Ginevra e Roma sedi del «trattato chimico»
Le due città hanno ottenuto la sede del segretariato permanente della Convenzione di Rotterdam sulle sostanze chimiche.
Bonn, città tedesca pure candidata, è stata sconfitta nella votazione di venerdì, al termine di una conferenza di cinque giorni indetta a Ginevra dall’Ufficio federale dell’ambiente.
La Convenzione di Rotterdam mira alla riduzione dei rischi per la salute e l’ambiente provocati da sostanze chimiche pericolose, e per questo si propone di regolarne l’importazione e l’esportazione, specialmente nei paesi industrializzati.
Dal 1998, Ginevra e Roma hanno gestito insieme il segretariato della convenzione e avevano presentato una candidatura comune per la sede permanente.
Sostanze pericolose
Sia il governo svizzero che quello italiano hanno fatto propaganda per il voto, argomentando che le due città rappresentano centri di «esperienza internazionale» nel campo delle sostanze pericolose.
Ginevra è sede del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP) e ospita pure altre agenzie dell’ONU che si occupano di regolare i prodotti chimici.
I pesticidi sono invece particolarmente seguiti dalla FAO, l’Organizzazione dell’ONU per l’alimentazione e l’agricoltura che ha sede a Roma.
Alla conferenza stampa di venerdì a Ginevra, le due parti hanno sottolineato che la decisione di attribuire loro la sede definitiva è indice della volontà della comunità internazionale di conseguire una maggiore coerenza e sinergia in vista di accordi internazionali.
Problematica estremamente importante
Esperti svizzeri dell’ambiente, insieme ad alti funzionari dell’UNEP e della FAO, hanno pure giudicato molto positivamente i negoziati, che hanno permesso di ridurre i rischi causati dai veleni industriali.
«I governi hanno attribuito un formidabile voto di fiducia alla Convenzione di Rotterdam», ha annunciato l’assistente del direttore generale della FAO, Louise Fresco.
«Si tratta di una problematica estremamente importante, soprattutto per i paesi in via di sviluppo, perché l’uso di pesticidi aumenta nella stessa misura che cresce la popolazione mondiale», ha aggiunto.
14 nuovi prodotti sulla “lista nera”
Lunedì, gli stati firmatari della Convenzione di Rotterdam erano riusciti ad includere 14 prodotti chimici e pesticidi nella lista delle sostanze pericolose (che, con un totale di 41 prodotti, entrerà in vigore il prossimo 24 febbraio), ma non l’amianto.
Nel suo discorso di apertura, il consigliere federale Moritz Leuenberger aveva sottolineato che per la Svizzera, uno dei maggiori produttori chimici, “è importante che l’industria del settore si sviluppi in modo responsabile e sostenibile nel rispetto dell’uomo e della natura”.
Il responsabile del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (Datec) aveva inoltre espresso la sua soddisfazione per il grande numero di Paesi disposti ad assumersi le loro responsabilità e ad informarsi in modo trasparente sui pericoli legati a tali prodotti.
Convenzione rafforzata
“I governi, aggiungendo alla lista i nuovi prodotti pericolosi, hanno rafforzato la Convenzione”, aveva indicato il direttore esecutivo dell’UNEP Klaus Töpfer.
Töpfer aveva tuttavia ricordato che “i Paesi in via di sviluppo non hanno ancora le competenze necessarie per sorvegliare l’importazione di tutti i prodotti pericolosi”.
Tra le nuove sostanze vietate figurano il piombo tetraetile, un additivo aggiunto a certi petroli. Russia e Canada si sono invece opposti a far includere nella lista l’amianto crisotile, utilizzato soprattutto per materiali di costruzione nei Paesi in via di sviluppo.
Insieme alla Convenzione di Basilea sul controllo dei movimenti transfrontalieri di rifiuti pericolosi ed alla Convenzione di Stoccolma sugli inquinanti organici persistenti (Pop), la Convenzione di Rotterdam (che riunisce 76 paesi) è parte di un insieme di regolamentazioni che disciplinano al contempo l’utilizzazione e la gestione dei prodotti chimici e dei rifiuti pericolosi.
swissinfo e agenzie
La Convenzione di Rotterdam si applica a prodotti chimici proibiti o soggetti a severe restrizioni e a pesticidi particolarmente pericolosi.
La convenzione intende migliorare la sicurezza per l’uomo e l’ambiente, riducendo i rischi derivanti da tali prodotti.
Sulla lista nera della convenzione figurano attualmente 41 sostanze pericolose.
Tra gli insetticidi, figura anche il DDT e combinazioni contenenti mercurio, altamente tossiche.
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.