Calmy-Rey in Pakistan per i 40 anni dell’aiuto svizzero
La ministra degli esteri Micheline Calmy-Rey è da giovedì in Pakistan, dove celebrerà tra l'altro i 40 anni di presenza nel paese della Direzione per lo sviluppo e la cooperazione.
Durante la visita verrà abbordato pure il caso del rilascio illegale di visti all’ambasciata svizzera a Islamabad.
Tra gli appuntamenti della ministra degli esteri elvetica Micheline Calmy-Rey, che arriverà giovedì nella capitale pachistana, vi sarà una visita alle aree devastate dal terremoto nell’ottobre del 2005.
La consigliera federale esaminerà di persona dei progetti finanziati dalla Direzione per lo sviluppo e la cooperazione (DSC), l’ente svizzero preposto all’aiuto allo sviluppo. Inoltre, incontrerà dei rappresentanti delle autorità locali e del Governo centrale.
Durante il viaggio, Micheline Calmy-Rey abborderà pure il caso del traffico di visti all’ambasciata svizzera di Islamabad. Lo scandalo era scoppiato in marzo, quando un impiegato locale della rappresentanza diplomatica era stato accusato di aver chiesto a due donne favori sessuali in cambio di visti.
All’inizio di questa settimana, Berna ha confermato la frode e ha comunicato di aver temporaneamente chiuso l’ufficio per il rilascio dei visti. La giustizia pachistana ha dal canto suo indicato di aver aperto un’inchiesta nei confronti di impiegati dell’ambasciata.
La ministra degli esteri ha però negato che membri della delegazione diplomatica svizzera siano coinvolti nel traffico e ha dichiarato che “la mafia locale ha cercato di influenzare il dipartimento dell’ambasciata preposto al rilascio dei visti”.
Quarantesimo compleanno
Obiettivo della visita di Micheline Calmy-Rey – pianificata già prima dello scandalo – è però soprattutto di celebrare i quarant’anni di presenza nel paese dell’aiuto allo sviluppo svizzero.
Oggi, i programmi della DSC sono focalizzati soprattutto sulla promozione del buon governo e l’aumento dei redditi. Nel 2005, nella regione la DSC ha speso 25 milioni di franchi.
L’ente svizzero è pure impegnato nella ricostruzione delle aree devastate dal sisma nell’ottobre del 2005. Alla fine dello scorso anno erano stati investiti oltre 12 milioni di franchi e altri 40 sono previsti per il periodo 2006-2009.
Come da consuetudine, la DSC sul terreno collabora con partner internazionali e locali.
Gli sforzi per aumentare i redditi si concentrano sui mezzi di sussistenza rurali e sul rafforzamento della microfinanza. La DSC coopera pure con l’Unicef, le autorità pachistane e diverse ONG locali per proteggere i diritti dei bambini.
Inoltre, la Direzione per lo sviluppo e la cooperazione è attiva nella lotta contro il lavoro infantile in una provincia del nord-ovest.
Legami economici
A far capolino durante la visita vi sarà pure l’economia. Le relazioni commerciali tra il Pakistan e la Svizzera si rafforzano anno dopo anno. In particolare, aumentano soprattutto le esportazioni svizzere.
Secondo gli ultimi dati di giugno 2005, nel 2003 e nel 2004 le esportazioni elvetiche sono cresciute del 68%. Negli ultimi cinque mesi del 2005 è stata registrata una progressione del 54%.
Le macchine fanno da traino all’export svizzero, seguite dai prodotti chimici, farmaceutici, dagli orologi e dagli strumenti di precisione.
Verso la Svizzera, il Pakistan ha invece esportato nel 2004 beni per 42 milioni di franchi.
La bilancia commerciale – 298 milioni di franchi – pende comunque in favore della Svizzera.
Secondo un rapporto del consolato generale svizzero a Karachi, il Pakistan potrebbe essere un mercato ancora più importante per le industrie elvetiche rispetto alla vicina India.
“Malgrado abbia una popolazione sette volte più grande del Pakistan – si legge nel documento – l’India importa dalla Svizzera ‘solo’ tre volte tanto”.
swissinfo, Faryal Mirza
(traduzione e adattamento di Daniele Mariani)
Il Pakistan è stato creato nel 1947 quando l’India britannica è stata suddivisa in uno Stato musulmano e in uno indù.
Fino al 1971 il Pakistan includeva anche il Pakistan orientale, l’attuale Bangladesh che in quell’anno appunto è diventato indipendente.
La popolazione pachistana è stimata a 166 milioni di abitanti.
Nelle 141 rappresentanze diplomatiche svizzere sono rilasciati mezzo milione di visti all’anno, mentre 40.000 richieste sono rifiutate.
Il numero di visti rilasciati dovrebbe scendere a 400.000 dopo l’entrata in vigore dell’accordo di Schengen.
Le autorità svizzere stanno indagando su casi di traffici di visti nelle rappresentanze diplomatiche in Oman, Perù, Russia, Nigeria, Serbia, Eritrea e Pakistan.
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