Cellule staminali: approvata la legge sulla ricerca
Il Parlamento ha approvato la legge relativa alla ricerca sulle cellule staminali embrionali.
Nella norma è stato inserito il divieto di condurre ricerche sui partenoti, gli ovuli non fecondati, o sulle cellule staminali da questi prelevate.
La legge sulle cellule staminali embrionali, approvata giovedì dal Senato, fissa precisi limiti alla ricerca.
Essa prevede che i ricercatori ottengano un’autorizzazione da parte dell’Ufficio federale della sanità pubblica, l’approvazione della commissione d’etica e il consenso delle coppie dalle quali sono state prelevate delle cellule.
Gli embrioni, e le cellule staminali potranno essere ceduti o acquisiti solo gratuitamente.
Inoltre, l’autorizzazione dovrà essere rilasciata soltanto per un progetto di ricerca ben preciso onde evitare la produzione di riserve di cellule staminali embrionali.
La legge prevede anche sanzioni che vanno fino a una multa di 200’000 franchi o il carcere fino a 5 anni per chiunque violi le disposizioni.
Divergenze fra le Camere
Le norme approvate si occupano solo delle cellule staminali. La ricerca sugli embrioni sarà invece regolata nell’ambito dalla legge relativa alla ricerca sull’essere umano, che sarà posta in consultazione probabilmente nel 2004.
Il Consiglio degli Stati ha seguito nelle sue deliberazioni il Consiglio nazionale.
Inizialmente infatti i due rami del Parlamento non avevano raggiunto un’intesa sulla cosiddetta partenogenesi, un tipo di riproduzione in cui la cellula uovo si sviluppa spontaneamente o per l’induzione di stimoli fisici, chimici o meccanici, ma senza essere stata fecondata.
Alcuni ricercatori rifiutano infatti di definire “embrioni” quelli creati mediante partenogenesi (parlano di partenoti) e limitano l’uso del termine embrione solo agli ammassi di cellule che derivano da un ovulo fecondato.
Una regolamentazione confusa
In Svizzera la ricerca sugli embrioni umani e sulle cellule staminali è attualmente disciplinata in modo incompleto.
Nel novembre del 2001 il governo aveva optato per la regolamentazione della ricerca sugli embrioni soprannumerari e sulle cellule staminali embrionali in una legge federale a sé stante, la legge svizzera sulla medicina della procreazione, attualmente il solo punto di riferimento legale.
In un secondo tempo queste disposizioni dovranno essere integrate nella nuova legge federale sulla ricerca sull’essere umano.
In attesa di questo passo, nella sessione primaverile delle Camere il Senato si era pronunciato in favore di una limitazione del campo di applicazione del disegno di legge.
Il futuro della ricerca
Grazie alla ricerca sulle cellule staminali gli scienziati sperano di poter curare tutte le malattie causate dalla degenerazione di un tipo specifico di cellule come l’Alzheimer, il morbo di Parkinson o certi tipi di sclerosi.
Uno degli obiettivi prioritari degli specialisti è il trapianto di cellule staminali nel cervello o nei tessuti nervosi dei pazienti affetti da queste malattie.
In questo modo gli scienziati potrebbero sostituire le cellule degenerate e bloccare così la malattia, invece di trattare i sintomi, come è stato fatto finora.
swissinfo e agenzie
Le cellule staminali sono cellule immature, neonate e non specializzate.
Hanno due caratteristiche: si moltiplicano in modo illimitato o prolungato, cioè si riproducono a lungo senza differenziarsi (cioè restando staminali).
Sono potenzialmente in grado di svilupparsi in alcuni tipi di tessuti o addirittura di dare origine a qualsiasi tipo di tessuto.
Inoltre hanno la capacità di dare origine a cellule progenitrici dalle quali discendono le cellule differenziate (nervose, muscolari, del sangue, della pelle).
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