Economia: gli svizzeri scettici verso l’UE

Una prospettiva poco rassicurante: gli svizzeri sono inquieti sul futuro della propria economia Keystone

Secondo un sondaggio la popolazione svizzera non percepisce un'adesione all'Unione Europea come una garanzia di stabilità economica.

Interrogati dall’Istituto GfS i partecipanti al sondaggio si dichiarano scettici pure riguardo allo sviluppo della propria economia nei prossimi dieci anni. Secondo loro la Svizzera dovrebbe rivolgersi di più ai mercati internazionali.

“Gli svizzeri non credono più nell’ideale dell’UE”. Secondo l’autore dello studio, Peter Spichiger Carlsson, “l’inquietudine li rende pessimisti”.

Il sondaggio dice che solo il 10% degli interrogati crede che l’economia migliorerà nei prossimi dieci anni, mentre il 40% ritiene che peggiorerà.

In futuro, a patire saranno soprattutto l’alta qualità di vita della Svizzera e la sua prosperità: “Gli svizzeri hanno paura di dover rinunciare a qualcosa, mentre cercano di tenersi stretto ciò che hanno”, dice Carlsson a swissinfo.

Chi ha un livello d’educazione basso e nessuna specializzazione sarà maggiormente colpito dall’estensione della libera circolazione delle persone ai nuovi stati membri dell’UE, ritengono gli intervistati.

“Gli svizzeri hanno perso fiducia nel proprio sistema economico”, dice ancora Carlsson, “vedono che la congiuntura migliora e che i manager guadagnano bene, ma temono ancora la disoccupazione.”

I timori

Ed ecco il pessimismo espresso in cifre: il gruppo di coloro che ritengono che l’economia elvetica peggiorerebbe se la Svizzera aderisse all’Europa è tre volte superiore (37%) rispetto al gruppo dei sostenitori dell’adesione per ragioni economiche (11%).

“Prima del 1999 l’UE era percepita come un motore per l’economia elvetica, ma da quando l’economia svizzera si è ripresa, l’UE è diventata meno attraente”, dice Carlsson.

Le imprese svizzere non sono più considerate “lente” e sono percepite come “abbastanza innovative”, se paragonate ai concorrenti europei.

Come nella maggior parte dei paesi occidentali si teme che l’invecchiamento della popolazione metterà sempre più sotto pressione l’economia e il sistema sociale in Svizzera.

Gli interrogati suggeriscono, come rimedio, la riduzione delle rendite AVS e l’aumento dell’età pensionabile, piuttosto che un’apertura del mercato a personale qualificato giovane e proveniente dall’estero.

In totale hanno partecipato all’inchiesta, che si è svolta lo scorso settembre, 709 persone, 75% delle quali provenivano dalla Svizzera tedesca, e 25% dalla Svizzera francese.

swissinfo, Simon Bradley
traduzione, Raffaella Rossello

Fatti e cifre

Nel 2005 l’economia svizzera è progredita dell’1,9% e la crescita dovrebbe arrivare al 2% quest’anno.

Il tasso di disoccupazione in Svizzera era di 3,6% nel marzo scorso.

Nel 2005 il Prodotto Interno Lordo (PIL) della Svizzera era di circa 39 mila franchi per abitante.

Il reddito medio per abitante nell’UE è di circa 33 mila franchi per abitante.

In breve

La Svizzera ha concluso 16 accordi bilaterali con l’UE, in seguito al rifiuto della popolazione elvetica, nel 1992, di aderire allo Spazio Economico Europeo (SEE).

Spesso si è parlato di aderire all’Unione Europea, ma il tema è per ora “congelato”.

In diversi scrutini, dal 2000 in poi, i votanti in Svizzera hanno approvato la strada dei bilaterali seguita finora dal governo.

Gli ambienti economici svizzeri sono favorevoli al mantenimento della via bilaterale.

Invece i cantoni, in una recente presa di posizione comune, affermano che l’adesione andrebbe a vantaggio della Svizzera.