questa alleanza tra pubblico e privato e, in particolare, tra il gruppo farmaceutico Novartis e l’organizzazione senza scopo di lucro “Medicines for Malaria Ventures”(MMV) con sede a Ginevra..

Sostegno svizzero

La Svizzera attribuisce grande importanza alla lotta contro la malaria. All’interno dell’ “Allianz Swiss Malaria Group” (SMG) lavorano fianco a fianco personalità del mondo della politica, dell’economia, della ricerca scientifica e della società civile. Mettendo in comune competenze e risorse si vuole rafforzare l’impegno nella ricerca e nella pratica.

“La Svizzera – dice a swissinfo Heidi Grau, ambasciatrice svizzera all’ONU presso la sede di New York – sostiene l’organizzazione MMV con un contributo annuo di un milione di franchi. Grazie all’ulteriore impegno delle società farmaceutiche, la MMV ha potuto compiere passi importanti nella fornitura di medicamenti efficaci e accessibili”.

“Questa organizzazione ha avuto il merito di rilanciare la ricerca contro la malaria e di attirare di nuovo l’attenzione sulla necessità di risolvere il problema. Perché la grande tragedia della malaria – continua la diplomatica elvetica – non è solo legata alla mortalità, ma soprattutto al fatto che questi decessi possono essere evitati”.

MMV può contare sul sostegno finanziario non soltanto della Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC), ma anche della Bill and Melinda Gates Foundation, della Banca Mondiale e dei governi olandese, americano e britannico. MMV prevede di commercializzare un nuovo medicamento entro il 2010.

Più mezzi e maggiore volontà politica

Se è vero che con lo sviluppo di un nuovo farmaco adatto ai bambini è stato compito un notevole passo avanti – sottolinea Antony Kalm, rappresentante di MMV – le sfide sono ancora immani. Certo, l’eliminazione della malattia è alla nostra portata, ma per raggiungere davvero lo scopo occorrono nuovi mezzi e risorse e maggiore volontà politica”.

Poiché il parassita della malaria cambia velocemente e intacca la capacità di resistenza, occorre sviluppare altrettanto rapidamente nuove medicine, compreso il vaccino. “Malgrado innegabili progressi – conclude Kalm – ci sono ancora molte lacune nella distribuzione dei medicamenti alle popolazioni povere, che vivono spesso nelle regioni più discoste e pertanto meno accessibili”.

swissinfo, Rita Emch, New York
(traduzione e adattamento dal tedesco Françoise Gehring)

La malaria (detta anche paludismo) è una malattia causata da parassiti. Viene trasmessa dalla puntura della femmina delle zanzare del genere Anopheles.

Nel mondo la malaria uccide ogni anno oltre un milione di persone, ma ben il 75% dei decessi si registra tra i bambini africani che contraggono la malattia. Ogni 30 secondi un bambino muore di malaria.

La malaria è la più importante parassitosi e la seconda malattia infettiva al mondo per morbilità e mortalità dopo la tubercolosi, con 500 milioni di nuovi casi clinici all’anno (90% in Africa tropicale). Ogni anno la malaria costa all’Africa oltre 12 miliardi di dollari.

La malaria oggi minaccia oltre il 40% della popolazione mondiale, soprattutto quella residente in Paesi poveri. Assieme alla tubercolosi e all’Aids, è oggi una delle principali emergenze sanitarie del pianeta.

Oltre a essere endemica in molte zone del pianeta, la malaria viene sempre più frequentemente importata anche in zone dove è stata eliminata, grazie ai movimenti migratori e ai viaggi.

Oggi su 54 paesi africani 41 hanno cambiato ufficialmente i loro protocolli a favore del trattamento di prima linea della malaria con terapie a base di artemisia combinata.

L’organizzazione senza scopo di lucro «Medicines for Malaria Venture» (MMV), fondata nel 1999 e cofinanziata dalla DSC e con sede a Ginevra, studia e sviluppa – in collaborazione con istituzioni pubbliche e private – nuovi medicamenti per il trattamento della malaria accessibili anche ai poveri.

Medicines for Malaria Venture» (MMV), in collaborazione con istituzioni pubbliche e private in trenta paesi diversi, sta sviluppando nuovi medicamenti per il trattamento della malaria accessibili anche ai poveri.

In questo partenariato per la ricerca, MMV assume la gestione dei portafogli di ricerca sui medicinali candidati più promettenti e il finanziamento dei costi di ricerca, riuscendo in tal modo a contenere la spesa complessiva.

Dal canto suo, l’industria farmaceutica mette a disposizione conoscenze e tecnologia. Un marketing solidale e la collaborazione con l’OMS dovranno garantire un accesso equo al medicamento.

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