Anno record per Serono, ma l’orizzonte è fosco
Il numero uno europeo della biotecnologia annuncia risultati da primato, ma gli analisti sono dubbiosi sulle prospettive a lungo termine.
Nel 2004, l’utile netto della Serono è aumentato del 26,7% a 494,2 milioni di dollari e il fatturato del 21,8% a 2,458 miliardi.
La Serono, terza società mondiale e prima in Europa nel settore della biotecnologia, ha registrato nel 2004 una crescita del fatturato del 21,8% a 2,458 miliardi di dollari. L’utile è salito del 26,7% a 494,2 milioni di dollari.
Il risultato, in linea con le aspettative degli analisti, è stato generato soprattutto dalle vendite del Rebif, medicinale contro la sclerosi a placche. Questo farmaco rappresenta infatti il 45% del giro d’affari complessivo dell’azienda, pari a 1,09 miliardi (+33%).
Il secondo farmaco più venduto dalla Serono, il Gonal-F, un’ormone per la fertilità, ha contribuito nella misura del 28,5%: le sue vendite sono aumentate del 2,2% a 572,7 milioni.
Bertarelli soddisfatto…
«Siamo riusciti ad avere un’eccellente crescita e nello stesso tempo abbiamo effettuato importanti investimenti per il futuro del gruppo», ha commentato il direttore generale della società ginevrina Ernesto Bertarelli.
Dalle cifre traspare però che nel quarto trimestre, il gruppo ha registrato un calo dell’utile netto del 19,6% a 89,7 milioni di dollari. Nello stesso periodo dello scorso anno, i profitti si erano attestati a 111,6 milioni.
La Serono spiega la diminuzione con gli alti costi legati al settore della ricerca e dello sviluppo, ad esempio per il lancio di un nuovo farmaco contro la psoriasi.
…ma gli analisti sono dubitativi
Lo scorso anno, gli investitori hanno però espresso una certa preoccupazione per quanto concerne le prospettive a lungo termine per lo sviluppo di prodotti propri. Il titolo della Serono ne ha risentito, perdendo in un anno il 25%.
Attualmente il rapporto prezzi-guadagni della Serono – un indice che mostra le potenzialità di guadagno a lungo termine – è di circa 18, al di sotto della media del settore biotecnologico.
Inoltre, l’arrivo sul mercato di un nuovo farmaco per il trattamento della sclerosi a placche potrebbe far perdere parti di mercato al gruppo farmaceutico.
La Serono prevede un ulteriore aumento
Ernesto Bertarelli ha però cercato di rassicurare, affermando che l’arrivo di un concorrente costituisce «un’opportunità per consolidare la nostra posizione».
Per il direttore della società, l’obiettivo è di mantenere saldamente il 36% del mercato per la sclerosi a placche che oggi detiene al di fuori degli Stati Uniti e di conquistare una posizione dominante sul mercato americano, dove attualmente ha una parte del 17%.
Per l’anno in corso, la Serono prevede un giro d’affari di 2,6 miliardi di dollari, in aumento del 10-15%, e utili compresi tra 520 e 540 milioni.
swissinfo e agenzie
L’utile netto della Serono ha raggiunto una cifra di 492 milioni di dollari (+27%).
Il fatturato è progredito del 22% a 2,46 miliardi.
I risultati sono in linea con le previsioni degli analisti, che però esprimono dubbi sulle potenzialità future dell’azienda.
La Serono dipende soprattutto da un farmaco, il Rebif, molto utilizzato per trattare la sclerosi a placche.
In un anno, l’azione Serono ha perso un quarto del suo valore.
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