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2005 – L’anno dell’alluvione

Soccorritori al lavoro nel tentativo di fermare le acque swissinfo.ch

Verso la fine dell'estate, una violenta serie di alluvioni ha colpito la svizzera centrale e orientale. Sei le vittime. Due miliardi e mezzo il danno economico.

Il popolo svizzero ha reagito con un grande slancio di solidarietà. In pochi mesi sono stati raccolti più di 48 milioni di franchi.

L’estate 2005 è stata caratterizzata da una serie di nubifragi che ha colpito mezza Europa. Le precipitazioni non hanno risparmiato la Svizzera, in particolar modo le regioni centrali e orientali del paese.

Berna, Lucerna, Uri e Obvaldo i cantoni più toccati. Nella capitale, il quartiere della Matte è rimasto sommerso per diversi giorni. I lavori di ripristino sono durati settimane.

Per due settimane la stazione turistica obvaldese di Engelberg è stata accessibile unicamente con l’elicottero, poiché strada e ferrovia erano interrotte.

A seguito delle alluvioni 6 persone hanno perso la vita.

Agosto di fuoco…anzi, di acqua

Le precipitazioni sono cominciate la notte di domenica 21 agosto. Rapidamente fiumi e torrenti si sono ingrossati uscendo dai propri argini e trasformandosi a volte in onde assassine. Come successo a Brienz, nell’Oberland bernese, dove 2 donne hanno perso la vita.

I sistemi di deflusso delle acque si sono rivelati spesso insufficienti, oppure non hanno potuto funzionare bene a causa dei detriti ammucchiatisi agli sbocchi, che impedivano la fuoriuscita dell’acqua.

La situazione è cominciata a migliorare da mercoledì 24, dopo 4 giorni di pioggie intense.

Polemiche sugli aiuti

Numerose sono state le lamentele per il ritardo e l’inesattezza delle informazioni diffuse. In particolare, secondo alcuni abitanti delle zone colpite, si sarebbe sottostimata la gravità della situazione iniziale. Ciò avrebbe rallentato l’evacuazione delle persone e l’arrivo degli aiuti.

In relazione a quest’ultimo aspetto, dure critiche sono piovute sull’esercito, accusato di essere intervenuto tardivamente. Critiche tuttavia respinte dai vertici militari.

Sotto accusa anche i sistemi di prevenzione delle inondazioni, ritenuti insufficienti.

La contabilità dei danni

Inizialmente le stime parlavano di 200 milioni di danni tra abitazioni, infrastrutture e beni vari. Col calare delle acque si sono alzati i costi. Tenendo conto anche delle perdite di guadagno legate al turismo, la fattura finale ammonta a circa 2,5 miliardi di franchi.

Più del doppio rispetto a quelli provocati nel 1999 dall’uragano “Lothar”. In totale, l’alluvione del 2005 ha fatto più danni in cinque giorni di quelli registrati nell’intero 1999.

Campioni di solidarietà

Anche questa volta gli svizzeri e le svizzere si sono dimostrati generosi. In pochi giorni la catena della solidarietà ha raccolto 37 milioni di franchi. La somma finale ha poi poi toccato i 48 milioni.

swissinfo, Michel de Marchi

Sei il numero dei morti
Berna, Lucerna, Obvaldo e Uri i cantoni più colpiti
Il ripristino delle aree colpite è durato diverse settimane
Il danno per l’economia è stati di 2,5 miliardi di franchi
La catena della solidarietà ha raccolto 48 milioni di franchi

Dal 22 agosto 2005 quattro giorni di pioggia battente hanno portato ad inondazioni e frane in molte regioni della Svizzera centrale e orientale

Il record di donazioni per una catastrofe naturale in Svizzera è stato registrato nel 2000, quando in seguito alle alluvioni in Vallese e in Ticino furono raccolti 74 milioni di franchi.

Il massimo della generosità gli svizzeri l’anno dimostrato in occasione dello tsunami nel dicembre 2004. Allora la catena della solidarietà raccolse più di 200 milioni di franchi

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