The Swiss voice in the world since 1935

Cambiamenti climatici e meteorologia alpina

I cambiamenti climatici nelle Alpi al centro dell’incontro scientifico di Briga Keystone

È il tema di una conferenza internazionale, in corso a Briga, nel Canton Vallese.

Fino a giovedì 22 maggio specialisti provenienti da 25 paesi discuteranno sui sistemi per migliorare la protezione dell’arco alpino dalle catastrofi naturali.

La conferenza internazionale sulla meteorologia alpina (ICAM) si tiene ogni due anni dal 1950 in uno dei sette diversi Paesi europei membri che sono, oltre alla Svizzera (che l’organizza per la quinta volta), Italia, Francia, Germania, Austria, Slovenia e Croazia.

Obiettivo della riunione di quest’anno, allestita da MeteoSvizzera e dall’Istituto di scienza dell’atmosfera e del clima del Politecnico federale di Zurigo (ETHZ), è il rafforzamento della prevenzione nelle catastrofi naturali.

Ricerca e prevenzione

Parallelamente ai lavori dell’ICAM 2003, si svolge anche la sessione di Mesoscale Alpine Programme (MAP), il più grande programma di ricerca in meteorologia di montagna mai realizzato in Europa.

L’incontro di Briga consente quindi uno scambio di informazioni e d’esperienze negli ambiti della meteorologia e della climatologia alpina.

I risultati di questi sforzi comuni dovrebbero concretizzarsi in un’accresciuta protezione delle regioni alpine di fronte all’aumento dei devastanti fenomeni delle catastrofi naturali.

Temperatura e catastrofi naturali

Da oltre un secolo le osservazioni degli scienziati evidenziano un riscaldamento globale dell’atmosfera.

A Sion, il capoluogo del Canton Vallese, la temperatura media in autunno, ad esempio, è aumentata di 1,7 gradi centigradi dal 1864 a questa parte. Quella media invernale addirittura di 2,3 gradi centigradi.

La prevedibile accelerazione del riscaldamento globale della terra in Svizzera avrà quale conseguenza anche l’innalzamento del limite delle nevicate.

Interazioni climatiche

Gli specialisti prevedono inoltre per i prossimi anni una crescita dei fenomeni delle inondazioni.

L’ampiezza dei cambiamenti climatici rimane comunque ancora controversa. Secondo gli esperti riuniti a Briga non si può parlare di previsioni, ma solo di molteplici indizi.

Obiettivo dei lavori è l’esplorazione dell’interazione dei fenomeni meteorologici in correlazione con i corsi d’acqua, il manto nevoso ed i ghiacciai.

Colonna portante

Un ruolo preponderante nei programmi di ricerca e di comprensione interdisciplinare di fenomeni complessi, come quelli climatici e meteorologici, viene svolto dai servizi nazionali di previsione del tempo.

In quest’ambito, MeteoSvizzera, ossia il servizio meteorologico nazionale elvetico, assicura la sede permanente del programma MAP. Dal canto suo l’Istituto di scienza dell’atmosfera e del clima dell’ETH di Zurigo gestisce la banca dati centrale.

Questa vera e propria colonna vertebrale amministrativa e tecnica è sostenuta finanziariamente a livello europeo da EUMETNET, l’associazione mantello europea dei servizi meteorologici nazionali.

Le ferite all’ambiente alpino

Gli avvenimenti estremi e le catastrofi naturali sono parte integrante del clima alpino. Anche le moderne infrastrutture non possono molto contro la furia devastatrice degli elementi naturali.

I danni provocati dalle intemperie sono enormi. Secondo le stime fornite dalla compagnia elvetica di riassicurazione Swiss Re, a livello mondiale nel 2000 le sole inondazioni hanno provocato oltre 7 mila decessi e danni materiali assicurati per più di 7,5 miliardi di franchi.

Anche in Svizzera, le intemperie dell’ottobre del 2000 hanno lasciato una scia di morte e danni. In Ticino, Vallese e nell’Italia settentrionale la fattura finale dell’ondata di maltempo dell’ottobre di tre anni fa è stata di 37 morti e 700 milioni di franchi di danni assicurati.

swissinfo e agenzie

Meteorologia e climatologia alpina a congresso a Briga per cercare di rafforzare le metodiche di prevenzione delle catastrofi naturali.

L’obiettivo è di accrescere la protezione delle regioni alpine di fronte all’aumento dei devastanti fenomeni delle intemperie.

La Conferenza internazionale sulla meteorologia alpina (ICAM) si svolge ogni due anni dal 1950 in uno dei sette Paesi membri.

200, gli specialisti provenienti da 25 Paesi presenti a Briga
2,3 gradi centigradi, l’aumento della temperatura media a Sion in inverno negli ultimi 140 anni
7 mila, i morti per inondazioni nel mondo nel 2000

Uno smartphone mostra l’app SWIplus con le notizie per gli svizzeri all’estero. Accanto, un banner rosso con il testo: ‘Rimani connesso con la Svizzera’ e un invito a scaricare l’app.

Articoli più popolari

I più discussi

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR