Caritas: cresce il divario fra ricchi e poveri

Anche in Svizzera la crisi economica e lo smantellamento delle infrastrutture pubbliche, porta a disparità sociali crescenti.
Caritas svizzera mette in guardia: gli equilibri sociali del paese sarebbero in pericolo.
Sono oltre 850mila – secondo la Caritas – le persone che in Svizzera si possono considerare povere e vivono in una situazione precaria. Nel corso del 2003 la disparità sociale è andata accentuandosi.
Nel rapporto pubblicato martedì, Caritas traccia il bilancio del 2003. L’organizzazione osserva un divario sempre più netto fra ricchi e poveri, ritenendolo una minaccia per la pace sociale: basti guardare il tasso dei disoccupati che ha nuovamente superato il 4 per cento.
Il 10 per cento dei più ricchi dispone oggi di molto più denaro di quanti non ne avesse all’inizio degli anni ’90. Per i due terzi dei cittadini, invece, il reddito disponibile si è ridotto nell’ultimo decennio.
La fine della classe media?
La tendenza alla povertà si rileva fin nella classe media, secondo il rapporto, Ciò malgrado, i politici continuino ad avanzare proposte che accentuano la disparità tra ricchi e poveri.
Secondo Caritas, la pace sociale è minacciata anche dalla maggiore severità che caratterizza la legge sull’assicurazione disoccupazione. La conseguenza diretta della maggiore severità legale esclude molti senzalavoro prima del tempo dal diritto a indennità. Questo li fa scivolare nella dipendenza dall’assistenza sociale.
Inoltre il numero dei «working poor» (chi pur lavorando non riesce a sbarcare il lunario) rimane ad un livello alto: circa mezzo milione di persone, le metà dei quali bambini, vive in un contesto famigliare che non dispone del minimo vitale malgrado gli adulti lavorino a tempo pieno. L’economia di oggi, rileva con rammarico il rapporto della Caritas, ha detto addio al modello di salario sufficiente a nutrire una famiglia.
L’appello di Caritas
Caritas avverte che di questo passo la Svizzera rischia un blocco della società, che non sarebbe più capace di trovare soluzioni adeguate e mantenere la coesione sociale.
Se la Confederazione continuerà con i suoi progetti di risparmio, i costi sociali aumenteranno e la povertà non potrà che accentuarsi. Già nel corso del 2004, avverte Caritas, non mancheranno le prove di forza socio-politiche.
swissinfo e agenzie
I risultati dello studio sono stati pubblicati nell’Almanacco sociale del 2004 di Caritas svizzera.
L’avanzata della povertà è allarmante, ritengono gli autori. Da un lato i ricchi sono sempre più ricchi. D’altro canto, una parte sempre più grande della popolazione non riesce a vivere dignitosamente con il proprio stipendio.
Complice di questo processo è anche lo Stato che per far quadrare i bilanci si ritira da molti compiti sociali, lasciando i bisognosi nell’indegenza.

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