Giovani svizzeri ignoranti in politica
I giovani in Svizzera non solo si disinteressano di politica, ma sono anche ignoranti in civica.
È quanto emerso da uno studio internazionale sulla formazione politica condotto su circa centomila 14enni e 15enni di 28 Paesi.
Nella Confederazione sono stati intervistati 3104 allievi di 157 scuole. Nella Svizzera tedesca si cercherà ora di colmare le lacune con un nuovo strumento didattico.
Nel confronto internazionale, la Svizzera è uscita malconcia: sul piano delle conoscenze e della comprensione politiche si è classificata al 19esimo posto e su quello dell’interesse al 21esimo.
Quanto alla volontà di partecipare in futuro alle votazioni i ragazzi elvetici sono quelli che si profilano come i maggiori astensionisti.
Troppa democrazia?
«Ci si potrebbe chiedere se i giovani sono saturi di democrazia», ha osservato oggi in una conferenza stampa il professore dell’università di Friburgo Fritz Oser, che con il suo gruppo di ricerca e con Horst Biedermann ha raccolto i dati dello studio per la Svizzera, pubblicati nel libro «Jugend ohne Politik» (»Giovani senza politica»).
Il ricercatore comunque relativizza, ricordando che si tratta di giovani che non possono ancora votare.
Più civica nelle scuole?
La motivazione può tuttavia essere stimolata tramite l’istruzione: «la conoscenza ha un influsso elevato sulla partecipazione», ha detto il professore.
Se ad esempio le elezioni fossero un tema del programma scolastico, più tardi i giovani si recherebbero in maggior misura alle urne.
«Occorre uno spazio per la politica nella scuola», ha proseguito Oser. E proprio destinata a colmare le lacune in questo ambito è la nuova pubblicazione dell’editore di manuali scolastici per la Svizzera tedesca «schulverlag blmv» intitolata «Zur Zeit».
Il primo quaderno è dedicato al tema «Giovani e politica», il secondo si occuperà del conflitto in Medio Oriente.
«I temi politici devono essere ben preparati, non basta che i docenti discutano di attualità politica traendo spunto da articoli di giornali», ha sottolineato Christian Graf di «schulverlag blmv».
Sovente i giovani lamentano di non capire il linguaggio dei politici, ha aggiunto Graf, secondo il quale oltre alla comprensione è anche importante che i giovani siano coinvolti e che si possano esprimere.
swissinfo e agenzie
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